Ferma condanna e richiesta di chiarezza su quanto accaduto. Tramite un comunicato stampa rilasciato sui social, i fan club del Cagliari Calcio prendono le distanze sulla scritta apparsa all’Unipol Domus, indirizzato nei confronti di Gaetano e Caprile.
Il fatto
Poco prima della sfida del Cagliari contro il Napoli al Maradona, all’esterno del settore ospiti della Unipol Domus è apparso un messaggio offensivo nei confronti di Gianluca Gaetano ed Elia Caprile, rei secondo ignoti di aver saltato intenzionalmente la trasferta in cui i partenopei hanno battuto 2-0 i rossoblù e hanno conquistato il quarto scudetto della loro storia. “Caprile e Gaetano Traditori”, era possibile leggere nella scritta. Il trequartista ha saltato la sfida contro i suoi ex compagni poiché sottoposto il giorno prima a un intervento di pulizia al menisco, mentre il portiere era out a causa di un problema muscolare accusato contro il Venezia.
Il comunicato
I Cagliari Fan Club, però, prendono le distanze da quanto accaduto. In un posto su Instagram è possibile leggere: “I Cagliari Fan Club condannano con fermezza le scritte comparse in queste ore nei confronti di Elia Caprile e Gianluca Gaetano in alcuni luoghi nei pressi dello Stadio Unipol Domus. Si tratta di un gesto vergognoso e vile che non ha nulla a che vedere con la passione sportiva e che non proviene da alcun gruppo della tifoseria organizzata ma, evidentemente, da una sparuta rappresentanza di imbecilli. Caprile e Gaetano hanno onorato la maglia del Cagliari con professionalità, dedizione e rispetto. A loro va la nostra totale gratitudine per quanto dimostrato in campo e fuori, e la nostra piena solidarietà per le ingiuriose minacce ricevute. Chiediamo che venga fatta chiarezza sull’accaduto, confidando nel lavoro delle autorità competenti, e invitiamo tutti i tifosi a respirare il nostro amore per il Cagliari attraverso i valori di rispetto, appartenenza e unità. Abbiamo già chiesto al Comune di Cagliari di intervenire prontamente per cancellare le scritte. Chi usa l’odio non rappresenta Cagliari, né la sua gente”.
La Redazione














