Il DS della Primavera del Cagliari, Pierluigi Carta, ha parlato a margine della gara pareggiata 1-1 dal Cagliari Primavera ad Asseminello contro il Frosinone. Il dirigente rossoblù, oltre a fare un bilancio del progetto Primavera sotto la gestione Filippi, non ha usato mezzi termini nell’attaccare la classe arbitrale per le due espulsioni avvenute nel giro di 24 ore nei confronti di Marko Rog in Modena-Cagliari di Serie B e di Michele Masala in Cagliari-Frosinone di Primavera 1. Queste le sue parole.
L’arbitraggio tra prima squadra e Primavera
“Parlo io e non il mister (Filippi n.d.r.) perché come società, nel giro di 24 ore, ci sentiamo fortemente danneggiati per le decisioni arbitrali. Non stiamo dicendo che ci sono favoritismi e decisioni che oggi vanno a condizionare quello che è l’andamento della gara. Sapete più di tutti quella che è stata l’ingiustizia per la prima squadra – e parlo anche a nome della prima squadra. Rappresento il club in questo momento. La voce del club è quella di disappunto per quello che è successo ieri a Modena. A fine primo tempo subire un’espulsione di questo genere è chiaro che condiziona fortemente quello che è l’andamento della gara e il risultato, al netto di quello che poi poteva essere dirlo in undici. […] Oggi si è replicata la stessa situazione. A mezz’ora dalla fine siamo rimasti in dieci. Anche questo qua a nostro avviso è un atto gravissimo perché puoi anche non dare il rigore – nessuno sta opinando sul rigore – ma addirittura dare un giallo e determinare un’espulsione e lasciarci in dieci per mezz’ora obiettivamente le riteniamo due decisioni gravissime. Il campionato Primavera non è più un campionato giovanile, è un campionato dove si giocano promozioni, playoff e retrocessioni, dove c’è tanto lavoro di preparazione di una gara e formiamo ragazzi anche per proiettarli in prima squadra e ad oggi rimanere in dieci per decisioni non avventate ma per decisioni superficiali da parte della terna arbitrale la riteniamo un atto molto grave. Tra l’altro anche ieri il designatore Rocchi ha ammesso il rosso, pertanto come club in questo momento ci sentiamo danneggiati e amareggiati e ripeto non stiamo cercando favoritismi di nessun genere ma neanche gestioni che diventano deleterie in termini di risultato”.
L’identità sotto la gestione Filippi
“Se il Cagliari Primavera ha trovato una sua identità? Indubbiamente. Non era facile. I cicli in Primavera vanno di biennio in biennio, non era facile ripetersi dopo la grande stagione dell’anno scorso. Mister Filippi ha uno staff molto valido lavora tanto innanzitutto sul creare un’identità di squadra, prima sul gruppo e poi sul singolo, sui reparti e quindi oggi possono essere sorprendenti ma sono il frutto di un lavoro questi risultati ma non in termini di vittorie o pareggi, proprio in termini di peso della prestazione, quindi una squadra che non è mai morta, una squadra che vuole sempre imporre la gara e quando uno la impone sa cosa vuol dire sacrificarsi. Ad oggi il bilancio è sicuramente positivo, merito dello staff, merito dei ragazzi che si sono calati assolutamente nella parte in campionato. Ripeto, non era facile, è la squadra più giovane del campionato. Come vede tutti i nostri cambi sono U18, U17… è la nostra politica, ne andiamo fieri, è una politica che riesce ad abbinare risultato sportivo alla crescita e alla futuribilità dei ragazzi. Per cui ad oggi come club, come direttore, sono assolutamente soddisfatto di quella che è la gestione in termini di risultati e di crescita. Oggi tra l’altro abbiamo trovato un’avversaria di tutto rispetto, una delle squadre, a differenza nostra, più anziane del campionato tantochè tre settimane fa ha vinto contro la Juventus per 3-1. Una cosa da rimarcare è che venivamo da una sconfitta tennistica a Torino che poteva uccidere chiunque in un primo anno dove l’identità non è ancora ben formata e invece siamo riusciti proprio con il lavoro, con la consapevolezza, a inanellare una serie di risultati , di vittorie, creando mattoncino per mattoncino quella che è l’identità, con la struttura tecnico- tattica. Per cui è stato dato un segnale forte al gruppo, alla società, si è lavorato e quindi ad oggi se siamo a questo punto penso ci sia poco di casuale. C’è ancora tanta strada da fare in un campionato, come dicevo prima, molto difficile , dove si devono curare i dettagli e i dettagli sono anche quelli della terna arbitrale , che devono avere la consapevolezza di cosa vuol dire dare un giallo o non darlo. […] Noi ci sentiamo veramente avviliti da quello che è successo nelle ultime 24h”.
I rapporti e i canali di comunicazioni con mister Ranieri
“I rapporti sono ottimi e di grande collaborazione però, a tal proposito, mi piace anche precisare un aspetto. Per proiettare i ragazzi della Primavera alla prima squadra ci devono essere i tempi e i modi. Questo è un momento in cui la prima squadra ha necessità di trovare una sua identità, sono alla ricerca di risultati sportivi, quindi anche catapultare oggi un ragazzo in prima squadra non è facilissimo, quindi non è una questione di canali o rapporti tra prima squadra e Primavera, che è un blocco unico, non ci sono due famiglie ma una famiglia unica. È più una questione di tempistica. In questo momento non è facile per nessun allenatore portare comunque in rosa un giocatore della Primavera. Oggi già ci sono dei giocatori che stanno ben figurando , uno su tutti è Kourfalidis che viene appunto dalla Primavera ed è la cartina tornasole del lavoro che si è fatto in questi anni nel settore giovanile nella Primavera, però anche con lui ci sono stati tempi e modi per poterlo poi portare dentro e avete visto che non è stata una cosa immediata”.
Il modo migliore per migliorare il rapporto società-mondo arbitrale
“Ho apprezzato tantissimo, al di là dell’errore arbitrale, l’ammissione di Rocchi perché, dopo una partita, ammettere a caldo un errore non è mai facile e quindi per me è un passo in avanti. Io non ho la soluzione di quelli che possono essere i modi per portare quasi a zero gli errori arbitrali. Sbagliano i giocatori e sbagliano anche gli arbitri, sbagliano anche gli allenatori, sbagliamo tutti però quello di ieri è inammissibile. […] Non richiamare per un errore tale condiziona la partita. Non eravamo sul 3-0 a 2 minuti dalla fine, eravamo sullo 0-0. Con il VAR tolgono i rigori… penso che ieri il VAR sarebbe stato d’aiuto. Non spetta a me fare i protocolli però partire dall’ammissione di errore da parte del massimo esponente degli arbitri è già qualcosa di importante. Penso che sia necessario rivedere qualche protocollo perché una cosa simile deve essere di esempio per tutti.
Gli arrivi di Sulev e Franke in Primavera
“Per quanto riguarda il mercato che abbiamo fatto per la Primavera, come vi ho detto prima, noi cerchiamo di guardare al futuro. Se notate sono arrivati due 2006 e non un 2004 e un 2006. A nostro avviso sono due ragazzi di prospettiva, che si sono contraddistinti nei loro campionati, Sulev addirittura ha fatto diverse presenze in prima squadra. Franke è un difensore centrale che anche lui ha esordito in prima squadra”.
La Redazione