L’allenatore del Budoni, Mario Petrone, ha parlato a margine del match casalingo perso 2-1 contro il Flaminia. Queste le sue dichiarazioni.
Sulla gara
“Purtroppo siamo una squadra che concede l’episodio e al primo errore gli avversari ci fanno gol. Nel primo tempo abbiamo avuto 2-3 occasioni per pareggiare. Dopo il secondo gol, a una squadra che non è viva avrebbe tagliato le gambe e invece abbiamo avuto altre tre-quattro palle per pareggiarla, poi ci è stato annullato un gol e non capisco il perché. Abbiamo avuto delle occasioni clamorose e gli episodi di certo non ci sono stati regalati. Quello che invece compete all’allenatore e allo staff tecnico è quello di preparare la squadra per farla giocare a calcio. Quando però concedi e sbagli davanti alla porta ti ritrovi poi a parlare di un risultato che sicuramente è bugiardo”.
Sull’atteggiamento
“Noi siamo una squadra che gioca a calcio e questo per un allenatore e per lo staff tecnico è la cosa più importante. Se poi il risultato del campo dice che hai concesso e non hai segnato, ne devi prendere atto. Io, però, preferisco vedere le partite giocando a calcio che fare barricate e vederle comunque. Questa è la nostra filosofia e ai ragazzi, a livello di impegno, non posso dire nulla. Posso solo che essere positivo verso chi ha giocato, anche in posizioni non proprie, come Lucas (Idoyaga) piuttosto che Diego Barboza, che sta giocando in mezzo al campo per darci centimetri e geometrie. Ora dobbiamo continuare a lavorare ma ribadisco che preferisco perdere per un episodio e sbagliando davanti alla porta, com’è accaduto quando il pallone è andato sopra la traversa a pochi centimetri dalla porta (si riferisce alla chance per Quintero n.d.r.). E’ un qualcosa di incredibile ma siamo vivi e ce la giocheremo fino alla fine”.
Sui prossimi impegni
“La nostra ambizione nelle prossime gare è quella di non concedere episodi e che la ruota giri. Noi dobbiamo pensare a lavorare e cercare di invertire questo trend”.
La Redazione
