In una partita di calcio per vincere è fondamentale curare ogni minimo dettaglio, i famosi episodi tanto cari agli allenatori. Le distrazioni sono spesso fattori che possono determinare l’andamento in positivo o in negativo di una gara.
Allarme palle inattive
Calci da fermo, transizioni o gestione dei momenti di massima furia agonistica avversaria. In questa stagione il Cagliari ha avuto parecchie difficoltà sotto questo aspetto: contro l’Empoli sarà necessario partire con il piede giusto e soprattutto prestare la dovuta attenzione a quelle situazioni in cui la mancanza di lucidità può risultare fatale. Per il Cagliari una delle note dolenti nelle prime 24 giornate di campionato è certamente il dato delle reti subite da calcio piazzato (20, il peggiore della Serie A per i dati Opta), tra cui 5 calci di rigore (contro Milan, Napoli, Fiorentina, Sassuolo e Roma), uno in meno rispetto a quelli segnati dai toscani di Andreazzoli, autori di 6 gol dal dischetto su 37 reti totali. Nelle punizioni dirette invece i rossoblù sono stati beffati in 5 occasioni (Milan, Fiorentina, Roma, Udinese, Bologna), un dettaglio da non sottovalutare dato che gli azzurri vantano tra le loro fila un tiratore scelto come l’albanese Bajrami, già a segno sei volte in stagione di cui tre su penalty. Evitare falli inutili in zona pericolosa – si ripensi ai gol subiti su punizione da Vlahovic a Firenze, Pellegrini e Deulofeu a Cagliari, tutti originati da situazioni di questo tipo – e interrompere il fraseggio avversario già prima della trequarti potrebbero essere le giuste soluzioni per cercare di rischiare meno e limare statistiche fin qui negative.
Secondi tempi da urlo
Passando all’analisi dei gol segnati dal Cagliari, invece, un dato risalta su tutto: delle 24 reti messe a referto da Joao Pedro e compagni, ben il 75%, ovvero 18, sono arrivate nel secondo tempo. Prolificità sottoporta accentuata soprattutto nella prima mezz’ora della ripresa, dato che soltanto due gol sono state segnate nell’ultimo quarto d’ora. Più di una volta gli urlacci di Walter Mazzarri negli spogliatoi hanno avuto l’effetto sperato, quasi come se i rossoblù avessero bisogno di una carica psicologica supplementare e, soprattutto, nuove indicazioni dopo un primo tempo vissuto alla ricerca dei giusti equilibri tra i reparti. Dal canto suo, invece, l‘Empoli è la squadra che ha subito più reti nel primo tempo (24) e in particolar modo nei 10 minuti iniziali: tanti gli inizi-choc di Vicario e soci, uno su tutti quello contro la Roma con quattro gol presi nei primi 37 minuti. Gli azzurri subiscono tanto nel primo tempo, il Cagliari segna pochissimo: sarà curioso vedere come approcceranno il match le due squadre, dato che neanche la versione 2022 del Cagliari di Mazzarri ha cambiato il trend, con tutti e 7 i gol messi a segno nelle ultime 5 partite arrivati nei secondi 45 minuti. Joao Pedro e i suoi dovranno cercare un inizio di gara a mille, come in occasione dell’unica vittoria in Serie A per i rossoblù, quello 0-4 del 2014 con Zeman in panchina, con tutti i gol segnati nel primo tempo.
Andrea Olmeo