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Cagliari, Joao Pedro: “Europa? Tutto è possibile, dipende da noi”

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Ha segnato il gol della sicurezza contro il Crotone superando Luis Oliveira nella classifica dei marcatori della storia del Cagliari: una giornata da ricordare per Joao Pedro che ha festeggiato al meglio la vittoria sul Crotone. In serata il numero 10 rossoblù è stato ospite di Videolina Sport; ecco alcune delle sue dichiarazioni.

Sul record tagliato oggi del numero dei gol in maglia rossoblù commenta: “Sono numeri importanti che mi mettono a degli idoli della storia del Cagliari. Sono giovane, nonostante le difficoltà e i tanti ruoli fatti, è difficile credere di esserci arrivato. Fa molto piacere esserci arrivato”. 

Sul mercato: “Fa parte del gioco. Sono sempre stato sereno, la mia testa è stata qui. Due estati fa dicevano che non mi volevano perché avevo fatto male, l’anno scorso avevo fatto una buona stagione, ma mi volevano in partenza lo stesso. Dentro di me sapevo che dovevo rimanere, sapevo che dovevo prepararmi bene perché questa è un’altra stagione dove vogliamo fare bene e siamo sulla strada giusta”.

Sul momento del Cagliari in campionato: “Abbiamo affrontato le prime tre squadre che erano già in forma dalla stagione scorsa. Abbiamo avuto poco tempo per lavorare, il mister chiede tanto: siamo sulla strada giusta, difensivamente dobbiamo migliorare di squadra ma i concetti ci sono. Le ultime partite hanno mostrato quanto siamo forti, quando vogliamo riusciamo a raccogliere quanto fatto. Le partite sono tutte difficili e sappiamo che c’è da lavorare. Stiamo lavorando su concetti di squadra, non è semplice diventare tutto automatico. In Serie A se sbagli una piccola cosa ti puniscono, la squadra sta migliorando ma dobbiamo fare meglio. In partite come queste dove hai fatto 4 gol non puoi soffrire alla fine. Abbiamo sofferto nelle altre partite l’inizio della gara dove abbiamo preso gol subito. Oggi è stata diversa, abbiamo iniziato bene e poi abbiamo reagito subito al gol subito: abbiamo avuto la tranquillità giusta quando eravamo sotto, c’è poco tempo per lavorare e aggiungiamo qualcosa ogni partita” 

Sul cambio modulo: “Eravamo abituati a giocare con un centrocampo più di riferimento, siamo partita con un 4-3-3 poi abbiamo cambiato. Col mister parliamo tanto e ci confrontiamo, ci siamo capiti subito. Mi chiede tanto e questo mi fa piacere. Penso che il cambio modulo abbia fatto bene a me, ma anche gli altri che si trovano più a loro agio. L’esterno non è il mio ruolo, ma ero tranquillo perché so che non è facile subito bene. Sapevo che prima o poi mi sarei ritrovato, il campionato è iniziato e non potevamo perdere tempo quindi il modulo è cambiato. Stiamo crescendo bene, la squadra sta vincendo e sta facendo punti. Le palle recuperate? Un’altra delle cose che mi chiede il mister, nelle ultime gare stiamo riuscendo a fare meglio anche in questo”.

Sul numero di gol della scorsa stagione: “L’anno scorso è stato un anno meraviglioso. Il mister appena arrivato mi ha detto che ne vuole più di 20. Ho sempre saputo che tutto può succedere se tu lo vuoi, quindi vado dietro a questo traguardo; se ci sono riuscito l’anno scorso, perché non quest’anno? Se mi sento attaccante? Si, anche se non è facile farlo, devi avere tempi e movimenti giusti. Sicuramente vicino alla porta mi trovo bene, ho fatto la mezzala per molto tempo, ma trequarti e seconda punta è il ruolo che posso fare meglio”. 

Su Marin: “Arriva da un campionato diverso e sappiamo come la Serie A sia difficile per chi arriva da fuori ed è giovane. Ha qualità, si è visto da subito: penso che sia un altro che è stato premiato dal cambio modulo”.

Sul gol di Simeone: “Abbiamo cercato la superiorità all’esterno, Diego ha fatto un grande passaggio e io sono riuscito a mettermi bene col corpo e l’ho stoppata bene. Io e Giovanni ci capiamo con uno sguardo e siamo riusciti a fare il secondo gol. Joao Pedro-Simeone-Pavoletti insieme? Sappiamo quanto Leonardo sia importante, mi capivo benissimo con lui. Sarebbe bello vederci tutti insieme. Strada facendo magari capiterà di essere sotto e dover recuperare, un allenatore intelligente e pronto come DI Francesco penso possa trovare spazio per tutti e tre”.

Sull’aumento del numero di gol segnati: “Credo che tatticamente il calcio è cambiato tanto. Penso che si sta lavorando tanto offensivamente, prima si improvvisava un po’ e si basava più sulle caratteristiche dei giocatori. Ora è più organizzato l’attacco, c’è merito del lavoro nel reparto offensivo”.

Sul VAR che ha convalidato il gol del 4-2: “Siamo abituati ormai a non esultare. Prima il mio gol sarebbe stato annullato, quindi direi che è meglio ora rispetto a prima”. 

“Sarò ripetitivo ma sapete quanto Cagliari sia stata importante per me e quanto mi trovi bene qua– prosegue il brasiliano- Nei momenti più difficili mi siete sempre stati vicino, posso solo ringraziare e dare tutto per questa maglia. Questo l’ho sempre fatto, magari ho sbagliato in qualche occasione. Questo mercato ci sono state delle richieste, alcune cose dette non erano vere. Sono un giocatore del Cagliari, questo è il settimo anno e tra tre partite arriverò a 200 presenze. Diventare capitano di una squadra così importante per il calcio italiano mi rende orgoglioso e quasi stento a crederci, voglio aiutare il Cagliari ad arrivare più in alto possibile. L’Europa? Non è facile arrivare tra le prime sette, ma tutto è possibile. Non credo sia giusto partire con questo pensiero, ma dobbiamo pensare a fare bene. Non possiamo pensare a salvarci però dobbiamo avere l’equilibrio per fare bene”. 

 

La Redazione

 

 
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