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Daniele Gastaldello vice di Clotet al Brescia | Foto Luigi Canu

Brescia, Gastaldello: “Cagliari costruito per la A, sarà una gara difficile”

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Il tecnico del Brescia, Daniele Gastaldello, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match casalingo del Rigamonti contro il Cagliari di Claudio Ranieri. Questi alcuni passaggi fondamentali delle sue parole riprese dai canali ufficiali del club.

La situazione psicologica delle Rondinelle post Cittadella e la sfida contro il Cagliari

“Spero che l’entusiasmo sia cresciuto molto. Per quanto riguarda me, non è cambiato niente: ho le stesse impressioni della settimana scorsa. Vedo i miei ragazzi convinti, che hanno voglia, che hanno dimostrato ma che devono ancora dimostrare tanto perché siamo ancora lì in fondo e il nostro obiettivo è venirne fuori il prima possibile. Vedo nei loro occhi e nei loro allenamenti la voglia di farlo. Domani ci aspetta una partita molto difficile perché giochiamo contro una squadra costruita per andare in Serie A, con elementi importanti, con un allenatore che ha tantissima esperienza, che rispetto molto e che apprezzo molto anche come persona. Ci aspetta una grande sfida ma noi siamo consapevoli di quello che possiamo dare e domani dobbiamo dare tutto in campo”.

Il clean sheet del Tombolato e il problema gol

“Mi piace che si inizi a pensare positivo. Sì, c’è questo problema (riferito alla difficoltà di segnare n.d.r.), per me non lo è. Sarebbe stato un problema se non avessimo creato 4-5 opportunità da gol: quello sarebbe stato un problema. Ma siccome con il Bari ne abbiamo create 6, con il Cittadella – a Cittadella – dove, se non sbaglio, in quest’anno solare non ha vinto nessuno contro una squadra molto difficile da affrontare, noi abbiamo creato 4 opportunità nitide per fare gol: vuol dire che è il segnale che la squadra ha voglia di fare questo. Poi non ci siamo riusciti, non c’è nessun problema: dobbiamo continuare a creare opportunità”.

Ndoj “sacrificato”?

“Emanuele è un giocatore importante per la squadra. Sappiamo le qualità che ha e sappiamo quello che ci può dare. Solo che io devo fare delle scelte, faccio delle scelte in base a quello che vedo negli allenamenti, a quello che secondo me può essere giusto e schierare i giocatori che secondo me in quel momento lì mi possono garantire qualcosa in più anche in base alla partita però Emanuele fa parte del nostro gruppo, è un giocatore che ci deve e ci può dare una mano, per cui non c’è nessun problema, arriverà anche il suo momento e sicuramente deve, con le qualità che ha, fare molto di più”.

Lo “zoccolo duro” nell’undici iniziale

“Non c’è uno zoccolo di titolari. Io guardo le certezze che mi danno in campo. Non voglio mettere in campo giocatori che sono acciaccati o hanno problemi fisici con il rischio di romperli, quello assolutamente no. Se un giocatore, però, mi dice che sta bene, che non ha problemi fisici e a me dà delle garanzie, io lo faccio giocare. Loro sanno che devono rendere. Ho dato opportunità a Manu (Niemeijer n.d.r.), ad Adryan. Queste opportinità gliele ho date perché ho visto durante la settimana quello che facevano. Se uno mi dimostra durante la settimana che vuole giocare, io l’opportunità gliela do”.

Gli impegni ravvicinati

“Ho parlato con i ragazzi. C’è un po’ di stanchezza, è normale dopo due partite. A parte Giacomo (Olzer n.d.r.), non c’è nessuno che ha problemi fisici, per cui adesso valuteremo. Abbiamo un altro giorno davanti per recuperare bene e poi valuteremo tra stasera e domani mattina chi far partire, chi starà meglio per poter giocare”.

La Redazione

 

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