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Cagliari, Giulini scrive a Piantedosi: “Da un anno provvedimenti sproporzionati contro i sardi”

Tommaso Giulini in conferenza stampa dopo Cagliari-Empoli | Foto Valerio Spano
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Un pareggio per 0-0 in campo, una vittoria sugli spalti con gli oltre novecento tifosi rossoblù protagonisti nel pomeriggio di Empoli. Prima le polemiche per lo stop alla vendita dei biglietti per il settore ospiti ai residenti in Sardegna, quindi il dietrofront deciso dal TAR della Toscana che ha sconfessato la precedente disposizione della Prefettura di Firenze. Via libera per i tifosi del Cagliari provvisti di tessera del tifoso, ma non senza strascichi. Il presidente del club rossoblù Tommaso Giulini, infatti, non si è fermato al successo ottenuto con il ricorso, ma al contrario con una lettera al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha voluto rimarcare la necessità di una più ampia discussione sulle trasferte dei tifosi rossoblù troppo spesso vietate, con l’ultimo divieto per la gara di Empoli definito come “non occasionale”.

La lettera
Il patron del Cagliari ha così scritto al Ministro dell’Interno, inviando la lettera per conoscenza anche al Ministro dello Sport Andrea Abodi, al presidente della FIGC Gabriele Gravina e al presidente della Lega Serie A Enzo Maria Simonelli. “Stimatissimo sig. Ministro dell’Interno, mi rivolgo alla S.V. per sottoporre una situazione che da qualche tempo si verifica nei confronti sia della società Cagliari Calcio Spa sia soprattutto della tifoseria cagliaritana e sarda in generale”, così si apre la lettera di Giulini al Ministro Piantedosi.
“La S.V. sarà sicuramente a conoscenza delle vicende anche di carattere giudiziario relative alla gara Empoli Cagliari del 06 aprile u.s.: di fronte ad un divieto di trasferta a carico dei cittadini residenti nella regione Sardegna, notificato alla società tre giorni prima della gara, siamo stati costretti a ricorrere al TAR Toscana per ottenere la sospensiva dell’ordinanza adottata dal Prefetto di Firenze. L’episodio non è occasionale: dobbiamo purtroppo notare che da oltre un anno il Ministero dell’Interno ha adottato una linea di massimo rigore nei confronti della tifoseria cagliaritana, con l’adozione di provvedimenti che a volte risultano incongrui e quasi sempre sproporzionati rispetto alle reali esigenze di mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica. Si deve a questo punto significare come ad esempio nell’ordinanza adottata dal Prefetto di Firenze successivamente all’intervento del TAR si è registrato comunque il divieto di trasferta per quanti avessero aderito al programma di fidelizzazione del Club successivamente alla data del 02 Aprile: tale prescrizione è oggettivamente contrastante con la ratio stessa della c.d. tessera del tifoso che è quella di estendere quanto più possibile un progetto condiviso di fidelizzazione.
La situazione viene aggravata poi dalle oggettive condizioni di insularità che affliggono i cittadini sardi: a fronte di una insufficienza strutturale dei collegamenti con la penisola che riguarda sia la mobilità attraverso i traghetti sia quella per via aerea, si aggiunge il fatto che le decisioni, come nel caso di Empoli/Cagliari, vengano notificate a ridosso della gara così da vanificare ogni giusta aspirazione della tifoseria sarda a poter seguire ed incoraggiare la propria squadra del cuore, oltre ovviamente a provocare dei danni economici relativi alle spese per l’organizzazione del viaggio. Sarebbe il caso di migliorare il sistema esistente e di aggiornarlo anche con l’audizione delle società che potrebbero meglio esporre le proprie ragioni ai referenti istituzionali. Mi permetta di rinnovarle sentimenti di elevatissima stima personale e professionale”.

Ragioni
Le motivazioni della lettera inviata dal presidente del Cagliari al Ministro Piantedosi risalgono ai continui dialoghi tra società e il capo della Lega Serie A Simonelli sul tema. La volontà del club rossoblù è quella di alzare l’attenzione su questo problema e muoversi ufficialmente affinché si gestiscano le cose in modo diverso da quanto fatto sinora, volontà condivisa ampiamente da tutti i club del massimo campionato. L’obiettivo, secondo quanto si apprende, è quello di valorizzare lo spettacolo della Serie A e del calcio italiano e, dunque, impedire a tanti tifosi di andare a seguire la propria squadra in trasferta, lasciare i settori ospiti vuoti o al di sotto di quello che potrebbe essere l’afflusso, non aiuterebbe a raggiungere questo traguardo. A maggior ragione pensando alla specificità del Cagliari dal punto di vista dei trasporti e delle organizzazione delle trasferte da parte dei suoi tifosi residenti nell’Isola.

La Redazione

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