Il tecnico del Cagliari Eusebio Di Francesco ha parlato durante la sosta nazionali di novembre sulle colonne de L’Unione Sarda: ecco alcune delle sue dichiarazioni.
Sulla situazione in classifica: “Siamo partiti con difficoltà legate al calendario, poche possibilità di fare amichevoli e una preprazione ridotta rispetto alle mie abitudini. Sapevo sarebbe servito del tempo, ora ci stiamo conoscendo migliore. Abbiamo quello che meritiamo, i punti vanno bene per quello che abbiamo espresso. Il modulo? L’importante è trasmettere qualcosa in settimana : viste le caratteristiche e le difficoltà ho scelto una strada diversa . Non sono un integralista. Non difendiamo ancora come piace a me: con la Samp tanti hanno visto in maniera negativa il primo tempo dove abbiamo subito poco: sapevo che prima o poi avremmo segnato”.
Sul periodo difficile del calcio: “Viviamo col pensiero che ognuno di noi possa ammalarsi. Spesso non possiamo allenarci perché mancano giocatori, la pandemia ci sta togliendo tanto. Oltre che alla salute a rischio, pesa la mancanza di pubblico”.
Sulle ambizioni del Cagliari: “Ritocchini a gennaio? Faremo delle valutazioni. Non voglio mandare messaggi di alcun tipo , sto lavorando sul gruppo e mi concentro su quello che ho, mi stanno dimostrando grande applicazioni, Da uno come Ceppitelli per esempio che ha avuto delle difficoltà, vedo atteggiamenti costruttivi. Parlare di gennaio è presto: ma sognare non guasta. Rosa ampia? A volte non aiuta. Trenta giocatori sono troppi , mentre 22-23 sono pochi. La quantità è relativa, conta la qualità. Perdere qualcuno a gennaio? Fa parte del gioco, ma farò di tutto perché questa squadra si sfaldi meno possibile. Nandez è ancora più ordinato, Joao Pedro il nostro top player”
Sul prossimo impegno con la Juventus: “Vedremo con chi andreamo a Torino. Fai fatica a preparare una gara cosìdelicata senza tanti giocatori. Ma la giocherei sempre, anche ora, Ho voglia di misurarmi con una corazzata così “