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Barone: “Nicola ha voluto fortemente Cagliari. Soddisfatti del lavoro svolto”

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Il vice allenatore del Cagliari, Simone Barone, già centrocampista dei rossoblù nella stagione 2009-2010 sotto la guida di Massimiliano Allegri, ha parlato ai canali ufficiali del club isolano. Di seguito le sue dichiarazioni.

Sulla preparazione del Cagliari alla prossima stagione

“Siamo molto contenti di questa prima parte di ritiro, sia quello che abbiamo fatto i primi 12 giorni giù in Sardegna al centro sportivo e poi questi giorni qua a Saint Vincent. I ragazzi stanno lavorando bene e piano piano sono arrivati i ragazzi nuovi e quelli che hanno partecipato all’Europeo”.

Sul Cagliari

“Sapevamo che c’era la grandissima volontà del mister di venire a Cagliari e del Cagliari di prenderlo. È normale che quando passavano i giorni c’era più la voglia di ufficializzarlo. Noi avevamo già iniziato a lavorare con lo staff sull’aspetto fisico, tecnico, tattico, programmare le varie sedute. E adesso stiamo cercando un po’ di far capire il credo del mister, come vuole giocare le due fasi con la palla e senza la palla e quindi piano piano arriveremo sempre di più a ottenere quello che il mister vorrà. Vuole un calcio aggressivo, dinamico nelle tre zone di campo (medio, alto, basso) e giorno dopo giorno stiamo cercando di far capire questo ai ragazzi”.

Sulla squadra

“Siamo sempre in grande sintonia con il mister e ci confrontiamo quotidianamente. Da qualsiasi chiacchierata, anche da quella più banale, può venire fuori qualche aspetto da migliorare o qualche aspetto da prendere in considerazione”.

Sul rapporto con il gruppo

“Sono stato giocatore, ho vissuto nella mia carriera squadre che giocavano per la salvezza, per l’Europa, insieme a grandi campioni, ho avuto la mia parentesi in Nazionale, ho vinto un Mondiale e quindi io cerco di mettere a disposizione il mio bagaglio personale con i ragazzi”.

Sul percorso personale

“Già da giocatore mi piaceva la figura dell’allenatore, ho cercato di prendere qualcosa dai vari allenatori che ho avuto. Poi, quando ho incominciato ad allenare, ho fatto tantissimo settore giovanile che secondo me serve sia in società più elevate che in quelle che lo sono meno e quindi c’erano più o meno strutture e giovani di qualità. Poi ho fatto un’esperienza in India con Gianluca Zambrotta anche per imparare l’inglese, è stata un’esperienza che è durata poco ma è stata una grandissima esperienza. E poi da 3 anni, da Salerno, sono al fianco del mister Nicola”.

Sull’esperienza da giocatore con il Cagliari

“Quella di Cagliari è stata un’esperienza importante, bella, dove ho anche avuto il mio primo figlio nel 2010 e quindi io e mia moglie la ricordiamo bene anche per quello. Ho tanti amici che poi ho ritrovato nella mia esperienza a Cagliari. A suo tempo l’allenatore era Allegri, che mi ha dato qualcosa e cerco di trasmetterlo anche al mister. E oltre all’aspetto calcistico e umano, ho avuto anche la possibilità di conoscere una regione nuova, persone molto attaccate al Cagliari Calcio. Sembra una Nazionale perché rappresenta la Sardegna. Adesso ci sono sotto altre vesti e spero di portare a casa qualcosa di importante”.

Sul senso di appartenenza

“L’ho detto anche al mister quando si è paventata questa possibilità: se indossi la divisa del Cagliari non sei solo in una squadra di calcio ma rappresenti una regione intera, una sorta di nazione, e questo significa tantissimo. Noi non possiamo fare altro che lavorare duramente e metterci la stessa passione dei tifosi per regalare loro delle soddisfazioni”.

La Redazione

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