A margine della conferenza stampa di presentazione della prima tappa del campionato italiano del beach soccer, che si svolgerà dal 30 maggio al 2 giugno ad Alghero, è intervenuto ai nostri microfoni il Coordinatore del Dipartimento di beach soccer della Lega Nazionale Dilettanti Roberto Desini. Di seguito le sue dichiarazioni.
Roberto Desini, qual è lo stato di salute del Beach Soccer italiano oggi?
“Non per presunzione, ma visti i numeri che riusciamo a produrre nel nostro campionato e anche alla luce di quelli che sono i risultati in campo internazionale, perché l’Italia ha appena concluso i mondiali alle Seychelles è stata eliminata nella partita di finale, purtroppo all’ultimo il secondo col Senegal. Arrivavamo all’appuntamento da vicecampioni del mondo uscenti e vicecampioni europei due anni fa qui ad Alghero. Abbiamo vinto il titolo di campione d’Europa e abbiamo la fortuna e l’opportunità di vedere le gesta all’interno del nostro campionato dei migliori giocatori del mondo. Per tutto questo, lo dicono gli addetti ai lavori, il campionato italiano è uno dei migliori campionati al mondo. Quindi la risposta è sì, il beach soccer italiano gode di ottima salute”.
Alghero si conferma ancora una volta una delle tappe fisse per il beach soccer. Quanto è importante consolidare questo legame e quali sfide è necessario superare affinché questo sia possibile?
“Le cose non sono mai casuali, il fatto che noi abbiamo voluto aprire la stagione del campionato di Serie A Q8 qui ad Alghero cela un motivo molto chiaro. Alghero si è ritagliata un ruolo da protagonista nell’ambito nazionale e internazionale. Non è un caso che stiamo facendo dei ragionamenti per candidare questa città, come sede per ospitare il mondiale di beach soccer. Ci sono tutte le caratteristiche da un punto di vista ambientale e logistico-organizzativo unite a una location fantastica con strutture ricettive come l’aeroporto a due passi. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti perché Alghero continui a ricoprire un ruolo da protagonista a livello nazionale, ma soprattutto internazionale”.
In occasione del World Beach Soccer Cup l’anno scorso c’è stata una grande cornice di pubblico. Quest’anno quali sono le attese?
“Ovviamente ci auguriamo di ripetere l’exploit degli anni precedenti anche se siamo consapevoli che un campionato europeo o il mondiale abbiano un appeal diverso rispetto al campionato nazionale, ma al di là di questo, anche quando abbiamo organizzato qui le finali di Coppa Italia nel 2019, c’è stata una grande cornice di pubblico. Non so perché ma Alghero ha questa capacità di attrattiva importante con gli spalti sempre gremiti che in altre location non troviamo. Anche questo è stato un elemento che ha determinato la scelta della FIGC e della LND di continuare questo percorso di crescita nel movimento di beach soccer qui ad Alghero”.
Quali sono le aspettative in quanto sardo sul Cagliari BS, squadra alla prima partecipazione alla Poule Scudetto nella sua storia?
“Voglio fare i complimenti al presidente del Cagliari beach soccer Manuel Perra per il lavoro che sta svolgendo in questi anni, perché ricordo che il Cagliari di beach soccer è una delle poche società che ha tutte e tre le categorie: la squadra maschile di Serie A quest’anno addirittura alla Poule Scudetto dopo essere stata ripescata, la squadra femminile, fresca vincitrice del primo storico Scudetto e l’Under20. Le aspettative sono tante, disputare questa fase non sarà facile perché il livello tecnico è elevatissimo, ma visti gli acquisti del presidente Perra ci sono buone opportunità. Conoscendo lo spirito della squadra e dei rossoblu, da veri sardi quei quattro mori renderanno cara la pelle. Sulla femminile aggiungo che è la squadra che sicuramente, almeno sulla carta, risulta essere la più attrezzata per la vittoria finale. Auguro un grande in bocca al lupo a tutti loro”.
Che stagione sportiva sarà la prossima e quali sono le vostre aspettative?
“Noi abbiamo introdotto delle grandissime novità riducendo il numero delle location e inserendo le doppie tappe. Vorremmo fare in modo che quest’anno le finali dei titoli si disputino tutte in notturne, per consentire una maggiore partecipazione del pubblico e inoltre vorremmo far sì che questa stagione di beach soccer che è di per sé è abbastanza corta essendo concentrata in due mesi e mezzo si possa estendere a trentaquattro mesi, così come si fa in altre parti del mondo. Ci stiamo lavorando, abbiamo il sostegno incondizionato da parte del presidente Giancarlo Abete e quindi proseguiamo su questa strada per cercare di sollevare sempre di più il livello sotto tutti i punti di vista”.
Giuseppe Meloni
