Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha parlato a margine dell’evento “Diversi perché unici” organizzato a Monte Claro in partnership tra il Cagliari Calcio e la Città Metropolitana di Cagliari. Queste le sue dichiarazioni.
Sull’evento
“Noi abbiamo dato l’esempio in questi anni e in tantissimi modi. Il nostro ruolo è prima di tutto sociale, su una delle piaghe di questo decennio quale è il razzismo. Il nostro obiettivo è quello di essere sempre in prima linea cercando di educare assieme a tutti coloro che erano qui stamattina e a tutti coloro che ogni giorno nelle scuole e spero anche nelle strade riescano a far capire che siamo tutti uguali, che non ci siano distinzioni tra religioni, razze e colore della pelle e che tutte le etnie si vogliano bene all’interno di una società che ormai è multiculturale. Ci fa veramente piacere essere qui stamattina e poter essere assieme a tutti gli altri organismi che hanno organizzato questa bella manifestazione di oggi”.
Sul caso Acerbi-Juan Jesus
“Io non ho visto esattamente qual è stato il labiale, se c’è stato un insulto o se non c’è stato. È difficile quindi giudicare non sapendo cos’è successo. Quello che però penso è che se fosse qualcosa di eclatante, di chiaro, di evidente, di registrato e quindi purtroppo arrivato a casa di tutti i bambini e di tutti gli adolescenti che come oggi invece vogliamo indirizzare verso tutt’altro, è qualcosa che va punito in maniera severa. Qualora viceversa, ci siano dei dubbi su ciò che può o non può aver detto, o su ciò che non può aver detto, credo che tutti noi dobbiamo capire che è una cosa di campo come tante che ne accadono. Le classiche cosa che succedono durante una gara, dove a volte si eccede verbalmente e che terminano con il fischio finale, momento in cui tutto culmina con un abbraccio. Questa credo sia la grande distinzione che va fatta in questo caso, qualora questa sia una cosa di campo, strumentalizzarla e continuare a parlarne credo sia controproducente. Qualora invece sia un fatto grave e realmente accaduto è giusto punirlo. È meglio partecipare a questo tipo di manifestazione a cui siamo presenti oggi, che sono altamente educative e formative”.
Sul momento del Cagliari
“Per noi è importante lo spirito che questa squadra ha dimostrato anche a Monza, al di là del gol bellissimo segnato da Maldini. Questa è la strada che abbiamo intrapreso nelle ultime gare, che per un po’ avevamo abbandonato. Ora sarà complicatissimo, bisognerà lottare sempre, partite come quelle di Monza e Empoli devono essere di insegnamento per capire cosa dobbiamo fare. Poi c’è chi esce con tre punti immeritati, chi invece esce sconfitta ma avrebbe meritato il pareggio. Però quell’atteggiamento dimostrato a Monza e Empoli, e non a caso faccio riferimento a queste due gare in trasferta perché è sotto questo aspetto che siamo mancati in stagione, ci porterà a racimolare quei punti che ci mancano. Non sarà facile raggiungere la salvezza, speriamo di recuperare gli infortunati. Speriamo che tutti capiscano che devono mettere il proprio mattoncino, quando dico tutti mi riferisco non solo ai giocatori e al mister. Quanto accaduto a Monza, con la curva del settore ospiti pieno dei nostri colori e con i tifosi che ci hanno supportato di continuo, è qualcosa di entusiasmante. Mi ha ricordato gli esodi di tanti anni fa, questa vicinanza ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo. Come dissi in conferenza stampa non è Claudio Ranieri o Pavoletti che si salvano, ma tutti insieme lo faremo remando uniti verso lo stesso obiettivo. Abbiamo bisogno di tutti a partire dai capitani quali Pavoletti, Deiola, a Nandez, passando per chi è arrivato l’anno scorso. Ma anche grazie a chi è assente per infortunio come Mancosu e Aresti che ci aiutano tanto e ci soffiano dietro. Questa grande unione e i valori che crescono giorno dopo giorno sono fondamentali per noi. Il mister ha portato grande unione da quando è tornato, oggi andremo a Selargius per ricevere il calore dei nostri tifosi. Tanti piccoli aspetti, come il pomeriggio odierno a Selargius, che prima dell’arrivo di mister Ranieri è stato difficile realizzare contribuiscono tanto alla causa e ci ha unito ancora di più. Come abbiamo compiuto il miracolo a Bari dovremo farlo anche quest’anno. Ora arriva il momento caldo in cui ci giochiamo tutto, dobbiamo vivere per quest’obiettivo. Chi sa quando e come arriverà la salvezza, sperando che arrivi, ma sono convinto che sarà bellissimo come è stato a Bari”.
Francesco Aresu
