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Atletico Uri, Paba: “Sconfitta meritata, pagato la stanchezza”

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Queste le parole dell’allenatore dell’Atletico Uri Massimiliano Paba al termine del match perso per 2-0 contro il San Marzano in occasione del recupero del turno numero 24 del girone G della Serie D.

Sulla gara

“La fame di salvezza ha fatto la differenza? Non credo, il San Marzano ha dimostrato solamente la sua superiorità. È una squadra costruita per giocare nelle prime posizioni del campionato, non per fare la lotta salvezza. Oggi si sono viste le differenze dei valori di cui eravamo consci”.

Sull’assalto finale

“Noi abbiamo provato il tutto per tutto nel finale con 5 attaccanti dentro, poi su un calcio d’angolo loro sono riusciti a raddoppiare. Il gol del 2-0 ha chiuso la partita, ma c’è da rendere merito all’avversario, hanno meritato di vincere. Ora archiviamo e pensiamo alla prossima, recuperiamo le energie e la serenità dopo questa sconfitta preventivabile. Noi oggi abbiamo pagato di stanchezza sulle gambe”.

Futuro

“Ogni partita fa storia a sé non bisogna fare drammi, serve continuare a lavorare con fiducia e serenità. Noi siamo questi, siamo capaci di fare risultati insperati e di perdere partite in maniera inspiegabile. La settimana scorsa abbiamo fatto molto bene in due trasferte difficili, oggi abbiamo perso e ci sta. È subentrata la stanchezza contro un’avversario dal grande valore. Ora testa alla prossima sfida contro il Cassino. Arriva una squadra forte, speriamo di recuperare un po’ di energie e dalla stanchezza di oggi, per giocarci la partita come sempre”.

Sul rendimento in casa

“Cosa sta mancando? Se lo avessimo saputo lo avremmo già messo in atto. Sono cose dettate dal caso, a volte si fanno grandi partite e perdiamo in casa, a volte facciamo meno bene e perdiamo con merito come accaduto oggi. Non c’è un motivo ben chiaro, la squadra è la stessa non è legato né all’atteggiamento né al sistema di gioco. È più determinato dalle partite che di volta in volta hanno letture e valori diversi. Non si può fare di tutte le partite una unica considerazione”.

Andrea Olmeo

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