“Sento una responsabilità maggiore sì, ma arrivo con un bagaglio tecnico ed esperienza maggiore. Sono più pronto per dare una mano alla squadra”. Così si è espresso Antonio Barreca lo scorso 30 agosto nel giorno della sua presentazione – la seconda della sua carriera – come nuovo giocatore del Cagliari. Parole importanti quelle dell’ex Torino e Monaco, che fin qui ha avuto soltanto pochi minuti per tradurre sul campo tutta la sua voglia di fare bene con la maglia rossoblù. Una preparazione partita in ritardo, complice lo status da fuori rosa con il club monegasco, che ha rallentato la condizione fisica del torinese che però ora è pronto a prendersi la fascia sinistra della difesa del Cagliari. È quel che spera Fabio Liverani, in vista della sfida di sabato prossimo alla Domus contro il Bari, dove non avrà a disposizione lo squalificato Adam Obert (appiedato per un turno dal giudice sportivo), mentre Franco Carboni non sembra ancora pienamente integrato nel nuovo progetto tecnico rossoblù.
Rilancio definitivo
Anche il tecnico romano si è ritrovato ad affrontare un vecchio problema “di ruolo”, che da anni fa capolino nel mondo rossoblù, ovvero la fascia sinistra difensiva. Per risolverlo il club di via Mameli ha riportato Barreca a Cagliari, dopo sette anni di assenza, ma le cose rispetto ad allora, sono molto cambiate. Se nella stagione 2015/2016 la prima esperienza rossoblù del terzino torinese sembrava poter essere quella della consacrazione, la stagione attuale rappresenta invece l’Occasione (volutamente maiuscola) del suo definitivo rilancio. Dopo l’annata agli ordini di Massimo Rastelli, per Barreca è arrivata un’inattesa discesa in termini di prestazioni e numeri. La prima grande chance in Serie A gliela diede proprio il Torino, il club che lo aveva cresciuto a livello giovanile. L’impatto alla prima vera stagione granata (2016-2017) fu positivo, con 28 presenze all’attivo (più 2 assist) e prestazioni di livello che gli avevano garantito anche la chiamata dell’Italia U21. Nella stagione successiva, però, per il terzino classe 1995 è iniziato il calvario. Riconfermato dal Torino, Barreca fu tormentato per gran parte del campionato dagli infortuni muscolari, tanto da totalizzare sole 9 presenze ufficiali e 461’ giocati. Nella stagione 2018-2019 ecco il trasferimento all’estero, con il Monaco che gli offrì la possibilità di giocare in Ligue 1. Anche in questo caso, però, poca gloria per Barreca: appena 9 presenze ufficiali, contando tutte le competizioni e 2 assist in sei mesi, prima del passaggio in prestito – nel mercato invernale – al Newcastle United. Nemmeno l’esperienza in terra inglese, però, diede i frutti sperati. Coi Magpies, Barreca totalizzò una sola presenza, con la miseria di 4 minuti giocati. Per ritrovare se stesso, il terzino decise di tornare in Italia nella stagione 2019-2020, scegliendo tra le varie offerte sul tavolo quella del Genoa. Col Grifone 19 presenze per lui, peraltro senza mai partire titolare, con un assist a referto. L’anno successivo il passaggio alla Fiorentina, ma nemmeno in questo caso Barreca riuscì a trovare spazio, con appena 4 presenze tra campionato e coppe e un totale di soli 162’ giocati. Nel campionato 2021-2022, però, per l’ex Torino è iniziato finalmente il tanto agognato processo di rinascita. È l’ambizioso Lecce di Marco Baroni a credere fortemente lui e la scommessa viene ripagata in pieno con la conquista – in termini di squadra – della promozione in Serie A mentre – a livello individuale – totalizza 24 presenze e 4 assist. Ora per lui arriva l’occasione del rilancio definitivo con la maglia del Cagliari nel nuovo corso targato Fabio Liverani.
Occasione da sfruttare
L’assenza di Obert nella gara di sabato 17 all’Unipol Domus con il neopromosso Bari costringe il tecnico rossoblù a fare di necessità virtù e ad accelerare l’inserimento tra i titolari di Barreca. Un’occasione da non lasciarsi sfuggire per chi, fin dai tempi del Cittadella, veniva considerato da diversi addetti ai lavori come uno dei terzini sinistri più promettenti del campionato cadetto. Da allora è passato tanto tempo, ma le sue dichiarazioni dello scorso 30 agosto riecheggiano ancora nella mente dei sostenitori rossoblù, che si aspettano di rivedere il calciatore ammirato sette anni fa, capace di una spinta offensiva unita a buone capacità difensive in fase di non possesso. Liverani e tutto l’ambiente si augurano che Barreca ritrovi la verve del passato, così da poter “salvare” la fascia sinistra del Cagliari, che da tanti (forse troppi) anni aspetta un padrone di qualità.
Fabio Loi