Dopo il capitano Pavoletti, la parola passa al suo vice. È infatti il centrocampista del Cagliari Alessandro Deiola, il protagonista della conferenza stampa che si svolge ad Asseminello nel pomeriggio di oggi, martedì 16 luglio, che combacia anche con l’inizio delle doppie sedute di allenamento per i rossoblù di Davide Nicola in questa seconda settimana di preparazione estiva.
A cura di Matteo Cardia
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Finisce la conferenza stampa
Sul valore del centrocampo e su cosa sarà necessario ancora: “Chi arriva e chi arriverà sono sicuramente dei giocatori molto validi, saranno utilissimi alla causa Cagliari. Non possiamo fare dei paragoni sul reparto, siamo ancora una squadra in costruzione e i risultati poi li vedremo strada facendo. Ora abbiamo un bel centrocampo, spero sarà ancora meglio in futuro. Ci divertiremo”.
Sulle critiche ricevute e sui commenti: “Corro di più di tutti? Non avete visto Makoumbou o Zappa (ride). Sino a quattro anni fa ci soffrivo tanto, mi faceva molto male. Poi ho raggiunto un livello di maturità importante, ho iniziato a fregarmene. Non ho smesso di leggere, perché vuoi o non vuoi quando sfogli i social l’occhio cade lì, ma ormai mi scivola addosso. Quello che ho imparato è che conta il giudizio di chi c’è in squadra e della società. Il commento che arriva dall’esterno ci sta, è giusto, ognuno è libero di esprimere la propria opinione, poi però conta quello che è il risultato del campo. Non do più importanza a certi commenti, sono scritte su una pagina e pazienza. Restano lì”.
Sul calendario e sull’inizio del campionato: “Ancora non abbiamo parlato di partite del campionato. Avere quattro partite in casa subito significa dover dare subito delle risposte, anche perché gran parte della salvezza l’abbiamo sempre costruita in casa. Chiaro che le vittorie fuori servono, però tra le mura amiche dovremo cercare di raccogliere più punti possibile. Sicuramente è una situazione che da un lato ci aiuta, ma dall’altra ci dà ulteriori responsabilità. Dovremo affrontare queste gare nel modo migliore, avremo il nostro dodicesimo uomo e dovremo sfruttare al meglio questa opportunità nelle quattro partite”
Sulle differenze tra Ranieri e Nicola e l’impressione sui nuovi arrivati: “Le differenze ci sono perché ogni allenatore ha il suo metodo, ha le sue idee, le differenze ci sono. Ora siamo con mister Nicola e seguiamo per filo e per segno quello che ci dice, siamo a sua completa disposizione e vedremo cosa ne verrà fuori. Chi arriva qui a Cagliari deve sapere che si deve lottare per una città e per un’Isola, per tutte quelle persone che ci seguono. Devono avere la volontà di venire e stare qui. Sono sicuro che chiunque arriverà avrà questa voglia. Noi dovremo far capire loro cosa voglia dire giocare per questa maglia”.
Sul percorso fatto: “Il mio è un percorso che rifarei sempre. Perché comunque le esperienze in prestito mi sono servite come giocatore e come persona. Mi sento molto più maturo, più sicuro, più convinto dei miei mezzi. Sono scelte che si sono rivelate utili per me stesso. Ora sono contento delle mie scelte e che mi abbiano portato a quello che sono oggi e agli obiettivi già raggiunti”.
Su Dossena e Luperto: “Abbiamo perso Dossena che ha fatto due campionati molto bene con noi, faccio anche a lui un grande in bocca al lupo. Però abbiamo messo dentro Luperto che ha esperienza e ci dà delle sicurezze. Abbiamo sostituito Dossena nel migliore dei modi”.
Sulle difficoltà del campionato e sulla lotta salvezza: “Oltre a Como e Parma non lascerei fuori neanche il Venezia, sarà una squadra molto fastidiosa. Sarà un campionato sempre più difficile, sono salite delle squadre forti, che puntano a raggiungere un obiettivo che abbiamo in comune e quindi noi dovremo farci trovare pronti da subito anche perché avremo immediatamente degli scontri diretti in cui ci dovremo far trovare pronti”.
Su cosa serve nei momenti di difficoltà e sulla capacità di rendersi utile: “Penso che sicuramente io sono uno che non si arrende davanti alle difficoltà. Magari in un momento in cui gioco meno ci sono dei giocatori che si buttano giù, in quel momento io invece capisco che non sono nella condizione giusta e che devo lavorare con più fame per conquistarmi il mio posto. In quel momento ancor di più cerco di dare il massimo negli allenamenti e in qualsiasi momento della giornata perché poi quando verrò chiamato in causa verrò ripagato. Quello che faccio è lavorare giorno dopo giorno, con la fame e con la voglia per essere pronto per la causa”.
Sugli obiettivi personali e di squadra: “Gli obiettivi personali sono il giocare più spesso possibile e cercare di fare qualche gol o assist in più. Ma il mio obiettivo principale è quello di essere il più utile possibile alla squadre per raggiungere le mete prefissate. Io metto il Cagliari davanti a tutto, anche davanti ai miei obiettivi personali. Se raggiungeremo quelli di squadra, avrò raggiunto anche i miei”.
Sull’eredità di Ranieri e sul ritrovare Viola: “L’eredità di Ranieri penso sia la sicurezza, la tranquillità, di poter raggiungere in qualsiasi momento l’obiettivo. Di poter essere sempre lì aggrappati senza perdere l’obiettivo e la concentrazione. Ci ha dato questo e ce lo porteremo dietro. Nicolas lo aspettavamo, siamo contenti sia rimasto con noi, è un acquisto importante sotto il punto di vista calcistico e umano”.
Sull’impatto dei tifosi: “Lo abbiamo sempre detto, per noi i tifosi sono il dodicesimo uomo in campo. Sanno che con loro al nostro fianco noi abbiamo la spinta necessaria che ci può portare a raggiungere i nostri obiettivi. Siamo contento di questo e invito loro ancora una volta a venire a sostenerci in qualsiasi momento. Sicuramente ci saranno dei momenti difficili e in quei momenti avremo bisogno ancor più di loro. Ma sono sicuro che come fatto negli anni passati lo faranno anche nel prossimo”
Sul ruolo in campo, sulla leadership e sull’assenza di Sulemana: “Stiamo lavorando bene, il mister sta iniziando a buttare dentro i suoi concetti e stiamo mettendo in pratica quello che ci sta chiedendo. Non è facile, ma piano piano riusciremo a far sì che diventi qualcosa di naturale, poi i risultati si vedranno. Penso sia importante stare vicino ai giovani, è importante dare loro una mano perché loro ci danno una mano. Loro potranno essere sempre utili alla nostra causa. Quello che stiamo facendo da vecchi del gruppo è stare il più possibile vicino a loro. Sicuramente quella di Sulemana sarà una perdita importante, lui è un bravissimo ragazzo, ma chi arriverà sarà all’altezza di sostituirlo. Faccio un grosso in bocca al lupo a Sulemana perché se lo merita, aspettiamo chi arriverà per dargli il benvenuto e tirargli fuori sin da subito ciò che serve per stare qui”
Sulla salvezza raggiunta, sul rapporto con Mancosu, Aresti e Nandez e sulle aspettative dopo i primi giorni di lavoro: “Quella di Reggio Emilia è una bellissima immagine che mi porterò dentro per sempre. Mancosu, Aresti e Nandez sono tre persone che sono state molto importanti per noi. Continueremo a sentirci e auguro loro tutto il meglio per quello che faranno in futuro. Speravo di poter vivere con loro un altro po’ di tempo insieme, ma le strade si sono divise. Il lavoro di questa settimana è stato positivo, c’è entusiasmo e questo è fondamentale per il nostro percorso e per iniziare al meglio la stagione. Continueremo a lavorare su questa base che ci aiuterà in campionato”.
Inizia la conferenza stampa
16.27 – Sono state ore importanti le ultime sul fronte mercato in casa rossoblù, soprattutto sull’asse Cagliari-Bergamo. Ibrahim Sulemana è destinato a vestire la maglia dell’Atalanta, mentre Nadir Zortea, Roberto Piccoli e Michel Adopo quella rossoblù. Clicca qui per tutti i dettagli dell’operazione
16.22 – Dopo il turno del capitano, sarà il vice-capitano dei rossoblù a prendere parola in conferenza stampa. Clicca qui per rileggere le dichiarazioni di Pavoletti davanti ai microfoni.
16.20 – Ben ritrovati amiche e amici di Centotrentuno, siamo pronti a raccontarvi in diretta la conferenza stampa del vice capitano del Cagliari, Alessandro Deiola.