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Cagliari, Giulini: “Con l’Inter preparati e indomiti: giocheremo anche per Gigi Riva”

Tommaso Giulini in conferenza stampa dopo Cagliari-Lazio | Foto Luigi Canu
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Le parole del presidente del Cagliari Calcio, Tommaso Giulini, a margine dell’evento organizzato dalla Fondazione Mont’e Prama alla Triennale di Milano in collaborazione con il club rossoblù e la Fasi (Federazione delle associazioni sarde in Italia”.

Sul legame con la Sardegna

“La mia famiglia ormai vive la Sardegna da tantissimi decenni. Mio papà lavorava a poche centinaia di metri dalla sede della Triennale e alla fine degli anni Cinquanta lavorava alla Magneti Marelli, poi iniziò la sua avventura imprenditoriale nel Gerrei alla ricerca della fluorite. Le sue miniere di Silius in pochi anni divennero le più grandi al mondo, la chimica del fluoro tra Germania e Stati Uniti partì proprio dalla fluorite sarda. Oggi la nostra azienda ha ancora un fortissimo dna sardo: siamo a Macchiareddu, siamo diventati una realtà chimica e non più mineraria, con impianti produttivi e sede mondiale nella zona industriale di Cagliari. Capite bene perché per me è un grande onore e orgoglio essere qui come Cagliari Calcio a rappresentare quella che è un’eccellenza dell’Isola. Stiamo proseguendo una stagione sportiva molto intensa, difficile ma spesso esaltante: tanti episodi incredibili, gol all’ultimo secondo e un’energia pazzesca trasmessa dal nostro stadio. Se siamo qui è anche perché vogliamo andare avanti insieme, come abbiamo fatto l’anno scorso, con grandissimo entusiasmo. La scorsa stagione è terminata con un’incredibile promozione a Bari, insieme alla Fondazione Mont’e Prama siamo stati in tante località in giro per il Paese, ma quest’anno le location sono più prestigiose. Oggi siamo alla Triennale di Milano, una delle più importanti istituzioni culturali del capoluogo lombardo, a ottobre siamo stati agli Uffizi di Firenze e a novembre al Museo Egizio di Torino. Ringrazio di cuore il presidente della Fondazione Anthony Muroni perché ha creduto in noi in un momento più complicato rispetto all’ultimo anno e mezzo, quando con il ritorno di mister Ranieri con cui stiamo intraprendendo un percorso di grande unione per tutti coloro che ci seguono. Così come ringrazio le istituzioni, cominciando dalla nuova presidente della Regione Alessandra Todde, cui va il mio in bocca al lupo perché credo che oggi come non mai la nostra terra, mi permetto di dire, avrebbe bisogno di una giunta regionale lungimirante”.

Sulle attività

“Questo progetto ambizioso l’abbiamo anche allargato ai più giovani, grazie alle nostre Academy che sono dislocate un po’ in tutto il territorio sardo: siamo andati a mirare tutto un pubblico di ragazzi, facendogli conoscere a livello culturale uno dei punti più importanti della storia millenaria della Sardegna. In questo caso siamo riusciti a coinvolgere tantissimi ragazzini, perché questa è un’eredità che va tramandata di padre in figlio per i prossimi secoli. Vogliamo essere parte di un percorso sociale, perché il Cagliari Calcio deve stare vicino alla gente a livello culturale e non solo calcistico. Calcio e sport sono un volano efficacissimo per diffondere la cultura a tutti i livelli. Anche la nostra Fondazione Carlo Enrico Giulini svolge un lavoro meraviglioso con parecchie iniziative in ambito locale, dagli incontri nelle scuole fino alla Coppa Quartieri, passando per la Curva Futura e la Scuola di Tifo, primo e unico settore di uno stadio dedicato interamente ai bambini in Italia. Credo che la strada sia quella giusta, continuiamo a lavorare insieme per il futuro della cultura e della Sardegna”. 

Sulla stagione del Cagliari

“Chiudo parlando di calcio. Sportivamente siamo reduci da una domenica incredibile, con un’energia emanata da tutti i 16mila dell’Unipol Domus che ha portato la squadra a battere l’Atalanta, conquistando tre punti importanti per raggiungere il nostro obiettivo stagionale, che è la permanenza in Serie A. Non abbiamo fatto ancora nulla, come ha ben ribadito di recente il nostro condottiero, mister Claudio Ranieri. C’è bisogno di combattere ancora e soffrire tanto per cercare di ottenere la salvezza. L’ambiente è compatto come non mai: di recente l’ultimo saluto al nostro mito nonché mio presidente onorario in questi anni Luigi Riva ci ha uniti ancora di più (applauso della sala, ndr). Giocheremo anche per lui domani contro l’Inter alla Scala del calcio. Dovremo farci trovare preparati, indomiti e ci torneremo tra un mese per giocare contro il Milan. Sarà un ciclo di gare molto complicate, da affrontare assolutamente nel migliore dei modi”. 

La Redazione 

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