Il tecnico del Bari, Michele Mignani, ha parlato in conferenza stampa d’antivigilia in vista della finale d’andata dei playoff di Serie B contro il Cagliari. Di seguito le sue dichiarazioni riprese dai canali ufficiali del club biancorosso.
Dal Sudtirol al Cagliari
“Mi piacerebbe tanto vedere il Bari in versione Sudtirol 2 ma troveremo undici giocatori in campo che avranno delle cattive intenzioni. L’unica cosa che garantisco è che dovremo portare in campo tutto quello che abbiamo”.
Le ultime su Di Cesare
“Le condizioni di Di Cesare? Vediamo, mancano ancora due giorni alla partita. Oggi non ho ancora visto i ragazzi ma, per come li conosco, penso che oggi arriveranno tutti in grande forma”.
Cagliari favorito
“Cagliari favorito da pronostico? Ognuno ha le proprie idee. Penso che se si guardano i due allenatori non c’è partita. Mister Ranieri ha una storia e una carriera che ci vorrebbe qualche giorno per raccontarla a differenza della mia. Il Cagliari l’anno scorso era in A, è retrocessa all’ultima giornata e ha tenuto tanti giocatori che hanno giocato in massima serie. Viene da un percorso dove, nelle ultime diciotto partite, ne ha perso solo una. Noi siamo una squadra neopromossa che ha dimostrato grande entusiasmo e continuità di prestazioni, abbiamo fatto più punti del Cagliari ma quando arrivi a queste finali si azzera tutto. Sappiamo di avere di fronte un ostacolo gigante ma i ragazzi hanno sempre dimostrato di non aver paura di nessuno”.
Rimpianti
“Se ognuno di noi tornasse indietro troverebbe il modo di fare una scelta diversa o migliore ma non si può. Ci sono delle cose che non sono andate come avrei voluto io. Mi vengono in mente le due partite contro Perugia e Palermo che non mi sono ancora andate giù. Un’altra cosa che mi dispiace è quello di non essere riuscito a farmi dare qualcosa in più da alcuni giocatori. Questi sono i dispiaceri che ha un allenatore quando arriva alla fine della stagione ma al di là di questo la squadra ha fatto un ottimo percorso”.
Folorunsho
“Mike (Folorunsho n.d.r.) è un ragazzo che ho sempre apprezzato, in particolare nell’ultimo periodo. Si è messo a disposizione pur non essendo al 100% della condizione pensando più alla squadra che a sé stesso. Questo per me è un segnale importantissimo”.
L’affetto della piazza di Bari e il sogno Serie A
“Per quel che riguarda l’affetto della gente per il Bari, io forse sono l’ultimo che può parlare. Io comincio a sentirmi barese. Stiamo vivendo un momento bellissimo e me ne accorgo quando passeggio per strada: la gente mi abbraccia e mi incoraggia, percepisco tutto questo entusiasmo, mi fa piacere e questo vuol dire che i ragazzi se lo sono conquistati e se lo sono meritati, facendo risvegliare questo amore viscerale e indescrivibile. La cosa più bella sarebbe il lieto fine ma ci sono altre due battaglie da affrontare che affronteremo tutti insieme”.
Il doppio confronto contro il Sudtirol
“Penso che le due partite con il Sudtirol ci abbiano portato a tutti un’esperienza in più. Sono convinto di quello che dicevo prima ovvero che non possiamo sempre e solo ragionare da soli ma dobbiamo pensare che di fronte abbiamo l’avversario. La nostra idea non sarà quella di stare a speculare così come non lo è stato a Bolzano. Non credo che sia giusto andare all’arrembaggio contro una squadra forte. Dobbiamo stare accorti, attenti a non subire e andare a fare male quando ne avremo l’occasione. Siamo una squadra che ha vinto dieci partite in trasferta e che in casa ha fatto meno risultati che fuori, senza però subire quasi mai l’avversario e che ha sempre giocato alla pari con gli avversari. Troveremo una squadra fortissima in uno stadio infuocato, conosco benissimo questi ambienti perché tempo fa ho lavorato nell’Olbia, società satellite del Cagliari. Sarà una partita durissima, molto fisica, ma il nostro primo obiettivo, così come lo è stato dall’inizio della stagione, sarà quello di provare a vincere la partita”.
Benedetti
“Lui è arrivato quando eravamo già in ritiro, si è aggregato e onestamente lo conoscevo ma non così bene come adesso. Nella prima parte di stagione abbiamo utilizzato spessissimo Folorunsho mezzala in un centrocampo a tre con Maita e Maiello. (Benedetti) è un ragazzo eccezionale, silenzioso ed è un grandissimo lavoratore. Ha tantissimi margini di miglioramento e ha tutte le qualità per giocare ad alti livelli. Ogni giorno dà tutto sé stesso per mettersi a mia disposizione ma anche dei compagni. Per noi è un giocatore importante dall’inizio o a partita in corso. Speriamo che anche in queste due partite possa essere decisivo”.
I punti di forza del Cagliari
“Il Cagliari è una squadra forte, che ha il capocannoniere della B, ovvero Lapadula, ma anche Pavoletti – un lusso per la B e che ha giocato tanti anni in Serie A -, Nandez, Luvumbo, bravissimo nell’uno contro uno e che ha forza nelle gambe. Tra i centrocampi c’è Rog che ha fatto la A ed è stato in Nazionale. In difesa ci sono giocatori come Goldaniga e Zappa, anche loro con esperienza in massima serie. Hanno giovani bravi e interessanti, un allenatore che ha vinto uno Scudetto in Inghilterra e che ha allenato tra le altre anche il Chelsea. Qua ci vorrebbe un carcere per il Cagliari (ironizza n.d.r.) ma ripeto noi non abbiamo paura di nessuno e penso che che anche gli altri debbano avere paura di noi”.
Bari-Cagliari del girone di ritorno
“Fu una partita particolare. Siamo andati sotto dopo appena tre minuti. Abbiamo passato tutta la partita a rincorrere ma fare riferimento a quella gara non può dare le giuste indicazioni. Ranieri era da poco sulla panchina del Cagliari mentre ora ha dato un senso e una logica alla sua squadra. Quella di giovedì sarà una partita diversa”.
La Redazione