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Basket, A2 Femminile | Il San Salvatore sceglie Righi per la panchina

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Il San Salvatore Selargius ha scelto la guida per il futuro. Si tratta di Simone Righi, coach classe 1991, che sulla panchina selargina darà via alla sua carriera da capo allenatore. Righi arriva da Broni, società in cui ha rivestito per tre differenti gestioni – Sacchi, Fontana, Magagnoli-Andreoli, il ruolo di assistente. La società giallonera riparte così da un profilo giovane e di prospettiva dopo la separazione da coach Roberto Fioretto, che nelle ultime due annate giocate aveva portato Selargius fino ai playoff promozione.

Le parole

Il San Salvatore – come riportato da L’Unione Sarda – avrà sicuramente tra le sue fila capitan Ceccarelli, alla terza stagione in giallonero, Francesca Mura e Denise Pinna ormai chiamate al definitivo salto di qualità e responsabilità. Non ci sarà invece la coppia di lunghe, spesso determinante nel corso delle ultime annate, Cutrupi-El Habbab che hanno scelto di accettare le offerte rispettivamente di Battipaglia e della retrocessa dall’A1 Empoli. Queste le prime parole da coach giallonero di Righi, raccolte dall’ufficio stampa della società presieduta da Marco Mura.

Non vedo l’ora di mettermi in gioco e di iniziare a lavorare mi piace stare in palestra sia con le giocatrici più giovani che con quelle esperte per creare un gruppo che possa definirsi squadra. Mi piace giocare una pallacanestro rapida, caratterizzata da una forte pressione sulla palla. In attacco prediligo la transizione, ma la squadra deve essere a suo agio sia con le soluzioni vicino a canestro che con quelle dalla lunga distanza. Spero di poter trasmettere il mio entusiasmo, e, al tempo stesso, sono certo che imparerò tantissimo. Il mio San Salvatore avrà un’impronta legata alle giovani del territorio: so che a Selargius c’è una Under 17 di buon livello e faremo in modo che gli elementi più meritevoli possano trovare spazio. Sono stato al PalaVienna da avversario nel mio primo anno da assistente e ricordo bene il clima sereno che si respirava: sono certo che mi troverò come a casa. So di essere chiamato a sostituire un collega che ha fatto benissimo negli ultimi due anni, questo mi permette di partire avvantaggiato, perché evidentemente c’è una base solida sulla quale ripartire. Le mie fonti d’ispirazione sono principalmente gli allenatori coi quali ho avuto modo di lavorare negli anni: Alessandro Fontana per la gestione del gruppo e la cura del lavoro individuale, poi cito Marco Cornaghi, con cui ho condiviso l’esperienza di Cernusco: non è tanto conosciuto, ma lo reputo tra i tecnici italiani più preparati e capaci di trasferire agli atleti l’energia necessaria per fare bene

La Redazione

TAG:  Basket
 
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