Il direttore sportivo del Cagliari, Nereo Bonato, è intervenuto durante la trasmissione Videolina Sport per fare il punto sulla stagione cadetta dei rossoblù, conclusasi con il quinto posto e con la disputa dei playoff dai preliminari contro il Venezia. Queste le sue dichiarazioni.
Il percorso
“Abbiamo fatto un percorso di crescita, graduale, lento, con grande pazienza e umiltà ma siamo arrivati dove volevamo. Abbiamo tutte le qualità per affrontare i playoff, ci sono squadre forti ma il Cagliari ha grande consapevolezza nei suoi mezzi per fare questo cammino”.
Dal Venezia al Venezia
“Sicuramente è stata una delusione cocente. Appena sono arrivato qua, tutti parlavamo di questa partita maledetta. Giochiamo in casa contro una squadra che ha chiuso bene il campionato come noi”.
Le sorprese della cadetteria
“Chi mi ha sorpreso di più in questa stagione di B? Sicuramente il Sudtirol. Nessuno si aspettava questa continuità di risultati da parte loro. La stessa Reggina ha fatto un girone d’andata importante e così anche il Bari, che è una grande piazza”.
Il Cagliari verso i playoff
“Sarebbe stato meglio avere andata e ritorno perché in 180 minuti le qualità vengono fuori in maniera evidente. Sicuramente il fattore campo è importante. Adesso dobbiamo concentrarci sul Venezia e arrivarci in condizioni ottimali, soprattutto a livello psicologico perché fisicamente abbiamo portato i giocatori al top. Non era semplice perché a fine gennaio contavamo 8-9 defezioni. Tuttavia, sono sincero: siamo arrivati dove volevamo, abbiamo dei valori e dobbiamo continuare a metterli in campo”.
Tra prima squadra e valorizzazione dei canterani
“In questo percorso abbiamo valorizzato ragazzi del settore giovanile: per esempio Obert, Kourfalidis e Luvumbo, come sono cresciuti anche giocatori come Radunovic e Dossena. In queste partite servono anche le giocate di qualità e quindi è meglio avere tante armi a disposizione”.
Il mercato di gennaio
“Con il mister, quando c’è stato il mercato di gennaio, abbiamo avuto le idee chiare. Volevamo continuare con i ragazzi che avevamo all’interno. Azzi? Sapevamo che ci serviva un giocatore nel suo ruolo e l’abbiamo preso. Prelec? È stato un acquisto di prospettiva, lavora tanto per la squadra, è vero che non ha ancora segnato ma presto anche lui si sbloccherà. Il mancato acquisto di un difensore centrale nel mercato invernale? A livello societario dovevamo sbagliare meno scelte possibile. Sapendo di avere in casa giocatori di valore abbiamo puntato su di loro”.
La scelta di Ranieri in panchina
“Quando ci siamo incontrati con Ranieri abbiamo parlato di obiettivi e delle risorse che avevamo. C’era una rivoluzione societaria in essere, un presidente che voleva rimettersi in gioco e rilanciare il Cagliari, suddividendo in tre parti l’area sportiva del club. Facendo tutte le valutazioni del caso, abbiamo deciso che Ranieri poteva essere la figura giusta per noi”.
Il primo semestre di Bonato a Cagliari
“Sono molto contento e mi sono trovato bene fin da subito. Stiamo costruendo qualcosa e questo è molto importante”.
Il lavoro silenzioso di Giulini
“Il presidente ha voluto rilanciare il progetto in maniera silenziosa, sia come società che come settore tecnico. È contento del percorso che sta facendo la squadra e spera che vada in A”.
Le basi per consolidarsi
“Quando abbiamo iniziato questo percorso, la volontà di tutti era quello di rilanciare il Cagliari. Se non dovesse arrivare la promozione nell’immediato, abbiamo comunque messo le basi per consolidarci, che sia in A o in B. È fondamentale non fare errori, meno se ne fanno ovviamente più possibilità ci sono di arrivare fino in fondo”.
Il fattore tifo alla Domus
“Il fattore campo con il tifo dalla nostra parte? Sentiamo sempre il calore e il senso di appartenenza dei nostri tifosi. Sicuramente ci daranno una mano anche in questo momento cruciale della stagione”.
Il futuro di Nandez e Pereiro
“Con Nahitan (Nandez n.d.r.) abbiamo parlato. Ora però dobbiamo essere concentrati sul campo e poi faremo delle valutazioni. Pereiro? Penseremo al suo futuro nel momento opportuno”.
I cambiamenti con Ranieri
“Ranieri ha portato competenza, equilibrio e carisma. Mi piace dire che lui ha insegnato alla squadra la calma motivante per farla esprimere al meglio”.
La Redazione