Intervenuto alla trasmissione di Radiolina “Il Cagliari In Diretta” il direttore sportivo Stefano Capozucca ha spaziato tra diversi argomenti che riguardano la situazione attuale e il futuro rossoblù: vi riportiamo alcune delle sue dichiarazioni.
Il momento
“La salute del Cagliari si capisce guardando la classifica. Sicuramente la sosta è servita anche se l’organico non è stato completo, ma alcuni infortunati sono nella via del recupero come Dalbert e Ceppitelli, ma anche Keita che ha recuperato a pieno dopo l’operazione. Si è fatto molto parlare del faccia a faccia prima dell’Atalanta, ma penso sia diritto di un presidente che è a carico di un club che ha servizi importanti, un centro sportivo all’avanguardia e paga stipendi importanti. Tutti abbiamo commesso qualche errore, se siamo ultimi non è colpa solo di una persona. Normale che ci sia uno sfogo di un presidente che non ha mai fatto mancare nulla, ma si è fatto un grande clamore spifferando cose non vere: il presidente ha spinto i giocatori a maggiore attaccamento alla maglia, era deluso come tutti quelli che sono intorno al Cagliari. Quando tu vedi delle prestazioni indecorose, come quella di Firenze e non come la sconfitta rocambolesca con la Roma dove meritavamo, si nota che non si è lottato e sudato per la maglia: dobbiamo lottare per mettere sotto tre squadre sotto di noi, sono convinto che lo faremo ma dobbiamo avere quella cattiveria che in certi momenti è mancata. Oltre a un pizzico di fortuna, che ultimamente ci è mancata”.
Le scelte e il futuro di Mazzarri
“La prestazione con la Roma è stata importante contro una squadra con un bell’organico: meritavamo di vincere, Bellanova ha fatto una prova importante per dirne uno ma tutti hanno dato il massimo. Dopodiché c’è la tentazione di dire che dovevamo schierare la stessa formazione nella partita dopo, ma c’erano dei rientri importanti e si sperava che potessero rendere ancora meglio. L’allenatore sta cercando di valutare il meglio, Mazzarri è capace e scrupoloso. Sta cercando di venirne fuori, non è abituato alla sconfitta e non si capacita di questa situazione. Ma sono sicuro che ne usciremo. La sicurezza del posto di Mazzarri? Lo ripeto, è l’unica certezza del Cagliari. Stiamo parlando con il presidente, sento voci strane di cessioni della società e lui è il primo volersi a salvare. Come si può dire che retrocedere sia un bene e un vantaggio? La nostra è una società sana anche dopo il covid, ma una retrocessione sarebbe drammatica. Lui crede in Mazzarri e nel lavoro che sta facendo, ci credo anche io e lo appoggio pienamente. Vedo il lavoro che sta facendo in campo e fuori dal campo, non si può giudicare solo quello che sta facendo la domenica. Il mister sta soffrendo per questa situazione, non ha mai vissuto una situazione del genere”.
Capitolo Nandez
“Sulla verità di queste voci c’è sempre ben poco. Nel caso di Nandez c’è un procuratore molto attivo sui giornali, ma non ci sono offerte. Per noi Nandez è un giocatore importante che dà l’anima per il Cagliari. Quando il Cagliari l’ha acquistato il presidente ha fatto un investimento importante e ora non vedo perché debba regalarlo a una squadra di prima fascia in prestito”.
Il ritiro
“Ci sono diverse opinioni, possono essere utili o non utili. Noi vogliamo come società far capire quanto teniamo a questa salvezza, quindi saremo in ritiro già da stasera. La salvezza la vogliamo noi, la gente di Cagliari e quelli che vogliono bene al Cagliari. Non quelli che scrivono sui social con insulti, il Cagliari è in difficoltà e in questo momento va aiutato. Noi come gruppo dirigenziale vogliamo far capire alla squadra di lottare uniti per un unico obiettivo. Domenica per noi è uno spareggio, ci siamo fissati un obiettivo nelle prossime sette partite. Se facciamo bene queste sette gare, vedremo un Cagliari diverso”.
Il mercato
“Sarà un calciomercato interessante per noi. Mazzarri ha le idee chiare che collimano con le idee mie e del presidente. Vuole persone che vogliono combattere per un obiettivo, lottare per rimanere in Serie A. Il ritiro non è penalizzante per i calciatori, ma per tutti quelli che stanno intorno a loro come i magazzinieri e altre persone dell’ambiente. Ma tutti sono coalizzati per un obiettivo. Il 21 dicembre giocheremo l’ultima partita del 2021, vorrei avere i punti che ci siamo prefissati da avere poi vedremo un Cagliari diverso. Questa è la situazione peggiore che ho vissuto in carriera. L’anno scorso era molto grigia, ma abbiamo avuto anche dei pizzichi di fortuna cosa che non abbiamo quest’anno se penso alle partite come il Genoa, il Venezia e la Roma. Non sto qui a lamentarmi però, se siamo in questa posizione qualche problema c’è. Tutti quelli che lavorano nel Cagliari sono compatti e credono nell’obiettivo”
Il Sassuolo e le ambizioni dei singoli
“Ci aspettano sette finali. Dobbiamo vincerne almeno tre, non mi interessa quali. La squadra è fatta da professionisti, nessun calciatore ha ambizione di retrocedere. A proposito, ho parlato con Joao Pedro e tutti hanno l’ambizione di fare sempre meglio: a lui ho detto che i suoi obiettivi sono la salvezza del Cagliari e magari la Nazionale, non vedo perché non possa essere convocato dall’Italia in un momento in cui non ci sono attaccanti”.
La Redazione