È iniziata da poco più di ventiquattro ore la nuova stagione del Cagliari di Claudio Ranieri. Una prima fase di lavori nel pre-ritiro di Asseminello che è accompagnata dal prosieguo della sessione estiva di calciomercato. Uno dei temi che sarà al centro della prima conferenza stampa della nuova annata, che vedrà il ds Nereo Bonato davanti ai microfoni.
a cura di Matteo Cardia
Termina la conferenza stampa
Sulle possibili uscite: “Un tesoretto l’abbiamo messo da parte, sicuramente ci sarà utile. Una parte è stata già investita per Sulemana. Il mercato di Serie B parte dopo il mercato della massima serie, malgrado qualche caso specifico. Bisogna aspettare che parta il mercato di serie cadetta e poi fare noi le dovute valutazioni. Questo mercato è iniziato dopo la vittoria di Bari e terminerà il primo settembre, ne sono certo, purtroppo per me (ride)”.
Su Palomino e Prati: “Ci sta mettere dentro giovani da valorizzare e uomini di esperienza. Palomino e Prato sono due nomi monitorati su cui stiamo facendo diverse valutazioni. Tutte le operazioni devono andare in porto se combaciano l’aspetto economico, la motivazione e l’aspetto tecnico: in quel caso si fa Dama, come dico sempre”.
Sull’aspetto tattico: “Partiremo dal 4-4-2 e andremo per questo a completare il reparto offensivo con calciatori di gamba e fisicità. Un giocatore che abbia caratteristiche da prima punta e un giocatore che può agire da seconda punta, che si possano integrare con chi c’è già”.
Sulla transizione tra stagioni: “Come ho detto il Cagliari viene da due rivoluzioni e questo comporta un grande turnover di giocatori, e di conseguenza a scelte che possano durare nel tempo. Questa è una sessione di mercato strategica perché se facciamo bene ora può essere fondamentale per i prossimi anni”.
Su Oristanio: “Se si facesse sarebbe un prestito con diritto di riscatto e controriscatto”.
Su Sulemana e sull’utilizzo dei dati: “Parlando con il Verona c’era il discorso aperto su Tameze, nel momento in cui però si è aperto la possibilità di puntare su un giovane di qualità abbiamo capito dove dirigerci. Pur non giocando tanto ha dimostrato tante qualità, bisognerà aspettarlo perché è un 2003 ma siamo certi che sarà un buon colpo per il Cagliari. Come scegliamo i giocatori? Dobbiamo cercare di avere una visione in cui si mischino video e dati, questo lo facciamo su tutti i ragazzi per capire se combaciano le nostre considerazioni e le statistiche che possono esserci utili”.
Su Nandez e Pereiro: “Sappiamo tutti quale sia l’attaccamento che Nandez ha ai colori del Cagliari e sappiamo quanto per il Cagliari Nandez valga. È vero che entra in gioco l’aspetto economico, la società farà tutto il possibile per trovare la soluzione, tenendo presente che quando il contratto di Nandez è stato stipulato, gli orizzonti economici erano diversi rispetto a quelli odierni. Tornando al discorso della sostenibilità economica, il Cagliari farà tutto ciò che è nelle sue possibilità. Pereiro è uno di quei ragazzi per cui si cercherà una soluzione, non rientra nel progetto tecnico tattico della squadra, se ci sarà l’opportunità si cercherà di trovare una soluzione”.
Sulla scelta di Jankto: “Parlo prima dell’aspetto tecnico. Ho avuto la fortuna di averlo a Udine un anno e credo che a livello tattico ci possa dare un grosso contributo perché può giocare da interno di centrocampo o da esterno. Sotto il profilo tecnico ci sarà un inserimento immediato perché il mister conosce Jankto e sa cosa vuole da lui. Gli ultimi due anni non sono stati ottimali ma la capacità di una società come il Cagliari è quella anche di prendere dei giocatori per rilanciarli. Sull’aspetto mediatico, posso dire che il Cagliari è una società inclusiva, credo che sotto l’aspetto umano ci sia rispetto da parte di tutti. Il ministro Abodi è una persona di alti valori, lo conosco di persona perché ci ho lavorato insieme in Serie B, ha una amicizia con il nostro presidente ed è per questo che c’è stato questo passaggio per chiarire le incomprensioni. In questo momento qui la società deve già guardare avanti, non vedo altri tipi di problematiche. Su Scuffet invece, visto che è stato nominato, lui ha avuto un percorso inverso facendo molto bene fuori, così come Oristanio che in Olanda ha fatto bene e che potrebbe essere un profilo giovane su cui puntare”.
Sulle difficoltà tra sfoltire e costruire la squadra: “Sono difficili entrambe le cose. Chi viene a Cagliari deve essere disposto a dare tutto per la squadra, perché solo così si crea un ambiente virtuoso, di crescita, ricercare quei ragazzi che abbiano valori. Finora, quello che avevamo pensato è andato a buon fine. Siamo a metà dell’opera ma siamo contenti”
Sui profili che mancano e su chi potrebbe lasciare: “Dati per imminenti alcuni arrivi, il Cagliari dovrà lavorare per attacco e difesa, i reparti che sono stati meno toccati dalle scelte. Non è mai bello fare dei nomi, ma sappiamo che ha bisogno di minutaggio per crescere, chi invece non rientra totalmente nel progetto tecnico ma questo lo vedremo strada facendo. Serve tanta pazienza, che deve essere la linea guida per abbassare il margine di errore. Privarsi di qualcuno sarebbe una scelta dolorosa perché tutti hanno partecipato a quanto abbiamo fatto, però rientra nella normalità e va affrontato il tutto con la coscienza pulita”
Inizia il direttore Bonato: “Ho l’onore e il piacere la persona che dà il via a questa stagione. Siamo qui a distanza da un mese esatto dall’ultima partita di Bari che ci ha consegnato la Serie A al termine di un cammino non semplice, ma che strada facendo è divenuto bello da vivere ed entusiasmante. I playoff sono stati un bellissimo momento da vivere, in cui l’ambiente ha fatto la sua parte. Quello che è arrivato è stato meritato. Ora inizia una nuova storia, complicata, difficile, perché la Serie A è un campionato di alto livello. Ci siamo soffermati spesso sulle differenze tra A e B nella scorsa annata, l’augurio che ho fatto ai giocatori ieri è quello di adattarci in maniera più veloce rispetto alla scorsa stagione al campionato. L’obiettivo è quello di preservare il valore tecnico assieme alla sostenibilità economica. Il Cagliari viene da una rifondazione e ne avrà un’altra: quella dopo la promozione, con qualche rinuncia dovuta a qualche ragazzo che voleva proseguire in Serie A, ora dobbiamo adattare la rosa al massimo campionato con la necessità di fare diverse scelte. Scelte che devono essere ponderate perché questa può essere una sessione di mercato che può incidere sul Cagliari anche per i prossimi anni. Sarà importante sbagliare il meno possibile, tutte le decisioni saranno ponderate con la società e con il mister, consapevoli che dobbiamo avere una visione di medio-lungo periodo. Dobbiamo fare un gradino alla volta, senza voli pindarici, dobbiamo essere concreti. Sappiamo che dovremo fare delle scelte anche che faranno male dal punto di vista affettivo, perché il gruppo che ha raggiunto la Serie A è un gran gruppo, ma la Serie A richiede questo e dovremo sbagliare il meno possibile. La squadra sarà rinforzata, cercheremo gli elementi funzionali, conoscendo le basi che darà il mister, avendo un occhio di riguardo per profili giovani, che abbiano grande motivazione perché la piazza richiede questo. Dovremo mettere anche un po’ di esperienza di categoria, perché tanti ragazzi che arrivano dalla stagione scorsa non hanno tanti minuti in Serie A e cercheremo di fare anche qualche operazione di rilancio, perché questa società ha le qualità e la situazione ambientale per ridare determinati valori a chi ha avuto le difficoltà. Do un indicazione anche degli step di mercato: dopo Bari c’era da andare a capire le situazioni contrattuali pregresse, come quelle di Marin, Vicario, Bellanova. La priorità è stata data a queste situazioni per capire anche quale potesse essere il tesoretto da mettere da parte. Dopo si è cercato di fare operazioni come quelle di Sulemana e dall’altra far uscire qualche ragazzo che aveva bisogno di crescere come Prelec e Veroli. Stiamo lavorando su altre situazioni come quella di Jankto che da domani dovrebbe raggiungere la rosa, poi Scuffet e Oristanio. Questi giocatori hanno giocato all’estero e hanno voglia di tornare in Italia. Il Cagliari ha bisogno di grande motivazione e questo è il motivo per cui sono stati scelti. Tanti ragazzi nella seconda parte di stagione hanno avuto una crescita evidente, come Radunovic, Makoumbou, Luvumbo e che meritano di giocarsi la Serie A. Altri come Nandez e Rog, o Lapadula che hanno voglia di confermarsi in A. Poi c’è lo zoccolo sardo che cercheranno di difendere quello conquistato. Se c’è una parola che ho lanciato anche ieri ai ragazzi è “coraggio”, che è quello che serve a una realtà come Cagliari per affrontare tutti e nel frattempo valorizzare i giovani di qualità”
Inizia la conferenza stampa
17.01 – Oltre a Jakub Jankto, a essere sempre più vicino ai rossoblù è Simone Scuffet. Il portiere, nell’ultima stagione al Cluj, potrebbe essere il prossimo giocatore a sbarcare in Sardegna: clicca qui per la notizia
16.58 – Nella giornata di ieri, lunedì 10 luglio, ventisette dei ventotto convocati rossoblù hanno iniziato la propria stagione. Assente giustificato Gianluca Lapadula, che si è sottoposto a una operazione per risolvere un problema al naso: clicca qui per la notizia
16.55 – Tra pochi minuti prenderà il via la prima conferenza stampa della stagione per il club. Nel frattempo vanno avanti le operazioni di mercato rossoblù, con Jakub Jankto che in questi minuti si sta sottoponendo alle visite mediche nella clinica romana di Villa Stuart: clicca qui per leggere
16.50 – Buon pomeriggio amici di Centotrentuno, siamo al Centro sportivo di Asseminello per raccontarvi la conferenza stampa del direttore sportivo del Cagliari Nereo Bonato.