La partita tra Cagliari e Bologna, seconda giornata del girone di ritorno di Serie A, non sarà giocata domenica 9 gennaio come inizialmente previsto.
La società felsinea ha infatti comunicato con una nota ufficiale uno stop imposto dall’ASL locale in seguito alle positività di alcuni giocatori: “L’isolamento per giorni 7/10 degli atleti risultati positivi ai test eseguiti nei giorni scorsi e comunque fino alla risoluzione dei sintomi, con prova di negatività a un test diagnostico, come previsto dalla normativa vigente- recita la nota-. La stretta sorveglianza sanitaria e l’obbligo di indossare mascherina FFP2 per giorni 5 per tutti i soggetti vaccinati con ciclo completo negli ultimi 120 giorni, guariti da meno di 120 giorni o che abbiano eseguito la dose vaccinale di richiamo (booster); la quarantena domiciliare per giorni 5, fino 09/01/2022, più test per tutti i componenti del gruppo squadra con ciclo vaccinale completato da più di 120 giorni; la quarantena domiciliare per giorni 10, fino al 13/01/2022, più test per tutti i soggetti non vaccinati con ciclo completo. Per tutto quanto sopra ne consegue che tutti i componenti del gruppo squadra non potranno partecipare ad eventi sportivi ufficiali per almeno 5 giorni fino al 09/01/2022 e comunque per ognuno dei componenti valgono le suddette prescrizioni fino alla risoluzione completa dei relativi provvedimenti”. Il club emiliano ha quindi comunicato di aver inoltrato alla Lega Serie A la richiesta di rinvio delle gare contro l’Inter e quella contro il Cagliari-Bologna.
Nuovo protocollo
Intanto, il consiglio straordinario della Lega Serie A ha deciso di non bloccare interamente la prima giornata di ritorno e ha virato per un cambio nel protocollo, virando su quello simile alla UEFA: si potrà giocare con 13 giocatori disponibili, di cui un portiere. Rimarrà l’obbligo di giocare, pescando eventualmente dalla rosa della Primavera.
La Redazione