Il tecnico dell’Atletico Uri, Massimiliano Paba, ha parlato ai nostri microfoni a margine del successo casalingo per 1-0 contro il Portici, che ha sancito matematicamente la disputa dei playout dei giallorossi nel derby contro l’Ilvamaddalena. Queste le sue dichiarazioni.
Successo importante verso i playout
“Ci tenevamo a vincere la partita non soltanto per avere la possibilità di giocare i playout in casa, che è un vantaggio che volevamo ottenere, ma anche per il morale, perché questi ragazzi fanno tanti sacrifici. La squadra secondo me avrebbe meritato qualcosa di più per quello che hanno saputo offrire in questa stagione. Siamo stati penalizzati per via di tanti episodi però non vogliamo recriminare. Tuttavia penso che questa sia stata comunque una grande annata per l’Atletico Uri. Abbiamo totalzizato 39 punti, con cui normalmente ci si salva. Quest’anno ci siamo superati rispetto allo scorso campionato, ci siamo superati però siamo ancora qui per disputare i playout nonostante un campionato molto difficile. Da domani penseremo alla sfida playout contro l’Ilvamaddalena. Purtroppo sarà uno scontro tra sarde e questo non fa sicuramente piacere a nessuna delle due squadre. Sappiamo che sarà una partita complicata”.
La salvezza (diretta) mancata
“Ribadisco che non abbiamo nulla da recriminare. Nel girone di ritorno l’Atletico Uri ha fatto 26 punti e considerando soltanto la seconda parte di stagione sarebbe ai playoff. Purtroppo paghiamo a caro prezzo i 13 punti conquistati nel girone d’andata: ne meritavamo molti di più. Ad ogni modo prendiamo atto di questa stagione e dobbiamo essere comunque contenti di quello che abbiamo fatto”.
Le condizioni di Piga, l’assenza di Aloia e l’elogio ad Atzeni
“Carlo ha avuto dei problemi fisici e poi una ricaduta. Lui si allena a singhiozzo perché si deve gestire. Questo ci permette di metterlo in campo ma non in condizioni ottimali. Oggi ci mancava anche Alessandro Aloia ma chi ha giocato ha fatto una grande partita di sacrificio. Non è mia abitudine ma se proprio dovessi fare un nome su tutti, direi quello di Mirko Atzeni. Mi piace nominarlo perché quest’anno ha sofferto molto, ha avuto due fratture, è stato fuori dal campo per diversi mesi. Sappiamo del suo impegno e del suo attaccamento per questa maglia, ma soprattutto il suo spessore umano. Oggi ha fatto due interventi strepitosi salvando il risultato”.
La Redazione