Il tecnico del Budoni, Raffaele Cerbone, ha parlato ai nostri microfoni a margine della vittoria interna per 2-1 nel derby contro l’Atletico Uri. Queste le sue dichiarazioni.
Vittoria e primato
“Noi al primo posto dopo tre risultati utili di fila? Per quanto riguarda il primo posto sono cose che non ci competono. La classifica dice questo ma noi dobbiamo essere realisti e non presuntuosi. È chiaro che siamo contenti però bisogna pensare alla partita che abbiamo domenica contro il Trastevere perché se no gli schiaffi sono dietro l’angolo. Abbiamo vinto una partita difficile contro una squadra che sa stare bene in campo, ostica, che io conoscevo e che tutti sottovalutano ma è una buona squadra che ci ha reso la vita difficile. Loro hanno fatto l’1-1 forse nel momento in cui ce lo si aspettava di meno ma a me non è piaciuto quello perché, dopo che abbiamo preso gol, abbiamo alzato un po’ il ritmo e per fatalità è arrivato il gol e alla fine abbiamo sofferto poco. Partite come questa sono rette dagli equilibri e gli episodi fanno la differenza: sono andati a nostro favore ma non dobbiamo esaltarci perché saremo dei sciocchi”.
Mentalità
“La nostra giusta mentalità nell’affrontare le partite difficili? Il calcio è fatto di tanti periodi. Adesso è un periodo in cui riusciamo a fare le cose bene, riusciamo a portarle a casa recuperando partite importanti come abbiamo fatto domenica ma questo non significa nulla. Tre partite non possono essere un dato significativo. Se facciamo questo errore, siamo morti. Noi dobbiamo crescere, cercando di buttare più giovani dentro. Oggi abbiamo avuto enormi difficoltà con i 4 under fuori che avevamo però mi è piaciuta la disponibilità degli over, che anche nei ruoli meno abituali per loro si sono messi a disposizione e questa è una cosa che alla lunga fa tanta differenza. Abbiamo vinto ma non significa nulla. Abbiamo giocato bene questa partita ma l’ha giocata bene anche il nostro avversario”.
Crescita
“Qual è lo step successivo da fare per il Budoni? Il prossimo step è quello di cercare di aumentare il livello della qualità della fase di impostazione del gioco che a noi piace ma che non sempre l’avversario te lo permette. Abbiamo una squadra particolarmente nuova, tanti ragazzi che fanno fatica con la lingua ed è lì che dobbiamo migliorare se vogliamo fare un certo tipo di calcio perché poi dopo nelle difficoltà diventi debole e fragile e questo non deve accadere. Si può sbagliare come è successo a noi oggi nel prendere gol però se uno ha un credo lo deve fare. È troppo comodo farlo quando le cose vanno bene. Devi mettere in conto anche il rischio di prendere gol e noi oggi abbiamo rischiato in quello. Fare le barricate non è roba per noi e questo ci mette in difficoltà. Abbiamo battuto una squadra che ripeto è sottovalutata dagli altri, io questo errore non l’ho fatto perché conoscevo il loro mister (Paba n.d.r.) e tanti loro giocatori. Questo per noi è un risultato importante e da non sottovalutare”.
La Redazione