agenzia-garau-centotrentuno
Davide Nicola in conferenza stampa

Cagliari-Carrarese, Nicola: “Teniamo alla Coppa Italia. Mercato? Non ne parlo nel pregara”

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

Il Cagliari è pronto per il suo primo impegno ufficiale della stagione. I rossoblù scenderanno in campo domani, lunedì 12 agosto, all’Unipol Domus contro la Carrarese di Antonio Calabro, neopromossa in Serie B, nei trentaduesimi di finale di Coppa Italia. Per analizzare la sfida contro i gialloblù toscani, interverrà in conferenza stampa il tecnico del Cagliari, Davide Nicola.

A cura di Francesco Aresu

Segui la diretta testuale della conferenza di Davide Nicola – Clicca qui per gli aggiornamenti


13.20 – Termina la conferenza stampa. 

Che sistema di gioco vedremo domani? “Stiamo lavorando sulla capacità di essere particolarmente aggressivi con punti di riferimento precisi. Abbiamo giocato a 3 o a 4 in difesa, per me la linea arretrata conta in base a chi ho davanti. Se non riesco a portare i giocatori in pressione sulla prima linea avversaria il modo di stare in campo varia, ma non varia lo sviluppo del gioco. Può cambiare tanto in funzione degli avversari. In attacco? Vale lo stesso ragionamento, in alcuni momenti può sembrare che siamo in campo con un 1-3-4-2-1 o con un 1-3-4-1-2, in base ai movimenti: l’importante è sapere che ci sono delle relazioni da rispettare in campo”.

Sul mercato: “In un pregara non parlo mai di mercato, magari lo faccio nei post partita ma a sessioni già concluse ma in generale lo trovo estremamente antipatico. I ragazzi sanno che dal venerdì per me inizia la preparazione alla partita, ma se parlassi ora di mercato non risulterei coerente con quello che dico loro. A fine partita o in altre sessioni ne parleremo”.

Sull’emozione dell’esordio all’Unipol Domus e chi è il sostituto di Zortea: “Io vivo di emozioni, è la parte più bella che ci permette di assaporare il nostro lavoro. Tutto questo lo si fa per aumentare la convinzione in noi stessi e per poter piacere alla gente che ci guarda. In questo momento l’emozione che definisce meglio il mio stato d’animo è la curiosità. Non vedo l’ora di vedere questo stadio pieno e come rimbomba con il tifo. Immaginarlo pieno è assolutamente motivante. Zortea non sarà della partita, vedremo chi lo sostituirà. Anche se si tratta di una gara ufficiale, voglio continuare a valutare i miei giocatori: abbiamo Azzi, Felici e altri giocatori che possono occupare questa posizione”.

Sull’impostazione di un gioco geometrico: “Sono curioso di vedere in una gara ufficiale e non solo in amichevole quello su cui stiamo lavorando. Domani voglio valutare coraggio, organizzazione e dell’entusiasmo che metteremo in campo, per soddisfare una nostra esigenza che, come ho detto prima, è quella di superare il turno, oltre a far imedesimare la nostra gente che è quello che mi interessa di più. Non possiamo essere perfetti, ma nel momento in cui non lo siamo l’importante è ragionare e lavorare di squadra perché gli errori arriveranno, ma questo non deve farci paura: deve essere la prima valutazione da fare per apprendere davvero qualcosa. Non credo di essere l’unico a ragionare su un calcio geometrico. Il calcio è fatto di relazioni tra undici e più giocatori perché poi c’è anche chi subentra e che può essere spesso e volentieri determinante. Da questo punto di vista ci sono spazi da creare o da occupare quando la palla la hanno gli altri. Tutto questo fa parte del processo di lavoro. Contro alcune squadre magari non riusciremo a fare quello che abbiamo in mente, con altre ci riusciremo benissimo ma tutto questo va fatto continuando ad allenarsi e migliorandosi anche individualmente”.

Sulla Carrarese: “Mi aspetto una gara super combattuta, in questo momento vale per tutte le squadre. C’è una grande motivazione per chi arriva come appunto la Carrarese, che ha già affrontato un turno di Coppa Italia contro una squadra che ha blasone e strutture come il Catania. È una squadra che si è costruita nel tempo e che ha meritato quello che ha conquistato. Sappiamo benissimo che la Carrarese ha un’identità di gioco ben precisa, che gioca per attaccare costantemente la profondità. Noi cercheremo di esprimere noi stessi in entrambe le fasi”.

Su Felici: “Felici punta nel 3-5-2? Secondo me ha le caratteristiche tecniche per porterlo fare. La società ha investito su di lui per dargli una collocazione decisiva. Per me è un esterno che può far benissimo in entrambe le fasce, si è già accorto del salto di categoria ma ha le caratteristiche fisiche giuste per poterlo sopportare, si sta impegnando moltissimo e sono convinto che possa giocare da sottopunta nel 3-4-2-1 o esterno in un centrocampo a quattro se la linea difensiva è a tre oppure a quattro. Lui ha queste caratteristiche, sta a lui continuare a lavorare con questo grande impegno”.

Calore del pubblico stimolo o responsabilità? “Noi facciamo questo lavoro e forse siamo visibili in questo lavoro esclusivamente per le persone che decidono di seguirci e guardarci. Non ci dobbiamo dimenticare che tutto questo esiste perché la gente ci guarda. Io metto responsabilità in tutto quello che faccio dando il massimo che posso e in questo momento mi viene da pensare che sia un piacere assoluto perché io alleno e i giocatori giocano per far imedesimare chi ci guarda, soprattutto i nostri tifosi. Questo è l’aspetto di cui abbiamo parlato, che vale soprattutto per me ma anche per i nuovi arrivati. Domani per noi sarà il primo assaggio di giocare una partita in casa, nel nostro stadio. Non vediamo l’ora di vivere questa atmosfera. Da parte nostra ci deve essere a voglia di dare tutto quello che abbiamo dentro perché questo fa la differenza. Credo però che questo il pubblico lo capisca bene in qualunque parte d’Italia e qui ancora di più perché la storia dice che nulla è stato raggiunto dal Cagliari senza sacrificio e passione. Quello dobbiamo mettere in campo, unitamente al lavoro e alle idee, che sono il motore di tutte le cose”.

Percentuale di forma? “Non saremmo credibili se parlassimo di una percentuale di forma. Diciamo che noi stiamo seguendo la programmazione e nella programmazione dei carichi di lavoro siamo in linea e fortunatamente, grazie a tutti gli staff che lavorano coordinati insieme, non abbiamo avuto problemi di sorta. A parte ovviamente una gestione dei carichi di lavoro valsa per Viola, che sto cominciando ad osservare al momento; forse il colpo fortuito subito da Zortea ad una spalla ma questo fa parte dei contrasti di gioco. Mina, invece, ha iniziato adesso e quindi, fondamentalmente, abbiamo lavorato con tutti gli effettivi, che hanno fatto carichi di lavoro sicuramente importanti nella programmazione che abbiamo deciso e dunque siamo in linea con quello che volevamo trasmettere. Ma questo è solo all’inizio. Durante la settimana, quando si entrerà poi a regime, si lavorerà lo stesso e in maniera intensa. Tutto sta nell’assimilare anche mentalmente i carichi di lavoro ma non ho dubbi che i ragazzi, per quello che mi hanno dimostrato, continueranno a fare così”.

Su Mina: “Mina è tornato e si è già messo sotto con la preparazione. Ovviamente dovrà fare un bel po’ di lavoro perché è un giocatore che stimiamo particolarmente dal punto di vista della personalità. È un giocatore che comunica molto, ma arrivando dalla Copa América, dopo le vance, ha bisogno di mettersi al lavoro e di rimettersi al passo con gli altri. Noi siamo convinti che con lui sia una bella sfida da iniziare perché ha caratteristiche uniche in squadra, ma per poter giocare come vogliamo deve stare bene e quindi sappiamo che deve ancora lavorare”.

Ora il risultato conta: cosa la può soddisfare oltre la qualificazione? “Si la gara di domani presenta un implicito step di difficoltà perché si passa da gare amichevoli a una gara ufficiale, peralto anche da dentro o fuori e soprattutto perché è una competizione a cui teniamo. Già solo questo richiede uno step mentale in più ed era quello che ci serviva perché dopo la preparazione e le amichevoli ci sono le gare che contano, quelle ufficiali. Ma questo non deve distoglierci da quel che vogliamo dimostrare dal nostro processo di crescita, anzi è proprio una gara in cui dobbiamo valutare tutto questo ed è quello che cercheremo di fare. Chiaramente in questi casi l’automotivazione, la spinta del pubblico, il fatto che sia una competizione ufficiale devono essere delle aggiunte fondamentali per cercare di esprimerci con il massimo impegno possibile”.

12.58 – Inizia la conferenza stampa.

12.38 – Buongiorno a tutti. Siamo pronti per raccontarvi in diretta la conferenza stampa di vigilia del tecnico del Cagliari, Davide Nicola, in vista della sfida dei trentaduesimi di finale di Coppa Italia contro la Carrarese.

Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti