Le parole del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi durante il talk istituzionale “Sport, Crescita e Sviluppo” alla Biblioteca Universitaria di Cagliari, organizzato in occasione del 1° Trofeo Gigi Riva.
Le parole di Binaghi
“Sinner è stato a Santa Margherita di Pula, in cui ha vinto un torneo che ha contribuito a metterlo in rampa di lancio verso il vertice mondiale. Il grande tennis a Cagliari lo riporteremo non appena termineranno i lavori. L’ATP è riconfermato in Italia per i prossimi due anni, tra cui anche il Super Challenger che sarebbe il più grande del Paese dopo il BNL. Se i lavori termineranno in tempo a maggio 2026 riporteremo il grande tennis a Cagliari. Un torneo che negli ultimi due anni ha visto grandi campioni del tennis mondiale. Spero che noi sardi, che siamo difficili da questo punto di vista, sapremo apprezzare il tesoro che ci viene consegnato tra le mani”.
L’intervento durante il talk
“Ringrazio Tommaso da cagliaritano, sardo e sportivo poter essere qui a ricordare la figura di Gigi Riva. Sono un ragazzo del ’60, credo di essere un testimone vivente dell’impatto sociale positivo che lo Scudetto e un grande campione come Gigi ha creato nella mia città e nella mia generazione, nella mia regione. L’impatto emozionale sulla società sarda è stato trasversale, noi siamo stati particolarmente fortunati per aver un campione positivo, uomo di grandi principi che ci ha insegnato quali linee seguire per diventare grandi uomini e grandi campioni. Ammetto che mi trovo un po’ in difficoltà a parlare di calcio davanti al presidente Gravina e a questo consesso, immaginate lui a parlare di tennis in un altro contesto (risata, ndr). Ma sono qua a conclamare lo strapotere del calcio nello sport italiano: non è bastato vincere Wimbledon per avere al mio fianco il ministro Abodi (risata, ndr), invece la grande magia di Gigi Riva riesce a fare cose strabilianti. Credo poi di essere l’unico al mondo ancora vivente ad aver giocato a tennis con Gigi: al termine della sua carriera agonistica si innamorò del nostro sport e a lungo frequentò i campi del nostro circolo. Ma aveva un difetto, non gli piaceva perdere: per questo poi passò al golf. Sono stato invitato a Sesto Pusteria quando Sinner è diventato numero 1 al mondo: e in quell’occasione mi son permesso di far notare le similitudini tra Jannik e Gigi Riva, anche per le ricadute sulla comunità locale. Come succedeva a noi ai tempi di Gigi, anche a loro diranno ‘Sinner, Italia, tennis’. Come Gigi per la Sardegna, anche Sinner sarà un riferimento per la sua comunità. Ma pure dal punto di vista etico e umano, nello sport e nella vita: Riva e Sinner non hanno mai sbagliato un colpo”.
Francesco Aresu
