Chi ha tempo non aspetti tempo, recita un antico proverbio. Chissà cosa pensa a riguardo Fabio Liverani che, di fronte alle difficoltà del suo Cagliari nella prima parte di stagione, ha sempre sottolineato come i conti si possano iniziare a fare tra marzo e aprile. Non senza ragione, in una Serie B senza padroni e che lascia il tempo, ancora lui, per rimettersi in corsa.
Occasione ghiotta
La parola d’ordine è continuità. Il pareggio contro il Genoa e la vittoria casalinga contro il Brescia due risultati utili consecutivi, ora la trasferta di Ascoli come risposta al quesito più importante. Sarà capace il Cagliari di continuare la rincorsa verso le prime posizioni? L’obiettivo resta il traguardo finale, arrivare in alto in primavera senza badare troppo a quello che succede tra autunno e inverno. Anche se, comunque, la classifica che verrà deve giocoforza essere costruita fin da subito. I cavalli di razza si vedono all’arrivo, ma per mettere il (corto) muso davanti – metafora cara a Massimiliano Allegri – è necessario essere lì nel momento dello scatto finale. Così la gara contro i bianconeri di Bucchi, pur se non decisiva, resta importante per il futuro del Cagliari. Non solo per i tre punti in palio, ma soprattutto per un weekend che ha aperto opportunità non da poco per i rossoblù. Conta il finale, lo sguardo rivolto a marzo, ma riuscire ad avvicinarsi al treno della promozione diretta potrebbe dare slancio emotivo per il prosieguo del campionato. Tre punti ad Ascoli, infatti, porterebbero Nández e compagni a meno quattro dal duo di vetta composto da Frosinone e Genoa, un fattore non da poco pensando all’umore dell’ambiente dopo la doppia sconfitta casalinga contro Bari e Venezia.
Nessuna fuga
Una Serie B senza padroni, con sorprese che scalano posizioni per poi scendere improvvisamente. E altre concorrenti che, piano piano, attraverso la continuità, hanno risalito la china fino a raggiungere la vetta. Nel decimo turno di campionato, che verrà completato dalla sfida tra Ascoli e Cagliari, soltanto tre delle prime otto in classifica hanno portato a casa bottino pieno. Il Genoa, capace di ribaltare lo svantaggio con la Ternana, il Frosinone che ha battuto il Bari e il sorprendente Sudtirol di Pierpaolo Bisoli che ha superato in casa il Parma. Tre scontri diretti – graduatoria alla mano – con tre squadre che escono rinfrancate e altre tre per certi versi ridimensionate. Ridimensionamento che ha per protagonista principale l’altra sconfitta delle prime otto, quella Reggina alla terza battuta d’arresto nelle ultime cinque gare – la seconda consecutiva – dopo il due a tre del Granillo contro l’ultima della classe, il Perugia trascinato da Federico Melchiorri. L’unica a pareggiare il Brescia, fermata da quel Venezia che ha rappresentato il punto più basso della stagione del Cagliari, nonostante i lagunari navighino ancora in fondo alla classifica con soli 9 punti.
Scossa
Una gara da tre punti, ma che vale molto di più per il morale. Il Cagliari che andrà di scena oggi 24 ottobre al Cino e Lillo Del Duca di Ascoli – calcio d’inizio alle ore 20 e 30 – ha l’occasione di agganciare Brescia e Sudtirol a 17, portarsi a una sola lunghezza dal duo Bari e Reggina a 18 (i calabresi saranno i prossimi avversari), a due dalla Ternana a quota 19 e a quattro dalla coppia di testa Frosinone-Genoa a 21. Un piccolo tassello in un percorso più lungo, ma soprattutto un’opportunità da non lasciarsi scappare. Lo sa Liverani, al netto delle dichiarazioni di circostanza, e lo sa la squadra. Ma, soprattutto, lo sanno le concorrenti per la promozione diretta che vedono nel Cagliari una delle favorite assieme al Genoa e al Parma. Un terzo risultato utile consecutivo sarebbe un buon risultato, ma una vittoria ad Ascoli darebbe ben altri segnali al campionato e porterebbe ulteriore consapevolezza a un gruppo troppo spesso vittima dei propri alti e bassi. Perché è vero che i cavalli di razza si vedono al traguardo, ma è altrettanto vero che sono gli scatti durante la gara a segnare il passo e a dare lo slancio per superare gli avversari.
Matteo Zizola