Uno sguardo al campo con la sfida contro il Napoli che si avvicina alla ripresa del campionato dopo la pausa per gli impegni delle varie nazionali, dall’altra tempo di bilanci per quello che è stato il mercato estivo. Per analizzare la campagna acquisti del Cagliari, interverrà in conferenza stampa il direttore sportivo rossoblù Nereo Bonato.
A cura di Francesco Aresu
15.36 – Finisce la conferenza stampa.
Su Cagliari-Napoli: “È una partita difficile e stimolante, il Napoli ha iniziato un percorso nuovo con grandi investimenti per modulare la squadra in base ai desideri di Conte. Verranno qui per vincere, dovremo essere bravi a mettere in campo tutto e cercare di portare qualcosa a casa”.
Su Wieteska e Simonetta: “Su Mateusz il ragionamento è stato questo: quando è stato preso Palomino si è deciso di far uscire uno tra Wieteska e Hatzidiakos. È uscita l’opportunità Palermo, che avrebbe potuto significare per il giocatore maggiore minutaggio e più gare giocate ma il ragazzo ha preferito rimanere, non è voluto andare in Serie B, probabilmente anche per preservare il suo posto appena riconquistato con la Polonia. Poi si è aperta la trattativa con il Copenaghen per Hatzidiakos e abbiamo preferito far uscire lui. Su Simonetta rientra in una dinamica di gestione dei ragazzi: è un ragazzo che ha fatto un’esperienza in estate negli Usa insieme al Como, che è rimasto impressionato dalle sue doti. Ci hanno chiesto di poter gestire insieme il ragazzo, poi hanno deciso di lasciarlo qui perché il campionato Primavera 1 è più probante rispetto a dove gioca il Como Primavera. A fine stagione ne riparleremo”.
L’attacco e i numeri: “Da parte mia credo che l’attacco del Cagliari abbia le proprie potenzialità, dovremo essere bravi a mettere nelle condizioni giuste i giocatori. Ogni singolo componente dell’attacco è in condizioni migliori rispetto all’anno scorso, da Lapadula a Pavoletti fino a Luvumbo e Piccoli, che credo abbia trovato l’ambiente giusto dove potersi esprimere. Anche King è costantemente in prima squadra e ci sarà utile, ma non dimentichiamo Viola e Gaetano che sono due centrocampisti offensivi, con Marin e Deiola che hanno in dote i gol. Non avremo il bomber da 20 gol, ma non sono tante le squadre che ce l’hanno”.
Sull’inizio di campionato a mercato aperto: “È un tema di attualità, da diversi anni è sul tavolo delle discussioni ma è allargato a livello Fifa e Uefa. Sicuramente sarebbe opportuno trovare una soluzione per chiudere prima il mercato. Solitamente il vero campionato inizia dopo la prima sosta”.
Sulla partenza di Verona e Udinese: “Complimenti a loro, secondo me la sorpresa dell’Udinese è il campionato dell’anno scorso e non questo. Il Verona ha approcciato ben in continuità con la scorsa stagione, dobbiamo lavorare su questo anche noi”.
Su Scuffet e Lapadula: “Durante il mercato ci sono giocatori più chiacchierati di altri, ma non è detto che non rientrino nei piani della società. Per Scuffet si era aperta la possibilità Milan, ma penso che lui abbia meritato la titolarità dopo la scorsa stagione. In Radunovic crediamo, è arrivato Sherri che ha fatto molto bene in Albania e sta ultimando il processo di conoscenza del campionato italiano, così come Ciocci sta migliorando e ormai è pronto a darci una mano”.
Sulle cessioni e su Hatzidiakos: “Credo che tutti i ragazzi che arrivano in una nuova realtà hanno un adattamento di tipo diverso. Nel caso di Pantelis c’è stata una difficoltà iniziale dovuta anche al momento della squadra quando è stato inserito. È uscita l’opportunità Copenaghen che gioca un calcio più simile alle sue caratteristiche, pensiamo che sia la soluzione giusta per lui a livello di minutaggio e sicurezze. Ora il mercato è finito, mi sembra una rosa ben equilibrata in cui tutti possono contribuire alla causa”.
Sul mercato: “Il mercato è chiuso, abbiamo una rosa di 26 elementi equilibrata in tutti i reparti. La rosa è attrezzata per la salvezza, pur sapendo che sono saliti club con grandi potenzialità economiche. Dobbiamo fare dell’essere squadra, il creare un insieme la nostra forza per continuare a crescere. Questo è l’anno del consolidamento, abbiamo fatto quello che volevamo sul mercato e ora c’è da lavorare. Dobbiamo essere tutti ben attenti perché la nostra storia ci insegna che la gioia passa dalla sofferenza. Su queste prime tre giornate penso che potessimo avere qualcosa di più, l’importante è che quanto non avuto in termine di punti ci sia servito a livello di esperienza. Dobbiamo crescere, siamo all’inizio di un nuovo ciclo con un allenatore che via via prende sempre più possesso della squadra. C’è grande curiosità, perché lavorare con tanti ragazzi giovani dà nuovi stimoli”.
Sulla frase delle “mani libere” nella conferenza di giugno: “Dissi anche che erano necessarie alcune cessioni per portare avanti la nuova stagione. Ogni club ha il suo budget, noi abbiamo puntato sull’abbassare i salari e cercare di sanare alcune situazioni che erano rimaste aperte e che ora sono chiuse. Le mani libere andavano in quella direzione, poi tutti i club devono sottostare all’indice di liquidità. Che è molto utile per creare un percorso virtuoso, ma anche molto complicato da seguire per le sue implicazioni”.
Sul ritorno di Marin: “Credo che di lui conoscessimo tutte le caratteristiche, lui conosceva già la piazza e l’allenatore. L’impatto è stato importnate, quindi anche da parte nostra c’è stata la consapevolezza che potesse essere un profilo per noi”.
Sulle scelte dell’allenatore: “Obiettivamente quel che si poteva fare si è fatto, poi ovviamente si poteva fare di più. Abbiamo ringiovanito la rosa e patrimonializzato, dato che molti giocatori sono di proprietà del Cagliari. È un segnale di fiducia verso questi ragazzi, pur con un percorso di crescita che ci aspetta: tutti devono essere coinvolti in questo, secondo me si è seminato bene e il raccolto dipende dall’apporto di tutti”.
Capelli bianchi per la trattativa Gaetano? “È stata una trattativa lunga, sapevamo della volontà del ragazzo di tornare a Cagliari. Non è stato facile trovare la giusta quadra sui numeri, spero che ora ci porti quello che tutti ci aspettiamo da lui”.
Che voto vi date per questa campagna acquisti? C’è qualcuno che vi è sfuggito? “I voti servono a poco, il mercato va visto nel contesto del percorso che stiamo facendo. Portare diversi profili italiani e giovani sicuramente è positivo, perché può creare lo zoccolo duro per poter sviluppare il senso di appartenenza al club, fattore che al Cagliari conta molto. Gli obiettivi che avevamo in testa li abbiamo portati tutti a termine, con grande pazienza come per la trattativa del mister. Quando si è coerenti e si hanno le idee chiare è più facile”.
Preambolo di Bonato: “È stato un mercato lungo, che abbiamo vissuto dal primo all’ultimo giorno. Coerenza e pazienza nel portare avanti le nostre idee e raggiungere quello che volevamo fare sono state le peculiarità, in continuità con quanto fatto da un anno e mezzo fa. Il tutto seguendo la filosofia del club, che punta su un gioco più aggressivo e dinamico, su profili giovani e possibilmente italiani per creare la base del Cagliari del futuro, tenendo ovviamente presente le caratteristiche del gioco dell’allenatore e i vincoli economici cui tutte le società devono sottostare. L’obiettivo iniziale era quello di dare fiducia al gruppo che ha chiuso la stagione scorsa, con le conferme di Viola e Mina e l’acquisto di Gaetano, per innestare i profili giovani ancora alla ricerca della totale maturazione e che a Cagliari possono concludere questo percorso di crescita. In difesa abbiamo portato fisicità, esperienza e cattiveria agonistica con Mina, Luperto e Palomino, in un reparto in cui l’anno scorso abbiamo sofferto. A centrocampo con Marin e Adopo abbiamo messo esperienza, sugli esterni con Zortea e Felici ci danno diverse possibilità di gioco. In avanti abbiamo inserito Piccoli, profilo che per me a Cagliari può rendere al meglio. Complessivamente la rosa è attrezzata per raggiungere la salvezza: siamo all’inizio di un ciclo e c’è tanto da lavorare, dovremo essere bravi e veloci a diventare squadra il prima possibile. Abbiamo fatto 8 innesti più un rientro (Marin) e 2 conferme, sono usciti 6 giocatori della rosa scorsa più 6 cessioni e una risoluzione (Pereiro). A loro si aggiungono 7 prestiti per dare la possibilità ad alcuni ragazzi la possibilità di giocare con continuità”.
15.05 – Inizia la conferenza stampa di Nereo Bonato.
14.45 – Buon pomeriggio e bentrovati dall’Unipol Domus. Siamo pronti per raccontarvi in diretta la conferenza stampa del direttore sportivo del Cagliari, Nereo Bonato, che farà un punto generale sulla campagna acquisti estiva dei rossoblù guidati da Davide Nicola.