Parlare di vendetta riferendosi alla notte del Penzo del 22 maggio 2022 può essere fuorviante. Il Cagliari allenato da Alessandro Agostini in quell’occasione non fu tradito dal Venezia già retrocesso, bensì da se stesso. Senza dimenticare che i rossoblù sono già tornati in Laguna, quando nel febbraio del 2023 pareggiarono 0-0 in Serie B. C’è poi un altro aspetto, perché la squadra che sancì la propria retrocessione in cadetteria contro un Venezia già condannato era diversa in quasi tutti gli elementi rispetto a quella allenata oggi da Davide Nicola.
Quel giorno io c’ero
Leonardo Pavoletti e Alessandro Deiola, oggi capitano e vicecapitano, gli unici due della rosa rossoblù che partirono dal primo minuto al Penzo nel 2022. Poi Razvan Marin, entrato in corsa senza riuscire a invertire la rotta di un pareggio diventato presto incubo. Infine Gabriele Zappa, che guardò dalla panchina per tutti i novanta minuti i compagni incapaci di segnare il gol che avrebbe permesso di restare in Serie A. Curiosamente anche il Venezia è profondamente cambiato rispetto a quella serata di maggio. Tra i titolari e i subentranti un solo superstite, il difensore australiano Michael Svoboda, che però mancherà nella sfida di domenica 22 dicembre a causa dell’infortunio al ginocchio patito nell’ultimo turno di campionato contro la Juventus e che lo terrà ai box per tutta la stagione. Oltre al centrale anche Gianluca Busio era presente due anni e mezzo fa, ma come per Zappa anche il centrocampista americano restò in panchina per tutta la gara. Un altro dei superstiti di quella partita è Giorgio Altare, all’epoca titolare con il Cagliari e oggi pronto alla sfida da ex con la maglia del Venezia. Ceduto nell’estate del 2023 in prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione in A dei lagunari, il classe ’98 di Bergamo ha disputato con i rossoblù 53 partite tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, esordendo nella massima serie proprio contro il Venezia il primo ottobre del 2021 nell’1-1 della Unipol Domus che arrivò, ironia della sorte, proprio dopo un suo errore a favorire il pareggio di Busio in pieno recupero. Tornerà in Sardegna da avversario anche Franco Carboni, appena 2 presenze in questo campionato dopo il suo passaggio fugace in rossoblù con 13 apparizioni in Serie B e 1 in Coppa Italia nel 2022-23. Un altro ex è Alfred Duncan, anche lui però ai box per la sfida in programma domenica. Undici le presenze in stagione per il centrocampista ghanese, fermato in cinque occasioni da problemi fisici, mentre sei soltanto i mesi in Sardegna quando arrivò nel mercato di gennaio per integrare la rosa a disposizione di Eusebio Di Francesco e poi di Leonardo Semplici raccogliendo 19 presenze, delle quali 11 da titolare.
Pericolo
L’ex più rappresentativo e che merita un discorso a parte è senza dubbio Gaetano Oristanio. Passato al Venezia dopo l’ultima stagione in maglia rossoblù, il classe 2002 campano è al momento un rimpianto per il Cagliari. Che avrebbe potuto riscattarlo dall’Inter dopo il prestito del 2023-24 – seppur con la possibilità per i nerazzurri del controriscatto – ma che ha deciso di rinunciare al suo acquisto preferendo non investire i 4 milioni previsti dall’accordo. Dubbi sulla condizione fisica con un problema all’anca che ha convinto i rossoblù a non esercitare l’opzione, oltre a una seconda parte di campionato con più di una difficoltà : queste le ragioni della mancata permanenza in Sardegna, anticamera del suo passaggio al Venezia a titolo definitivo per 5 milioni di euro, con in favore dell’Inter soltanto una cospicua percentuale sulla futura rivendita. Oristanio con la maglia del Cagliari ha disputato 27 partite – 25 in Serie A e 2 in Coppa Italia – mettendo a referto due reti e un assist, mentre in questa stagione con il Venezia ha già eguagliato il numero di gol, con altrettanti assist a corollario in 16 partite. Senza dunque saltare mai una gara, cancellando per ora i dubbi sulla sua tenuta fisica. Secondo in Serie A per numero di dribbling conclusi con successo, Oristanio è l’arma in più di un Venezia che fatica, fermo all’ultimo posto assieme al Monza con dieci punti in classifica e a quattro lunghezze di distanza dalla terzultima posizione occupata proprio dal Cagliari. Una sfida al presente più che al passato, dunque, anche per chi il passato lo ha vissuto con una maglia diversa. Ex che indosseranno soltanto la maglia del Venezia, non essendoci nella rosa rossoblù giocatori che hanno giocato in Laguna. Anche se per Pavoletti, Deiola, Marin e Zappa la sfida del Penzo avrà comunque un sapore particolare, quello di una rivincita con se stessi per cancellare definitivamente il brutto ricordo del 2022 e voltare finalmente pagina. Perché è vero che il tempo passa e che tra promozione e salvezza nelle due stagioni successive il passato è stato cancellato dai risultati, ma l’emozione vissuta il 22 maggio di due anni fa non è di quelle che si dimenticano facilmente. Nonostante l’essersi già ritrovati in B, ma la Serie A è tutt’altra faccenda e Venezia un’occasione per unire l’utile – lasciare la zona rossa – al dilettevole – ritrovare il sorriso guardando a piazza San Marco.
Matteo ZizolaÂ














