Le parole di Gianni Cadoni, presidente del Comitato regionale Figc-Lnd Sardegna a margine della presentazione della Final Four di calcio a 5 di Serie C1 e C2 maschili e la Finale della Serie C femminile, in programma il 4 e 5 gennaio alla Palazzetto dello sport di Oristano.
Le dichiarazioni
“Durante la conferenza stampa ho detto al sindaco che una città, quella di Alghero, è diventata grazie al nostro movimento regionale, la capitale del beach Soccer in Sardegna. Io sono convinto che Oristano può diventare la candidata del calcio a 5 regionale e non solo. Mi hanno strappato la promessa che qualche avvenimento importante, probabilmente riguardante la Nazionale italiana, potrebbe calcare il parquet del palazzetto di Oristano. Io mi impegnerò al massimo, da che 1/2 da uomo di Sardegna e da presidente nazionale per poter riuscire a soddisfare questo piacere degli amministratori di Oristano. Che meritano davvero tanta fiducia perché comunque questa è una città di sport, accogliente e con delle strutture meravigliose. Per cui sono assolutamente felice di mettermi a disposizione. Quest’anno abbiamo un nuovo delegato regionale che raccoglie il testimone di un grandissimo personaggio del calcio a 5 regionale come Alberto Carta, che ha fatto la storia prima da calciatore e adesso come dirigente per 16 anni. Ha passato la mano a una persona preparatissima come Luca Fadda, un ragazzo assolutamente molto motivato e l’esempio arriva da questa prima due giorni del 4-5 gennaio, in cui otto formazioni si contenderanno la Coppa Italia di Serie C1 e C2 maschile e Serie C femminile. Aspettiamo il grande pubblico, sono sicuro che succederà questo e penso che la gente si divertirà e conoscerà ancora meglio anche la disciplina del calcio a cinque che è sviluppata ormai praticamente dappertutto. Abbiamo formazioni di Villaspeciosa, Oristano, Usini, Gonnesa e tante altre. Qui arriverà il meglio del calcio a cinque regionale, ma io spero che il bello debba ancora venire”.
Sulle strutture
“Vorremo conservare i contributi che la Regione continua a mandare alle nostre federazioni e alle società. È una cosa molto importante. Io penso che la scommessa vera siano gli impianti sportivi. Le strutture sportive nell’isola latitano, sono poche, e quelle poche che ci sono quasi tutte sono non in sicurezza, ed è una cosa intollerabile. Io penso che i nostri giovani debbano giocare nelle strutture in condizioni di assoluta sicurezza. Questa è la preghiera che faccio alle istituzioni regionali, che chiaramente possono metterci mano. Noi ci schiereremo chiaramente al loro fianco per avere strutture che possano ospitare i nostri ragazzi nel modo migliore”.
Paolo Camedda