Lunga intervista concessa a La Nuova Sardegna dal presidente del Cagliari Tommaso Giulini pubblicata all’indomani della sconfitta con il Benevento: ve ne proponiamo un estratto.
Sul calcio con il covid-19: “Il fattore campo non esiste più, ci manca la passione della gente. Le positività dei giocatori rende i risultati più aleatori. Ne verrà fuori un campionato viziato. Con grandi sacrifici da parte di tutti riusciamo a tenere in piedi il club. Se ho mai pensato di vendere? Mi avete tra i piedi ancora un po’”.
Sul momento della squadra: “Presto per fare analisi complete, abbiamo da poco iniziato un percorso con Di Francesco. Dobbiamo solo pensare a mettere insieme tanti punti e allontanarci dalla zona pericolosa. Si sono viste tante cose positive, non tutto è da buttare. Fiducia in Di Francesco intatta? Direi aumentata per come sta affrontando il primo periodo negativo da quando è qui sono felice di lavorare con lui”.
Sui singoli: “I big resteranno tutti, il nostro mercato è condizionato dalla perdita di Rog, un’assenza pesantissima. Radja è il regalo, gli altri acquisti saranno funzionali. Cragno e Nandez sono giocatori importanti. Il gioiello più prezioso è il Cagliari, la società viene prima di tutto. Un calciatore che avrei voluto? Rincon, un giocatore che ci avrebbe fatto comodo per caratteristiche e personalità”.
Una battuta anche sullo Stadio: “Pronto entro il 2024? Dipende da quanto verremo supportati dalla pubblica amministrazione e naturalmente da eventuali ostacoli burocratici che ci auguriamo non si presentino”.
La Redazione