Prime sensazioni da giocatore del Cagliari per il centrocampista Michel Adopo. Arrivato dall’Atalanta dopo essere cresciuto nelle giovanili del Torino, con cui ha anche esordito in prima squadra (suo è stato il gol che eliminò il Milan dalla Coppa Italia nella stagione 2022-2023), il 24enne originario di Villeneuve-Saint-Georges ha parlato ai canali ufficiali del Cagliari per raccontare le sue prime settimane in ritiro agli ordini di Davide Nicola.
Sull’arrivo a Cagliari
“Quando sono arrivato subito mi sono trovato molto bene e sono stato accolto come in una famiglia. Siamo arrivati in ritardo in aeroporto e vedere a mezzanotte tutta quella gente che era contenta di vederci è stato un momento incredibile. Ho sentito subito che la gente mi voleva bene e questo è importante. Ho giocato a Torino dove i tifosi hanno un grande cuore e così è stato anche all’Atalanta. Adesso sono al Cagliari, che ha una tifoseria con una storia alle spalle e quindi mi sento fortunato”.
Sul trasferimento al Cagliari
“Questa che mi ha dato il direttore Bonato è una grande opportunità, devo trovare continuità e serenità per diventare un giocatore di calcio. Ho parlato un po’ con il direttore e con il mister Nicola prima di tutto, mi hanno dato subito fiducia, hanno progetti per me e quindi per questo ho scelto Cagliari”.
Sul ruolo in campo
“Posizione in campo? Non sono un difensore ma quando manca qualcuno io aiuto sempre. Al Torino e all’Atalanta giocavamo con un centrocampo a due però la mezzala è il mio ruolo principale. Le mie caratteristiche tecniche? Ho fisicità e sono disponibile nell’aiutare la squadra a portare un po’ di aggressività”.
Sulla Sardegna
“La Sardegna è un posto bellissimo, c’è anche il mare dove non sono mai stato: è solo che fa veramente caldo e che sono già abbastanza nero però è tutto a posto (sorride n.d.r.)”.
Sul calcio e la famiglia
“Io vivo in Francia con la mia famiglia. Quando sono arrivato in Italia ero da solo però il calcio è la mia passione e quindi non è stato un problema se non per la lingua che però ho imparato in fretta”.
Su Nicola
“Conoscevo già mister Nicola per quello che ha fatto in passato e poi anche lui ha allenato il Torino ed è quello che mi ha portato qua. Come ho già detto, ho imparato tanto al Torino e all’Atalanta e adesso al Cagliari, quindi devo metterci lo stesso cuore e la stessa gamba”.
Sulle ambizioni
“Sogni? Io prima ho giocato per la Francia da giovane, ma adesso ho anche il passaporto ivoriano e senegalese. A me piacciono tutte e tre le nazionalità e quindi vedremo. I tifosi sono importantissimi perché sono quelli che danno la spinta più degli altri e quindi devono sopportare fino alla fine. Noi siamo umili però cercheremo di dare il massimo per raggiungere i nostri obiettivi”.
Sul cognome Adopo
“Il mio cognome? Si dice Ndary Michel Adopo. In Francia mi chiamano Ndary però in Italia, perché è più semplice, mi hanno sempre chiamato Michel. C’è sempre la battuta “Adopo”, “A più tardi”, “A domani” però Adopo va bene”.
La Redazione