Una retrocessione ancora da digerire e una squadra da definire. Il nuovo Cagliari passa ancora una volta dalle mani e dalle idee del direttore sportivo Stefano Capozucca. Il ds ha parlato del momento della società rossoblù e del mercato in uscita, facendo il nome di Pavoletti, in un’intervista rilasciata al quotidiano ligure Il Secolo XIX. Questo un estratto.
Sulla retrocessione
“Non è la Salernitana a essersi salvata, siamo noi che ci siamo suicidati. E adesso dovremo affrontare la Serie B più difficile di sempre. Serie B più difficile della storia? Ho vissuto la stagione in cui c’erano Juventus e Napoli, il Genoa andò su terzo con dieci punti di vantaggio sulla quarta e fu l’unica volta senza playoff. Lì c’erano squadre molto forti, ma erano poche, qui non ce n’è una più forte delle altre ma ce ne sono tante più o meno allo stesso livello. E andare in Serie A sarà molto complicato”.
Sul mercato del Genoa
“Da fuori è difficile dare un giudizio. Di sicuro sono molto legato al professor Zangrillo, mi spiace che il suo progetto non sia andato in porto. Se nel progetto c’era il mio ritorno e quello di Gasperini? Questo lo dite voi“.
Sugli attaccanti di Serie B e su Pavoletti
“In queste stagioni il grande protagonista è stato Coda, due volte capocannoniere. Spesso ci sono questi attaccanti che in B segnano a raffica e in A fanno fatica: mi vengono in mente Schwoch, Cacia. Serve un attaccante da 15-20 gol. Uno alla Pavoletti, se il Genoa è interessato se ne può parlare…È un ragazzo che si allena con grande serietà, i genoani se lo ricordano bene“.
La Redazione
