Giornata di presentazione per il nuovo direttore sportivo del Cagliari Nereo Bonato. Il cinquantasettenne dirigente veronese è arrivato in Sardegna per sostituire l’ex ds rossoblù Stefano Capozucca, separatosi dal club lo scorso 26 ottobre.
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a cura di Roberto Pinna
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Come agirà nello specifico nello scouting e come agirà con il club su questo aspetto? “Vogliamo dare un’organizzazione organica per monitorare tutti i mercati, nazionali e internazionali, usare anche i dati e i report che possono aiutare. Io sono convinto che le piattaforme con intelligenza artificiale siano di supporto. Un mix tra visione diretta e analisi dati può aiutarci a trovare i profili giusti. Nello scouting è fondamentale conoscere anche l’ambiente. Sapere cosa chiede la piazza, cosa chiede lo staff. Sapendo tutto questo abbassi il margine di rischio“.
Come sta mentalmente la squadra? “L’incontro con Giulini è arrivato una decina di giorni fa, abbiamo fatto una panoramica sul mercato e sul progetto e io non ho aspettato un secondo. Per me è un’opportunità che voglio cogliere al volo, anche per dare un giusto premio a questi tifosi così passionali. La società negli anni ha investito tanto. I ragazzi per me sono un gruppo sano e serio. Loro sanno che devono dare di più, non dobbiamo colpevolizzarli ma aiutarli a dare di più. Dobbiamo costruire qualcosa di bello ora, questa piazza ne ha bisogno”.
Cosa pensa del tecnico Liverani? “Il mister nel suo percorso ha ottenuto risultati importanti che parlano per lui, ha avuto esperienze anche formanti come Parma e a Cagliari è arrivato per riproporsi. A Sassuolo scelsi sempre allenatori che dopo aver fatto bene erano stati esonerati. Da Allegri a Pioli fino a Di Francesco, queste sono state le mie scelte. Ora Liverani può fare lo stesso percorso in una piazza importante come Cagliari anche se ha bisogno di tempo”
Che idea aveva del Cagliari prima di arrivare? “Credo che la società abbia ottenuto meno del seminato e questo significa che qualcosa di errato c’era. Nel presente la rosa non riesce ad esprimere tutte le reali potenzialità che ha. Ora bisogna risolvere pezzo dopo pezzo questi problemi, ma ripeto che tornare subito in Serie A non è facile per nessuno dopo una retrocessione. Dobbiamo creare nello spogliatoio un identità unica e un pensiero forte e focalizzato sul campionato. In Serie B l’equilibrio tecnico è importante e il lavoro e la testa fanno la differenza”
Come si fa a programmare con la fretta però di un campionato già iniziato e con delle ambizioni importanti? E possibile una nuova apertura a gennaio su Nainggolan? “Io credo che dobbiamo lavorare su due direzioni: una sul breve periodo cercando una crescita della formazione di Liverani, e poi sul lungo periodo. Ora abbiamo davanti un ciclo di 6 partite che ci dirà chi siamo e chi potremo essere. Nainggolan? Sicuramente come società ci fa piacere che gli ex apprezzano il club e la piazza, sul piano tecnico però è ancora prematuro parlarne e non ho ancora fatto nessuna valutazione sul mercato con lo staff tecnico e la dirigenza. Nel primo momento la concentrazione va fatta su ciò che non ha funzionato rispetto a quello che abbiamo in casa e poi farlo funzionare nel minor tempo possibile”
Come approccerà mentalmente il gruppo e quali saranno nel pratico i suoi primi passi con il mercato ancora chiuso? “Inizierò con il conoscere l’ambiente, dallo staff ai ragazzi. Ho visto che tutti sono rammaricati da questa situazione. Il passaggio fondamentale è mettere sul tavolo le difficoltà che ci sono e poi armarsi di sacrificio per andare a risolvere una per una queste criticità. Sapendo che non si potrà fare tutto in una volta, ma sapendo anche che da Frosinone bisognerà dare un segnale in quello che per me è un nuovo inizio per questa formazione. Sono convinto di questo nuovo inizio per il Cagliari. Tutti remeranno nella stessa direzione”
Sino a quando è il suo contratto con il Cagliari? Perché ha sposato questo progetto? “Io ho un contratto fino al 30 giugno 2024, un buon periodo per programmare un percorso di crescita. Ho scelto Cagliari per la sua tradizione, con un gruppo di giocatori valido. Il presidente credo abbia voluto rifondare tra virgolette in questa stagione e questa è stata una delle chiavi per arrivare al mio nome. Nella mia visione le società devono avere una visione sinergica tra le varie aree, da quella sportiva a quelle fuori dal campo. Penso che il presidente Giulini mi abbia scelto perché ho esposto questa idee di società che è anche la sua.”
Bonato: “Sono onorato di far parte di questo club importante, ringrazio il presidente e la società per la fiducia. Cagliari è una piazza che mi ha sempre colpito per le sue tradizioni. Per me è una grande soddisfazione essere qui. Il club si sta ristrutturando per essere una società proiettata al futuro. L’area sportiva è la locomotiva di ogni realtà del calcio. Vogliamo fare un percorso di crescita a tutti i livelli, dalla prima squadra al settore giovanile e lo scouting, dove cercheremo i profili giusti per la nostra società. Con un attenzione alla crescita dei nostri giovani del territorio. Arrivo in un momento delicato, ma ci sono delle buone basi su cui lavorare. Iniziamo con il club un percorso di crescita condiviso. Vedo le basi per una grande programmazione e arrivare a risultati che saranno figli del lavoro. Solo in questo modo si ottengono cose durature. Le mie esperienze passate, in particolar modo a Sassuolo, ho fatto questo percorso dalla terza serie alla Serie A e voglio riportare questo modello a Cagliari. Io ho avuto esperienza anche come realtà internazionali sul mercato come l’Udinese e credo che avere una visione anche a livello globale è un giusto mix per una realtà in fase di crescita come il Cagliari. Io credo che la rosa attuale sia di qualità, ha reso al di sotto fin qui sicuramente però ci sono anche delle motivazioni reali per questo. Per esempio le scorie della retrocessione, e lo dice la storia della Serie B quanto sia complesso risalire subito dopo una discesa in seconda seria. Inoltre molti profili ancora dovevano fare esperienza come titolari e non potevano essere pronti dall’inizio. In più non dimentichiamo le pressioni di una piazza come quella rossoblù. Detto questo è determinante inserirsi e immergersi in questa realtà per capirne le problematiche e trovare le soluzioni sul breve e sul lungo periodo. Vogliamo accelerare il percorso di crescita di questo gruppo”.
A presentare il diesse è Stefano Melis, nuovo responsabile area business e media: “Il nome del direttore ci permette di riempire il vuoto di una casella importante sull’area sportiva, è parte della nostra riorganizzazione recente. Ora il club è diviso in 3 grandi aree, sportiva, business e media e corporate. Bonato è stato un nome ponderato e scelto con raziocinio e riflessioni importanti, e dopo tanti profili valutati siamo arrivati a questa scelta che per noi è la più giusta. Bonato ha le competenze manageriali che cerchiamo. Siamo straconvinti che il suo curriculum è quello giusto non per il breve periodo ma per il lungo periodo. Vogliamo costruire un percorso duraturo. Un progetto pensato e non figlio del momento”
Inizia la conferenza stampa
14.53 – A proposito di Bonato andiamo a leggere l’approfondimento del nostro Matteo Zizola sui dettagli del contratto del nuovo diesse e sull’agenda con i primi compiti per il sostituto di Capozucca a Cagliari. Clicca qui per leggere il pezzo.
14.47 – Prima della diretta della conferenza stampa di Bonato vediamo i precedenti e i numeri della prossima sfida di Serie B tra i ragazzi di Liverani e il Frosinone: clicca qui per l’articolo.
14.42 – Il fischietto della sfida di domenica in Serie B sarà Fabbri: ecco l’articolo sui suoi precedenti contro i sardi.
14.36 – Si è da poco concluso l’allenamento del mercoledì in vista della gara di domenica tra Frosinone e Cagliari: clicca qui per il report da Asseminello.
14.30 – Buon pomeriggio amici di Centotrentuno, siamo in diretta dalla sala stampa della Unipol Domus per raccontare la conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore sportivo del Cagliari Nereo Bonato.