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“Cagliari, pensa all’Europa!”

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Il numero 10 del Cagliari protagonista dell’intervista nella rivista ufficiale.

Joao Pedro parla a Cuore Rossoblù, a due settimane dal ritorno in campo per il nuovo impegno ufficiale post-sosta. Prima l’Atalanta in Coppa Italia (il 14 alla Sardegna Arena) poi l’Empoli sempre tra le mura amiche, per un impegno molto importante in chiave salvezza.

“Abbiamo una consapevolezza di squadra diversa rispetto alla scorsa stagione”, dice il brasiliano in riferimento all’aver chiuso il girone d’andata con gli stessi punti della gestione Rastelli-Lopez. Joao Pedro definisce il Cagliari “squadra di qualità, che non sempre è stata fortunata negli episodi ma che deve conquistare la sicurezza per rimanere tranquilla”. Parole al miele per Maran (“con lui ho il miglior rapporto possibile. Ci siamo capiti subito e siamo simili: pochi discorsi, molti fatti“) e un passo indietro guardando agli anni precedenti.

“Ho una famiglia bellissima, faccio quello che volevo da piccolo quando vivevo nel centro minerario di Ipatinga, devo solo ringraziare e restituire. Sono cresciuto incredibilmente rispetto a Palermo – dice – Avverto la responsabilità, cerco di buttare via la palla con giocate o tiri fuori ritmo, voglio essere un calciatore determinante e lavoro per completarmi”. Appassionato di basket (“I top player giocano cento partite l’anno, anche dagli altri sport si può imparare”) e legatissimo a Cagliari (“Splendido rapporto, ho cercato di capire cosa voglia dire essere sardi e sono convinto che i tifosi ci porteranno dei punti”), Joao Pedro parla anche di Nazionale.

“Fu bellissimo giocare nella Selecao nelle giovanili, ora faccio il tifo alla tv. Bisogna sempre pensare a crescere, in Portogallo arrivai nelle coppe europee, anche il Cagliari deve iniziare a ragionare in quell’ottica, perché c’è una società che ha un grande progetto per il futuro“.

E bando agli equivoci sul ruolo. “Nasco attaccante, ma da subito mi sono mosso per il campo, a centrocampo e dietro le punte e ancora nella prima linea. Sono versatile, per la squadra torno anche nella mia area”. Parola di Joao.