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Pierluigi Carta, direttore sportivo della Primavera del Cagliari | Foto Cagliari Calcio

Cagliari, Carta: “Il nostro settore giovanile tra i primi d’Italia”

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Tra i convocati nell’ultimo impegno di Serie A del Cagliari di Claudio Ranieri, vinto per 2-1 contro il Bologna di Thiago Motta, c’era anche il giovane Alessandro Vinciguerra. Appunto per questo motivo, i colleghi di TMW hanno intervistato il direttore sportivo e organizzativo del settore giovanile dei rossoblù Pierluigi Carta. Di seguito vi riportiamo un estratto delle parole del dirigente della società isolana.

Sul lavoro del settore giovanile in questi anni

“Le convocazioni di Carboni (a febbraio in Serie B, ndr) e Vinciguerra in prima squadra, tre classe 2002 come Obert, Kourfalidis e Luvumbo titolari in semifinale playoff di Serie B, Idrissi in Nazionale Under 19, tre portieri classe 2008 come Are, Filigheddu e Sarno sempre titolari alternativamente tra Under 16, 17 e 18, e ancora l’Under 17 che domenica scorsa ha chiuso la sua partita con tre classe 2008 in campo: esempi concreti di come intendiamo fare calcio, e i risultati – ad ampio spettro – ci stanno dando ragione. Con grande serenità e pragmatismo, senza esaltazioni eccessive, andiamo avanti con fiducia per proseguire su questa strada”.

Su come forgiare i nuovi talenti

“Scouting oculato nel territorio regionale e fuori dalla Sardegna, professionalità, lavoro di tutta la struttura societaria, capacità gestionale a 360 gradi dei singoli ragazzi da parte di tecnici e responsabili, condivisione di obiettivi e risultati. Il tutto, ovviamente, avendo coscienza di quanto sia complicato e che ogni individuo merita attenzioni specifiche, non tutti possono essere gestiti allo stesso modo, viste le molteplici peculiarità. Veniamo da un altro weekend in cui le nostre giovanili hanno vinto dalla Primavera all’Under 16, battendo in due occasioni una big come l’Inter. Il risultato a questi livelli è l’ultima cosa che conta, l’ultimo step, ma restituisce molto di ciò che fai ogni giorno”.

Sulla Primavera

“È fondamentale avere nella Primavera un allenatore con grande capacità gestionale e relazionale, dando concreto e produttivo sfogo al lavoro impostato “dal basso” e gratificando l’operato di tutte le componenti. Noi lo abbiamo individuato in Fabio Pisacane, che conosce la nostra filosofia e la accoglie in pieno, premiando il merito e accettando di giocare con molti classe 2006 e un 2007, evitando di utilizzare il “6+1” sui 2004. Spesso, anzi, questi ultimi sono meno di tre a beneficio dei più giovani. Il mister è agli esordi in panchina ma ha grande esperienza nel calcio, crede nella crescita dei giovani col supporto del club: elementi fondamentali per mettere in pratica determinati concetti”.

Sugli obiettivi del settore giovanile rossoblù

“Oggi il Cagliari è tra le primissime realtà del calcio nazionale a livello di Settore Giovanile, e lo dico non certo in termini di coppe sollevate ma in riferimento alla capacità e alla mole di calciatori che vengono portati fino all’U19, che ormai è a tutti gli effetti professionismo e dalla prossima stagione sarà Under 20, cresciuti per davvero nel Settore Giovanile. L’obiettivo, il parametro di riferimento, deve essere quello della competitività senza dover per forza fare mercato, e questo puoi farlo solo costruendo dal basso, giocando “sotto età” con tanti ragazzi maturati nel vivaio”.

La Redazione

 

 
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