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Bisoli: “Messo in difficoltà il Cagliari. Di Pardo? Chiedete a Catellani”

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Al termine dell’amichevole pareggiata 2-2 all’Alberto Braglia contro il Cagliari, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico dei canarini Pierpaolo Bisoli. Di seguito le sue dichiarazioni.

Sulla prestazione

“Se non ci fosse niente da sistemare vuol dire che in ritiro non abbiamo fatto niente. Penso che oggi abbiamo dimostrato di essere un gruppo serio, molto responsabile di quello che vuole fare, che ha dimostrato di avere un’organizzazione importante e abbiamo giocato alla pari contro una squadra di Serie A che ha creato tante occasioni. Abbiamo preso gol alla fine e in Serie B è difficile trovare un giocatore come Pavoletti che fa un gol del genere. Sapevamo che oggi c’era un po’ da soffrire, specialmente nel primo tempo quando qualche scalata non è stata giusta, abbiamo sistemato il tutto nel cooling break e credo che la squadra oggi abbia una sua identità. Ci sarà qualcosa da migliorare ma nel calcio c’è sempre da migliorare”.

Sulle scelte tattiche

“I protagonisti non so se saranno gli stessi tra una settimana a Napoli in Coppa Italia. Oggi quasi tutti hanno fatto una buona partita. Credo che noi non dobbiamo avere un solo vestito tattico ma un’evoluzione in tutte le situazioni di gioco, dobbiamo occupare bene gli spazi e credo che oggi la squadra gli abbia occupati molto bene contro una squadra importante. Noi in allenamento proviamo tante soluzioni, poi durante la partita cerchiamo di attivarle. Certe volte ci riusciremo bene, qualche volta andrà male. Poi siccome si dice che io non sono buono a far giocare le squadre, oggi il Modena ha messo in campo un tipo di calcio propositivo senza mai buttare una palla, abbiamo messo in grande difficoltà il Cagliari con dei movimenti che forse neanch’io mi aspettavo”.

Sul Cagliari

“Affrontare il Cagliari per me non è mai una partita normale. A Cagliari sono nati tutti e due i miei figli, mi sono rotto più volte la gamba, la mia carriera è legata a Cagliari, lì ho fatto sette anni. Ho toccato l’apice della mia carriera calcistica con una semifinale di Coppa UEFA e quindi non sarà mai una partita banale. È chiaro che gli anni passano, stiamo parlando degli anni novanta: io sono arrivato a Cagliari nel ’90 e sono andato via nel ’97. Erano tempi preistorici: altri tipi di giocatori e altro tipo di calcio. Per me non è una partita normale poi è chiaro che voglio battere il Cagliari e altre squadre che ho allenato e che sono nel mio cuore, fa parte del mio lavoro”.

Sull’atteggiamento

“Credo che quando a un giocatore dai dei compiti, poi c’è sempre la voglia di mettere in campo la fantasia. Mi viene dato del difensivista ma a me piacciono i giocatori che in una determinata zona del campo provano la giocata. E quando la sbagliamo siamo già in condizione di riparare benissimo all’errore. Penso che la squadra sia già in una buona condizione a livello di ritmi e sono felice. C’è un po’ di dislivello tra un giocatore e un altro perché qualcuno ha fatto di più e qualcuno ha fatto di meno”.

Su Ponsi e Cotali

“Sull’infortunio di Ponsi non so niente perché poi è uscito subito dal terreno di gioco. Cotali? Ha fatto un’ottima partita, occupa bene la posizione, è un giocatore molto tattico, dalla sua parte abbiamo sviluppato bene però ha fatto un’ottima partita, è stato lucido fino alla fine. È chiaro che lui si trova meglio giocando a quattro dietro però anche come quinto secondo me ha fatto una buona partita”.

Su Gliozzi

“Gliozzi oggi ha fatto veramente una partita importante. Oltre al gol, ha dato profondità, ha attaccato gli spazi alle spalle dei loro difensori, ha tenuto palla, ha creato diverse situazioni importanti. Sono molto contento perché viene da una stagione un po’ tribolata, viene da una stagione dove ha ricevuto delle critiche e siccome è un ragazzo veramente spettacolare sono contento che con il suo lavoro abbia trovato anche un gol bellissimo e ne abbia sfiorato un altro nel secondo tempo. Poi, in quel caso, non so se l’abbia parata il portiere o in scivolata un loro difensore”.

Su Caldara

“Lui è tre anni che non faceva la preparazione. E quindi sono felice che abbia fatto una preparazione così ed era felicissimo anche lui della sua condizione fisica perché non ha saltato un solo minuto di allenamento da quando abbiamo iniziato e i frutti si vedono. È un giocatore molto intelligente, molto evoluto re quindi fa meno fatica rispetto agli altri. Rispetto alle consegne che gli ho dato, ha pensato forse di più ad attaccare che a difendere e quindi deve cercare di migliorare”.

Sul Cagliari e sul mercato

“Lapadula? No. Ho tanti di quei attaccanti che non saprei dove metterlo (ironizza n.d.r.). Di Pardo? Chiedete al direttore Catellani. Idrissi è un giocatore molto interessante, è un ragazzo che ha un’educazione fuori dall’economia di questo calcio che c’è adesso. Mi dispiace che non abbia potuto giocare perché l’altro ieri in allenamento ha pestato il pallone e il ginocchio ha fatto un movimento innaturale. Non ha niente però non l’ho voluto rischiare. In Serie A le partite sono tutte difficili, non è come la Serie B in cui l’ultima può vincere contro la prima. In Serie A c’è un netto distacco tra le prime otto rispetto alle altre squadre. Io spero che il Cagliari arrivi il prima possibile alla salvezza, è una squadra che mette sempre il cuore però come tutti gli anni dovrà soffrire. Penso però che abbia un presidente appassionato, un direttore sportivo capace e competente con il quale ho avuto la fortuna di lavorare insieme e una tifoseria che ha fatto già 13.000 abbonati e che quindi starà vicino alla squadra nei momenti di difficoltà com’è accaduto a noi oggi. Al 3 di agosto, con un’afa così, avere 3.300 tifosi al seguito credo sia un motivo di grande felicità per me e per i miei giocatori. Si è creata un’empatia davvero importante”.

Su Beyuku

“Se ha giocato vuol dire che lo ritengo un giocatore del Modena. È un giocatore che va disciplinato. Quando è entrato ha fatto benissimo, ha rispettato le consegne, è un giocatore che può giocare a destra o a sinistra, ha una gamba estrema, ma questa forza va disciplinata. Credo che se si disciplinerà in queste posizioni penso che potrà essere un giocatore interessante per questo Modena”.

Dall’inviato a Modena Francesco Aresu

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