Dagli esordi in prima squadra, sotto la gestione Zenga nel 2020, passando per il sogno di emulare le gesta del proprio idolo in maglia rossoblù Daniele Conti, allo strappo decisivo con tanto di risoluzione consensuale del proprio rapporto con il club. Questa la storia, strana e condita anche da un infortunio per problemi cardiaci forse riconducibili al coronavirus che ha limitato il giocatore nel suo momento migliore, di Riccardo Ladinetti e il Cagliari.
Curioso addio
Il regista classe 2000 di Sanluri e la società di via Mameli si separeranno nei prossimi giorni, dopo che il giocatore non era stato aggregato dalla società di Tommaso Giulini con la prima squadra di Fabio Liverani per il ritiro di Asseminello. Un addio particolare sicuramente, uno strappo particolare che lascerà non pochi punti di domanda anche nei confronti dei tifosi. Con la perdita a zero di uno dei giocatori più interessanti e futuribili messi in luce negli ultimi anni dalla Primavera isolana. Una scelta quantomeno particolare considerando che nelle ultime stagioni lo stesso Cagliari ha provato a usare come preziosa pedina di scambio nel calciomercato lo stesso Ladinetti (sia nell’affare Nandez-Juventus che in quello Nainggolan-Inter). Da giovane di prospettiva a tesoretto in casa a esubero. Un percorso fatto di curiosi alti e bassi.
Futuro
In generale per Ladinetti 4 gare con la prima squadra rossoblù, 73 presenze con 10 reti e 13 assist, più una stagione da capitano, in Primavera 1 del Cagliari e anche 45 gare disputate e 3 gol nelle due esperienze con la maglia dell’Olbia in prestito. Ora il giocatore proverà a ripartire da alcune proposte tra Serie B e Serie C con il Cagliari che saluta l’ennesimo prodotto del proprio vivaio che non è riuscito a valorizzare, come già accaduto prima di Ladinetti ai vari Gagliano, Marigosu, Biancu e compagnia.
Roberto Pinna