Una stagione lunghissima, quasi interminabile, la vittoria della Coppa Italia, il secondo posto in campionato e alla fine la promozione in Serie D conquistata di fronte al proprio pubblico contro l’Ellera. Questa è in grandissima sintesi la stagione del Budoni nell’Eccellenza sarda. Al termine del match che è valso la promozione grazie al pareggio per 1-1 contro la società umbra, abbiamo sentito il tecnico dei galluresi Raffaele Cerbone.
Una cavalcata lunghissima, che vi ha portato a qualificarvi al secondo posto, strappare un pass per gli spareggi e infine a vincerli centrando il sogno Serie D. Che emozioni si provano?
“Promozione meritatissima. Si provano delle emozioni bellissime, c’è tanto orgoglio per la cavalcata che abbiamo fatto. In campionato ha trionfato il Latte Dolce, una squadra che sicuramente era più preparata e pronta per la vittoria del campionato. Abbiamo cambiato tanto rispetto alla scorsa stagione però nonostante questo, come un vero gruppo, siamo riusciti a conquistare questa splendida promozione. È stata un’annata faticosa, abbiamo vinto la Coppa Italia passando alla fase interregionale che ci ha portato via tante energie. Abbiamo strameritato la vittoria nei playoff, non era semplice vincere e noi ci siamo riusciti, onore ai miei ragazzi”
Una partita, quella di oggi contro l’Ellera, in cui avete sempre dominato, avete creato tanto e subito poco, poi il gol beffa nel primo tempo. Cosa ha detto alla squadra negli spogliatoi?
“Ci siamo ritrovati sotto nonostante stessimo facendo meglio. Ho detto alla squadra di continuare a fare quello che stavamo facendo, il risultato non doveva mascherare quello di buono che abbiamo fatto. Noi avevamo la gara in mano. È fisiologico andare in apprensione dopo il gol subito, però abbiamo avuto tante occasioni. Non va dimenticato che la nostra stagione è durata quasi 11 mesi, siamo arrivati a giocarci questa promozione il 18 giugno, una enormità per l’Eccellenza”.
Tra i protagonisti di questa stagione c’è stato Meloni, una certezza lì davanti, quanto sono stati importanti durante la stagione il suo talento e la sua esperienza?
“Peppe quando si è presentato non era in ottime condizioni dopo l’operazione al ginocchio, però è giusto dare merito a tutta la squadra, è stato importante perché l’ha buttata dentro tantissime volte, però se ha segnato così tanto il merito va a tutti i ragazzi”.
Quanto è stato difficile, dopo la fine del campionato, dover attendere così tanto per giocare i playoff?
“Noi, durante questa stagione, abbiamo dovuto far fronte a tante anomalie che vanno discusse e ragionate a livello di Federazione. Molto spesso durante il campionato abbiamo incontrato la squadra che riposava. Noi facevamo tre partite alla settimana e gli altri ne facevano una. Noi abbiamo fatto 10 partite di Coppa Italia, un dispendio di energie enorme, questa è una anomalia clamorosa. In più, una volta conclusa la stagione regolare, siamo dovuti rimanere 40 giorni fermi. Il campionato è finito a metà aprile, noi abbiamo aspettato più di un mese prima di affrontare i playoff. Così si mettono in difficoltà le squadre sarde, così non è semplice”.
Futuro? Sempre Budoni anche il prossimo anno?
“Non ho idea ora, io a Budoni mi trovo bene, sono di casa. I risultati però non spesso danno le cose per scontate. Ora festeggiamo questo risultato meritatissimo. Devo ringraziare chi mi ha dato la possibilità di allenare una squadra così forte. Ora è giusto godersi il risultato, siamo in Serie D, abbiamo vinto la Coppa Italia. Un risultato che non è scontato ma che ci siamo meritati”.
Andrea Olmeo