In occasione della terza edizione del Memorial Giampiero Galeazzi ai nostri microfoni è intervenuto l’ex giocatore del Cagliari Mauro Esposito. Dalla stagione appena vissuta dei rossoblù, all’addio di Claudio Ranieri, di seguito le sue parole.
Sulla salvezza del Cagliari
“Sono contentissimo per la salvezza conquistata dal Cagliari, i rossoblù meritano di stare in Serie A. Ogni volta che mi chiamavano per qualche intervista ho sempre detto di credere nella loro salvezza, conoscevo la qualità dei giocatori e di mister Ranieri, l’ho avuto a Roma. Ero convintissimo che, anche soffrendo, ce la avrebbero fatta”.
Su cosa è mancato al Cagliari
“Un attaccante che garantisce quei 10-15 gol serve, però il Cagliari di Ranieri era compatto. Tutti davano tutto, lottavano e si sacrificavano. Però sebbene i rossoblù non avessero un centravanti da doppia cifra, il fatto che tanti interpreti sono riusciti ha permesso a Pavoletti e compagni di centrare una salvezza importantissima”.
Sull’addio di Ranieri
”L’ultima settimana, tra la salvezza conquistata a Sassuolo e l’addio di Ranieri nel match casalingo contro la Fiorentina, è stata commovente. Il popolo sardo nutre grande stima e ammirazione nei confronti del tecnico romano. I giocatori sono professionisti, è normale che sia una grossa perdita per quanto ha fatto nell’Isola durante questo anno e mezzo. Chiunque arriverà sono sicuro che darà il suo contributo, mi auguro che il presidente Giulini possa ingaggiare un allenatore di esperienza e competente come merita questa piazza e questa squadra”.
Su quale acquisto serve al Cagliari durante questo mercato
“Per il futuro un attaccante può servire, una squadra che deve salvarsi ha bisogno di un centravanti che faccia gol. Però se Lapadula sta bene fisicamente può essere un valore aggiunto, in carriera quando è stato in condizione ha sempre segnato. Ovvio che la rosa va sempre migliorata, perché se il Cagliari si è salvato alla penultima giornata vuol dire che ha avuto dei problemi. Per vivere la stagione in maniera più tranquilla servirà apportare dei miglioramenti”.
Sul Memorial Galeazzi
”Con il Padel ci divertiamo, quando passa l’età il campo diventa troppo grande. Tanti ex calciatori come me praticano questo sport, sintomo di quanto sia bello e divertente. Si corre di meno, quindi va bene così (ride ndr). Galeazzi? Era una persona eccezionale, si vedono sempre meno giornalisti come lui. Ha segnato un’epoca importante in cui il calcio era migliore rispetto a quello odierno. Lui è stata una persona e un professionista esemplare”.
La Redazione














