Lunga intervista concessa dal numero 10 del Cagliari, Joao Pedro a La Gazzetta dello Sport: vi riportiamo alcune delle sue dichiarazioni
Sulla posizione in classifica del CagliariÂ
“È mancata la tranquillità . Dobbiamo trovare l’equilibrio, ma ora va meglio. Se ci salviamo, grazie anche al lavoro di Mazzarri, non so per quanto festeggio”.
La possibile chiamata in NazionaleÂ
“È stato un colpo e non me l’aspettavo. E’ come fosse nato qualcosa dentro. Tutti voi sapete quanto è forte il mio legame con l’Italia. Quel poco che sono diventato lo devo a questo Paese. L’Italia vale il Brasile. Sono già contento che si sia pensato a me, anche se non dovesse succedere nulla”
Il duro periodo del 2018 per la squalifica per dopingÂ
“Ho pensato di non giocare più. Mi ero perso. Mi allenavo a casa da solo e lavoravo per dimostrare la buona fede. C’è stata sempre Ale, ma anche il Cagliari. Quando mi hanno fatto capitano, mi hanno chiamato Di Francesco e il presidente Giulini. Sento una responsabilità enorme. Devo essere il portavoce e sono molto trasparente, pure con i tecnici”.Â
La Redazione














