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Maran: “Siamo un po’ pazzi”

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Dopo Cagliari-Fiorentina, Rolando Maran analizza quanto fatto dai suoi alla Sardegna Arena.

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“Siamo dei pazzi”, esordisce sulla discontinuità di risultati e l’alternanza tra vittorie interne e sconfitte esterne. “Spesso roviniamo tutto quello che facciamo alla Sardegna Arena. Dobbiamo migliorare. Ora godiamoci questa vittoria meritata e voluta. La Fiorentina è forte, non è semplice metterla sotto come abbiamo fatto. Nel finale siamo stati un po’ sciagurati. Abbiamo sempre attaccato alti e in avanti. Prendiamo tre punti che ci fanno crescere ancora un po’ e ci devono dare la spinta giusta”.

Ora il discorso salvezza si semplifica. Nell’ultimo mese il Cagliari appare trasformato rispetto alla chiusura del 2018 e l’inizio del 2019. “Nel momento più difficile in cui si giocava molto eravamo in pochi, con troppi infortuni. Adesso sta tornando la squadra di prima, con i suoi valori reali. Vogliamo toglierci il neo dei KO esterni. Nell’ultimo periodo le prestazioni sono state più positive che negative, la strada è questa. Puntiamo a sfruttare la sosta per ripartire bene”.

Dove bisogna intervenire per crescere? “Noi prepariamo le partite sempre allo stesso modo. Le trasferte stanno diventando un po’ una fobia, bisogna essere più bravi nel mantenere l’atteggiamento visto alla Sardegna Arena. Credo che essere nelle prime posizioni della parte destra sia nelle corde del Cagliari. Non penso che il calo sia dovuto solo a Castro che è venuto meno, nel periodo più caldo ci allenavamo in dodici e non è semplice. Ora cresce l’autostima di tutti e il rendimento cresce, come si è visto con Cacciatore e Lykogiannis quest’oggi”.

Parole al miele per Barella. “Oggi ha dovuto convivere con un po’ di dolore, infatti è uscito. Può crescere ancora moltissimo, ha qualità straordinarie”. Il gol di Joao Pedro è una liberazione? “I complimenti glieli faccio sempre perché aiuta tanto la squadra, alla vigilia avevo puntato su di lui per un gol e quindi sono felice che abbia segnato contribuendo in modo speciale alla vittoria”.

Francesco Aresu