In occasione dell’ultima puntata dello Speciale SerieC…entotrentuno che anticipa la sfida tra il Benevento e la Torres, l’ormai ex allenatore del Pontedera e prossimo alla Juventus Women Max Canzi è intervenuto come nostro ospite per parlare della prossima sfida che affronteranno Scotto e compagni al Ciro Vigorito. Di seguito le sue parole.
Sul percorso fatto dal suo Pontedera
“Abbiamo fatto una bella cavalcata, il nostro obiettivo iniziale era la salvezza. Il nostro è stato un buon campionato, siamo stati settimi quasi sempre. La partita con l’Olbia ci ha condannato nel giocare la prima partita dei playoff fuori casa. Un minimo di delusione c’è, nonostante il nostro campionato sia stato ottimo, speravamo di giocarci la prima gara di fronte al nostro pubblico con il fattore campo a nostro favore. Alla fine abbiamo sfidato il Pescara in casa loro, facendo una buona prestazione e meritando ai punti di vincere l’incontro, peccato però che a calcio contino i gol (ride ndr)”.
Sui playoff
“Mi aspettavo queste squadre in questo secondo turno nazionale. Ci sono tante formazioni forti. Quelle che sono arrivate seconde hanno il vantaggio del pronostico considerando sia il risultato che il fattore campo. Le altre sono ottime squadre, hanno fatto bene durante la stagione. La sorpresa? La Juventus, nel girone di andata non navigava in acque tranquille. Però poi quel gruppo ha una tale qualità che è arrivata dove merita di essere”.
Sulla gara tra Benevento e Torres
“Secondo me non è una sfida assolutamente scontata. A inizio campionato se mi avessero chiesto quale fosse la più quotata tra Torres e Benevento per la finale playoff avrei detto i giallorossi. Però i ragazzi di Alfonso Greco hanno fatto un campionato strepitoso, gli unici a tener testa al Cesena sono stati loro e meritatamente sono arrivati secondi. A bocce ferme, per investimenti e contratti di giocatori che scendono dalla categoria superiore, il Benevento potrebbe essere la favorita. Però i rossoblù non vanno presi sotto gamba, se fossi l’allenatore dei giallorossi non sarei tranquillo perché la Torres è una vera squadra che ha fatto del gruppo e dell’unione con la piazza un proprio punto di forza. E all’interno del club so per certo che nessuno stia sottovalutando la Torres”.
Sulle chiavi tattiche del match tra Benevento e Torres
“Sono due squadre che giocano a specchio, questo fa si che ci siano dei riferimenti precisi, con dei duelli ben delineati. Banalmente la sommatoria dei duelli vinti porterà al risultato finale. Quanto pesa l’intuizione del mister in queste gare? Anche la scelta di un giocatore piuttosto che un altro diventa più importante rispetto alle altre partite. Poi durante la gara si ha la possibilità di fare quei cambiamenti necessari per portare i duelli dalla propria parte. Un cambiamento del sistema di gioco potrebbe causare degli scombussolamenti sotto il livello tattico, ma non credo che sia questa un’eventualità. Auteri è uno che non ama i cambiamenti tattici”.
Sui giocatori chiave del match
“Gli attacchi in profondità di Fischnaller danno molto fastidio, specialmente contro difese strutturate fisicamente. Chiaro che non è più il giocatore di dieci anni fa, però ha comunque questi strappi importanti. Poi Ruocco con la palla tra i piedi è difficile da marcare. Questi due aspetti saranno importanti, però attenzione a Gigi Scotto. In gare come queste il suo senso di appartenenza può essere un qualcosa in più per la Torres. Senza tralasciare Mastinu, che può risolvere la partita con una sola da un momento all’altro”.
Sul tabellone della Torres e sul dover giocare sempre il ritorno in casa
“In uno stadio come l’Acquedotto vorrei sempre giocare il ritorno in casa. Questa è una mia idea, dovessi giocare io questi playoff preferirei avere questo fattore dalla mia. Il vantaggio è concreto perché con due pareggi con il Benevento passerebbe la Torres. Poi negli eventuali turni successivi hai la possibilità di giocare i supplementari sul proprio campo”.
Sulla favorita per la vittoria
“È difficile da dire, il Padova ha grande livello, così come il Vicenza e il Benevento. La Torres ha fatto un campionato meraviglioso, il Catania sulla carta è quella meno quotata considerando la posizione in classifica in cui è arrivata, però giocare al Massimino non è semplice affatto. L’Avellino è una squadra costruita per vincere il campionato, la Carrarese ha fatto molto bene in particolare nel finale. Quella che però ha maggiore qualità è la Juventus, però loro sono giovani. Sulla partita singola possono vincere contro chiunque, però in un lungo periodo quando in rosa si ha un’età media simile è difficile tenera alta la concentrazione per un lungo periodo. Però le più quotate per me sono Benevento, Torres e Avellino”.
La Redazione