Nella giornata della Supercoppa Primavera, in programma alle 18:30 tra Cagliari e Inter, il presidente dei rossoblù Tommaso Giulini è intervenuto a margine del summit “Pianificazione e strategie nelle categorie giovanili” tenutosi nella Palazzina Appiani presso l’Arena Civica Gianni Brera di Milano, teatro del match tra i sardi e i nerazzurri.
Sulla Supercoppa
“Per noi è una festa. Poter tornare a distanza di pochi mesi qui a Milano all’Arena Civica, dove abbiamo vinto la Coppa Italia Primavera contro il Milan, e giocarci la Supercoppa contro l’Inter è un grande motivo d’orgoglio. Devo ringraziare tutti coloro che hanno lavorato e lavorano nel nostro settore giovanile che ci ha portato a poter vivere queste due giornate meravigliose. Noi rappresentiamo tutta un’isola, contro il Milan in finale c’erano tantissimi tifosi mentre oggi sono molti meno perché i voli dalla Sardegna ad agosto sono un enorme problema. Ma i pochi che ci saranno daranno tutto insieme alla squadra per portare a casa una seconda coppa che sarebbe ancora più storica”.
Su Pisano e Olbia
“Lui lavora con noi nel settore giovanile, poi è stato capitano a Olbia dove ha formato tantissimi nostri ragazzi. Per noi l’Olbia è stata una tappa fondamentale, quando parlo con il mio amico Alessandro Marino io la definisco sempre come la prima Next Gen italiana. L’Olbia non era mai stata per 8 anni in Serie C e noi siamo stati dei precursori. Pisano doveva fare questo step dopo una buona gavetta dentro il nostro settore giovanile, anche per carisma, conoscenze e per senso di appartenenza che ha. Sardo o non sardo che sia, come è stato per Fabio Pisacane. Abbiamo una Primavera che è composta al 50% da ragazzi provenienti dal nostro settore giovanile, ragazzi che fin dai 6 anni giocano in rossoblù. Poi siamo stati bravi a trovare in giro per il mondo dei prospetti interessanti e con questi ragazzi è importante fin da subito far capire il legame con il territorio che ha una piazza come Cagliari, per identità e valori quando si rappresenta un popolo intero”.
Sulla prima squadra
“Nuovo ciclo? Con la scelta di Pisacane abbiamo accelerato quello che era il percorso di crescita fatto con il settore giovanile. Lui conosce molto bene il nostro sistema di lavoro, conosce la città, il Cagliari e i ragazzi che abbiamo. Speriamo di poter fare con lui uno step importante, sappiamo che ci sono dei rischi e la cosa più importante resta difendere la categoria per tutta la Sardegna”.
Sulla gara contro la Fiorentina
“Contro la Fiorentina abbiamo fatto un’ottima gara, nel primo tempo meritavamo di passare in vantaggio. Ottima prestazione contro una squadra con obiettivi e budget diversi dai nostri. Poi nella ripresa come siamo calati abbiamo subito gol, anche se è arrivato quando eravamo in 10, poi però siamo riusciti a risorgere come mister Ranieri ci ha insegnato tante volte”.
Aspettative
“Cosa mi aspetto? Una stagione che porti all’obiettivo della salvezza. Abbiamo aumentato il numero di ragazzi in prima squadra che sono arrivati dal settore giovanile con un terzo della rosa dei grandi fatto da giovani passati dal nostro settore giovanile. In Coppa Italia uno come Cavuoti è stato fondamentale, contro Dodò con la Fiorentina Pisacane non ha avuto problemi a mettere un ragazzo come Idrissi nel finale, e ha fatto la sua gara. Ora con la Primavera avremo Liteta ma lui è un vice Adopo e spero possa fare una grande gara”.
Mercato
“Le domande sul mercato sono per il direttore in questo momento. Stiamo cercando un difensore centrale di piede destro. Facundo Gonzalez? Non stiamo cercando difensori mancini. Se l’arrivo di Palestra chiude quello di Salah-Eddin?”Si”.
Su Esposito
“Portare Esposito in Sardegna, prima ancora di aver ceduto Piccoli, è stato un investimento importante. Abbiamo rischiato e poi per le casse del club abbiamo riequilibrato la situazione con le cessioni di Zortea e Piccoli. Ma questo conferma la volontà presa dal club”.
La Redazione














