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Daniele Gastaldello vice di Clotet al Brescia | Foto Luigi Canu

Brescia, Gastaldello: “Meritavamo la vittoria, ma siamo in crescita”

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L’allenatore del Brescia, Daniele Gastaldello, ha parlato in conferenza stampa a margine del match pareggiato 1-1 al Rigamonti contro il Cagliari. Queste le sue parole.

Mister, la squadra sta crescendo. Sente che il ritorno alla vittoria sia nell’aria?

“Assolutamente. Quello che vedo io e che credo io è che questa squadra ci sta provando in tutte le maniere, per cui questi pareggi (riferimento a quello con il Cittadella e a quello con il Cagliari n.d.r.) non ti portano punti ma ti portano tanta consapevolezza sul fatto che la squadra sta facendo di tutto per andare in campo non a fare il punto ma a far la vittoria. Questa è una cosa positiva e che mi piace”.

Oggi oltre a non aver preso gol avete anche attaccato meglio l’area di rigore. Può essere questa la chiave di svolta?

“Oggi siamo stati molto bravi anche dettati dal fatto che a Cittadella era una partita un po’ sporca con loro molto aggressivi mentre oggi siamo riusciti a trovare molti spazi tra le linee e a cambiare campo cercando i nostri esterni, i nostri trequartisti belli larghi per sfruttare le loro caratteristiche nell’uno contro uno. Volevo questo, l’abbiamo fatto, potevamo essere secondo me molto più incisivi ma abbiamo fatto bene anche davanti perché secondo me Galazzi, Ayé e Pablo (Rodriguez n.d.r.) hanno fatto una grande partita, una partita di sacrificio e di qualità da parte di tutti e tre: avrebbero meritato qualcosa in più che non sta arrivando però sono contento di quello che stanno facendo”.

Perché non è stato dato il rigore a vostro favore per un fallo di mano?

“È una domanda che non deve essere fatta a me. Io non voglio commentare questi episodi perché non fanno parte del mio carattere o del mio pensiero. Io mi prendo la prestazione della squadra, mi tengo quello che hanno fatto vedere questi ragazzi. Per me gli episodi arbitrali magari ci stanno girando in maniera sfortunata ma non voglio fare alcun commento in questo momento. Cosa mi ha detto Fabbri? Che il braccio era congruo al corpo”.

Nelle ultime 5 partite – 3 con lei e 2 con Possanzini – non avete fatto tutti e 5 i cambi a disposizione. Può essere il sintomo di una squadra che sta bene fisicamente?

“Il fatto che la squadra stia bene l’avete notato anche voi in queste partite. Questa squadra non ha mollato fino al 92′ e se non ho fatto cambi vuol dire che i ragazzi stavano bene. Se le partite vanno bene e i ragazzi non hanno nessun problema fisico, a meno che non ci sia il bisogno di cambiare come ho fatto oggi a livello tattico, non cambio”.

Quest’anno il Brescia nei momenti difficili si è sciolto mentalmente. Oggi qualcosa è cambiato.

“Questo è un grande segnale. Se fossimo stati su un ring avremo presto un cazzotto dritto nel muso. Dopo l’episodio a favore nostro e poi andiamo di là e ci danno il rigore contro non era facile, perché per tutta la partita meritavamo noi. Secondo me abbiamo fatto più del Cagliari nel cercare la vittoria però la dimostrazione di andare sotto, trovare il pareggio e di avere un’occasione clamorosa con Adryan e Bianchi sono segnali importanti su cui l’allenatore non può che essere soddisfatto perché vede una squadra che ci crede, che non accetta quella che è la classifica e il periodo che sta vivendo”.

Ci sono problemi con Ndoj?

“Nessun problema. Ndoj fa parte della squadra, è un giocatore importante. Se Ndoj va in panchina è perché merita la convocazione però mando in campo chi merita di più in questo momento. Questo non vuol dire che tra due partite non possa rientrare e fare bene. Mi permetto di fare i complimenti a chi è entrato perché secondo me ha dato una grossa mano alla squadra per cambiare la partita per cui questi sono segnali importanti. Anche Ndoj avrà la possibilità di fare questo”.

La Redazione

 

 

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