L’allenatore dell’Atletico Uri, Massimiliano Paba, ha parlato a margine del pareggio casalingo per 2-2 contro il Real Monterotondo Scalo. Queste le sue parole.
L’analisi della partita tra assenze, errori ed episodi
“Grande rimonta e se è mancata solo la vittoria oggi? È una cosa che ci siamo già detti altre volte che purtroppo quest’anno sta diventando una costante e siamo ancora qui a commentare una grande partita, una prestazione di spessore da parte dei ragazzi e poi un risultato che non ci ripaga, che non ci gratifica soprattutto per quello che questi ragazzi hanno fatto. Oggi mancavano 7 giocatori e noi siamo l’Atletico Uri. Di conseguenza non possiamo regalare nessun giocatore a nessuno, oggi ne avevamo 7 fuori e questi ragazzi non l’hanno fatto vedere, quindi devo fare i complimenti a loro per l’attaccamento, per lo spirito con cui sono scesi in campo, per la qualità che hanno messo in campo. Purtroppo molte volte dobbiamo anche giocare contro altri episodi oltre a qualche errore nostro che può starci, c’è qualche errore che non è nostro perché nell’occasione del 2-0 il rigore è un errore che un arbitro in Serie D non può commettere. È inaccettabile: noi non possiamo subire un torto del genere. Un rigore del genere ti taglia le gambe, stavamo già perdendo 1-0 sull’unico tiro che avevano fatto e ci dai un rigore contro così… è una mazzata che è inaccettabile. Però, insomma, i ragazzi hanno saputo reagire, abbiamo creato tanto, pali, traverse, come al solito, tante occasioni e poi è arrivato il pareggio. Penso che se oggi avessimo vinto nessuno avrebbe potuto dire niente però purtroppo quest’anno gira così”.
La reazione, l’arbitraggio e il momento della squadra
“La nostra reazione? È frutto della prestazione dei ragazzi, bisogna dare merito a loro per quello che hanno fatto e purtroppo c’è qualcuno che deve prendersi i suoi demeriti (riferimento all’arbitraggio n.d.r.). e questo è quello che mi dispiace. Vorrei perdere con errori nostri, non con errori degli altri. Questo è un qualcosa che è difficile da accettare per una squadra come la nostra che fa tanti sacrifici, per la società. Oggi mi sento davvero amareggiato perché non raccogliamo quello che meritiamo per demerito degli altri”.
La Redazione
