Specialista di rimonte salvezza, tra le più famose quella sulla panchina del Cagliari nella seconda parte del campionato 2007-08 quando subentrò a Nedo Sonetti, Davide Ballardini ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Tema principale la lotta per non retrocedere nell’attuale Serie A, con anche i rossoblù di Davide Nicola tra le squadre coinvolte e analizzate dall’allenatore ravennate.
Sulla classifica
“Classifica corta? Vero. Comprende squadre che a mio parere si equivalgono, ma verso l’alto. Nel senso che sono tutte attrezzate per fare un buon campionato, per competere anche con quelle più forti, che quando giocano contro le grandi comunque fanno vedere di essere organizzate, di avere personalità e giocatori di qualità. E ognuna ha una sua identità. Il Verona è allenato a queste situazioni, il Lecce è costruito bene e Giampaolo è un ottimo allenatore, serio e preparato a prescindere da quello che ha passato negli ultimi anni. Il Venezia domenica contro il Como poteva anche vincerla, quest’anno a me è sempre piaciuto, con uno stile e un’idea di gioco precisi, basta una vittoria per rilanciarsi con entusiasmo nel gruppone. Il Como ha un problema di risultati certamente, ma in diverse partite meritava nettamente o almeno se l’è giocata alla pari come a Napoli o a Genova. Il Monza ha perso ottimi elementi come Di Gregorio e Colpani, salvarsi sarà durissima ma ha dimostrato di esserci. Il Genoa si trova attardato in classifica perché ha perso giocatori importanti come Retegui, Gudmundsson e Martinez e ha pagato e sta ancora pagando gli infortuni di Messias, Malinovskyi e Badelj”.
Sul Cagliari
“Che dire…Intanto ha un’intera regione dietro che tifa per la squadra. I giocatori si sentono molto importanti perché avvertono questa passione. Chi indossa la maglia rossoblù sente una responsabilità diversa che gli arriva dalla storia e dalla terra, respira quell’attenzione e quell’amore che lo porta a fare prestazioni di altissimo livello”.
La Redazione