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La festa del Cagliari a Perugia dopo il gol di Mancosu | Foto Valerio Spano/Cagliari Calcio

Cagliari, cinque domande e cinque risposte in vista dei playoff

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Sabato 27 maggio, Unipol Domus, calcio d’inizio alle ore 20 e 30. È Cagliari contro Venezia, turno preliminare dei playoff promozione del campionato di Serie B, obiettivo delle sei squadre coinvolte quello di raggiungere Frosinone e Genoa nel treno con destinazione Serie A. Tante le curiosità degli scontri diretti che decreteranno la terza promossa nella massima serie, dai precedenti al regolamento, cinque le domande alle quali rispondere.

Il Bari, testa di serie numero uno, è favorita anche dai precedenti?

Stagione 2013-14, campionato d’esordio dei playoff allargati a sei squadre, dalla terza all’ottava posizione in classifica. Da allora si sono disputati nove tornei di Serie B – escluso l’attuale – e per ben tre volte (il 33%) il club arrivato al quinto posto in campionato ha poi raggiunto la promozione. Un precedente che fa ben sperare il Cagliari e, curiosamente, con protagonista il Venezia nell’ultima occasione nell’annata 2020-21. Prima ancora centrarono la Serie A da quinti l’Hellas Verona nel 2018-19 e il Benevento nel 2016-17. Solo in due casi a vincere i playoff è stata la squadra arrivata terza in campionato (Frosinone nel 2017-18 e Spezia nel 2019-20), in altri quattro quella arrivata quarta (Cesena nel 2013-14, Bologna nel 2014-15, Pescara nel 2015-16 e Monza nel 2021-22), mentre in nessun caso ha esultato chi è arrivato dal sesto all’ottavo posto.

Sono i primi playoff per il Cagliari?

Terza occasione per i rossoblù di provare a centrare la Serie A oltre la stagione regolare. In nessuno dei due precedenti è arrivato un risultato positivo, pur se in passato si è trattato di spareggi e non di un formato con i playoff previsto a monte. L’ultima volta in ordine di tempo il triangolare con Atalanta e Pescara nella stagione 1976-77. Due i posti in palio dopo l’arrivo al secondo posto a pari punti in campionato di tutt’e tre le protagoniste, con il Cagliari che concluderà in ultima posizione il mini torneo con un pareggio – a Terni contro il Pescara per 0-0 – e una sconfitta – a Genova contro l’Atalanta per 2-1. La prima volta è datata 1953-54, Cagliari contro Pro Patria, entrambe in seconda posizione a pari punti a fine torneo. Lo spareggio premiò i lombardi grazie alla vittoria per 2-0 sul campo neutro di Roma.

Come funziona il fattore campo nel turno preliminare?

Cagliari-Venezia ha due certezze, partita secca in casa degli uomini di Ranieri e non si andrà ai calci di rigore in caso di pareggio dopo 120 minuti. Questo perché il regolamento prevede che in caso di parità dopo 90 minuti si disputino due tempi supplementari da 30 minuti totali e in caso di ulteriore parità passi il turno la squadra meglio piazzata in campionato. I rossoblù, dunque, avranno a disposizione due risultati su tre grazie al quinto posto in classifica contro l’ottavo dei Lagunari. Discorso identico per l’altra sfida tra Sudtirol e Reggina, con il fattore campo -a proprio favore non solo di fatto, si giocherà a Bolzano venerdì 26 maggio alle ore 20 e 30, ma anche in caso di eventuale pareggio dopo 120 minuti.

Cambia qualcosa nel regolamento per le semifinali e la finale?

Le vincenti dei due turni preliminari incontreranno Bari (lunedì 29 maggio alle 20 e 30) e Parma (martedì 30 maggio, 20 e 30), con i pugliesi che attendono chi passerà tra Sudtirol e Reggina e i ducali che guarderanno interessati alla gara tra Cagliari e Venezia. Anche nelle semifinali e nelle finali permane il fattore campo, con le squadre meglio classificate in campionato a giocare il ritorno in casa e l’andata in trasferta. Non solo, ma anche in caso di parità dopo 90 minuti verrà premiato chi ha chiuso la stagione regolare davanti, anche in caso di arrivo a pari punti in classifica. Non sono previsti supplementari – ecco la differenza con il preliminare – qualora il doppio confronto dovesse portare a un pareggio totale, saranno dunque decisivi 180 minuti ed eventualmente la posizione finale nel torneo per determinare le finaliste. Il regolamento prevedeva un’eccezione alla mancata disputa dei supplementari – ed eventuali rigori – per la finale, ossia qualora le due contendenti avessero terminato il campionato a pari punti. Situazione che però non potrà verificarsi perché le uniche due squadre che hanno chiuso il torneo appaiate – Cagliari e Parma – potranno incontrarsi soltanto in semifinale. L’andata dell’ultimo atto si disputerà l’8 giugno alle 20 e 30 in casa della peggio piazzata in campionato, mentre il ritorno l’11 giugno alle 20 e 30 in casa della meglio classificata.

Provvedimenti disciplinari, le diffide vengono portate ai playoff?

Il grande assente di Cagliari-Venezia sarà Luca Ceppitelli, uno dei due ex di turno assieme ad Andrea Carboni. L’ex capitano rossoblù è stato infatti fermato per un turno dal giudice sportivo e sconterà proprio nella sfida dei playoff la squalifica. Il regolamento, infatti, prevede che sia i cartellini rossi che quelli gialli (se da diffidati) ricevuti nell’ultimo turno della stagione regolare debbano essere considerati validi per i playoff e da scontare alla prima occasione utile. Per questo motivo il Parma dovrà rinunciare a Camara nell’andata della semifinale dopo lo stop per un turno, mentre differente è la situazione per tutti quei giocatori arrivati in diffida all’ultima giornata e non ammoniti. Dai playoff, infatti, si ripartirà da zero, ma al contrario che in campionato la squalifica arriverà dopo due gialli e non dopo cinque. Fedina sportiva pulita dunque per i vari Nández, Makoumbou, Luvumbo e Goldaniga, tenuti completamente o parzialmente a riposo da Ranieri a Cosenza proprio per evitare eventuali sanzioni e squalifiche per la sfida contro il Venezia.

Matteo Zizola

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