A tutto campo e a cuore aperto. In un’intervista rilasciata al canale YouTube di Matteo Caccia, l’attuale vice capitano dell’Inter ed ex centrocampista del Cagliari, Nicolรฒ Barella, ha trattato diversi temi tra cui anche il suo passato in rossoblรน. Di seguito alcuni passaggi delle sue dichiarazioni.
Su Cagliari e la Sardegna
“La caratteristica piรน sarda e cagliaritana รจ il fatto di essere molto tosto e duro nelle idee e nel modo di essere. Il fatto di “non vendersi”, che forse non รจ la parola adatta. Io non voglio mostrarmi per quello che non sono. Preferisco essere antipatico perchรฉ la gente sa che lo sono veramente piuttosto che essere simpatico e vendere la mia immagine in un modo che per me รจ sbagliato. Sono una persona onesta e questa รจ una caratteristica che sicuramente mi appartiene. Ci sono anche delle altre caratteristiche del mio modo di essere che non tutti percepiscono o accettano e che io sto cercando di limare a livello caratteriale. Preferisco sbagliare piuttosto che nascondermi e dare un’immagine sbagliata della mia persona”.
Su Cagliari e Inter
“Siccome sono nato e cresciuto a Cagliari, io sono sempre stato tifoso del Cagliari e il mio sogno era vestire la maglia rossoblรน. Fortunatamente ho ancora tanti parenti e amici che tifano Inter e quindi ho festeggiato con loro le vittorie nerazzurre. Io sono nato nel 1997 e dall’inizio degli anni 2000 ci sono stati tanti successi dell’Inter. Ho sempre considerato l’Inter tra le grandi ed รจ la squadra per cui ho sempre simpatizzato, inoltre mi รจ sempre piaciuta la sua storia e i suoi colori. E quando l’Inter vinceva, ero contento come se avesse vinto il Cagliari. Il Cagliari, comunque, per me รจ casa, รจ nel mio cuore e nel mio sangue. LโInter, invece, ci รจ entrata. LโInter รจ entrata nella mia vita perchรฉ ho avuto tante opportunitร per andare via da Cagliari. Erano piรน di un paio, ma non le dirรฒ mai. Molte delle mie scelte sono state dettate dal fatto che, essendo tifoso del Cagliari, non potevo andare in determinate squadre. O meglio, non รจ che non potevo farlo, lโho fatto per rispetto dei tifosi. Ci sono state delle offerte a metร campionato, a gennaio, ed รจ stata una mia scelta non lasciare il Cagliari finchรฉ la squadra non si fosse salvata. Tuttavia la narrazione di quando sono andato via da Cagliari รจ stata distorta, ma va bene cosรฌ, il tifoso puรฒ criticare, nessun problema. Io rispetto le scelte lavorative di tutti e non ho nessun tipo di problema. Mi dispiace che sia stata raccontata in maniera sbagliata ma va bene cosรฌ. Quando c’รจ stata l’opportunitร di andare all’Inter, pensai che su di me c’erano squadre molto importanti, ma una volta arrivata l’offerta nerazzurra, io volevo il progetto dell’Inter, con un allenatore come Antonio Conte (oggi alla guida del Napoli n.d.r.) che ha spinto molto per avermi con sรฉ a Milano. E quindi non ho avuto nessun dubbio e nessuna possibilitร di dire no. E per me era uno step importante della mia carriera, perchรฉ ormai il calcio รจ lavoro, che era difficile da poter rifiutare. Ringrazio tutti i giorni chi mi ha permesso di vestire la maglia dell’Inter e ora sono orgoglioso come se fosse mia”.
Su Gigi Riva
“Nel modo di interpretare la vita, nel non regalarsi e nel non vendersi, รจ stato il mio maestro. Ho sempre stimato il suo modo di essere giocatore, รจ stato un gigante. Lui era Gigi Riva. La sua immagine l’ha sempre tenuta per sรจ o comunque l’ha sempre data a chi voleva lui. ร riuscito a dire chi era Gigi Riva alle persone che voleva lui. Per questo motivo, รจ stato cosรฌ amato a Cagliari. Lui era il piรน sardo dei sardi. La mia stima per Riva, oltre che per il suo essere il giocatore fenomenale che รจ stato, รจ anche per questa ragione. Se io sono la persona che sono oggi รจ anche grazie a lui. Aneddoto? Quando l’Italia vinse il Mondiale 2006 in Germania, e Riva era capo delegazione della Nazionale, lui scese dal pullman e disse: “Avete vinto voi, festeggiate”, e cosรฌ se ne andรฒ a piedi. Ogni giocatore di quel Mondiale hanno raccontato questa storia nelle interviste che hanno rilasciato. Questo era Gigi Riva e questo suo modo di essere nessuno lo potrร mai comprare e io mi rivedo molto in questo. Io sono uno che ride, festeggia, si diverte e ciรฒ che successo anche alla parata per lo Scudetto, ero sempre lรฌ in prima fila e mi sono divertito perchรฉ quello Scudetto lo sentivo anche un po’ mio. Poi, perรฒ, ho messo solo una foto su Instagram, ringraziando tutti, dicendo che la cittร di Milano era nerazzurrama poi basta. Questa non รจ la vita reale. Questi successi gli ho sempre festeggiati con la mia famiglia e con chi volevo io, durante una cena e quindi ho festeggiato questi eventi per davvero in quelle occasioni. Poi, ovviamente, รจ stato incredibile quello che รจ successo al Duomo di Milano quel giorno ma ho festeggiato lo Scudetto a casa con chi volevo, con chi mi ha aiutato e con chi fa parte tutti i giorni della mia vita. Quando Riva se n’รจ andato, ho fatto una scelta modo dura, che non รจ stata capita da tutti, specialmente a Cagliari e che รจ stata quella di non partecipare al suo funerale. Per tutto quello che ho passato con lui e per il tempo condiviso insieme, volevo tenermi tutto questo per me, senza farmi vedere davanti a tutti: volevo fare una cosa diversa. Non volevo essere davanti a tutti mentre lo portavano via perchรฉ, vedendola dalla televisione, รจ stata una cosa molto emozionante. Sono andato con suo figlio Nicola al cimitero di Bonaria e ho preso per Gigi un mazzo di fiori: in quel momento mi sentivo di fare cosรฌ. Poi รจ una cosa che puรฒ essere condivisa o meno perรฒ io, per certi diversi, sono come lui e non mi piace apparire in pubblico. Finchรฉ vengo attaccato perchรฉ ho lasciato il Cagliari, va bene perchรฉ ognuno ha la sua opinione in merito. Ma dire che sono un “piccolo uomo” รจ la cosa che mi ha fatto piรน male di tutte”.
La Redazione














