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Atletico Uri, il presidente Pilo sbotta: “Designazione e scelte arbitrali senza logica”

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Al termine del derby salvezza tra Atletico Uri e Lanusei, terminato 1-1, il presidente dei giallorossi Giampiero Pilo è intervenuto ai nostri microfoni per commentare la partita andata in scena al Ninetto Martinez. Parole dure quelle del numero uno degli uresi che è apparso visibilmente irritato dalla designazione arbitrale -due terzi della terna provenivano dalla sezione di Carbonia, squadra del girone G della Serie D, diretta concorrente per la salvezza – e dalla condotta degli ufficiali di gara durante il match.

Le parole

Inizio facendo i complimenti alla squadra, hanno giocato una partita al massimo soprattutto nel secondo tempo. Questo è importante che lo sappiano, la società è soddisfatta della prova che hanno fornito oggi in campo. Nel calcio ci sono due squadre che si scontrano e una terna arbitrale che dovrebbe essere imparziale. Purtroppo da un po’ di partite a questa parte non vediamo una imparzialità in questa terza componente, questo è un danno che purtroppo fanno a noi, che ci mettiamo impegno, anima e soldi, ma soprattutto che fanno a chi segue questo sport. Il calcio è bello e attrae tanta gente, oggi ne abbiamo avuto una chiara dimostrazione dall’affluenza allo stadio in un turno infrasettimanale. Dopo questa prestazione non mi meraviglierei se gli stessi spettatori presenti oggi, si allontanassero dal calcio che è amato da tutti ma rovinato da questo tipo di componenti arbitrali. In una partita delicata come questa, dove tra le squadre implicate come noi nella lotta salvezza, c’è anche il Carbonia, è impensabile designare un arbitro di Carbonia. Qual è il risultato migliore per loro di questa partita? Un pareggio, e pareggio è stato. Non credo molto alle coincidenze. Qualcuno deve spiegare: perché è stato designato un arbitro di Carbonia? Qual è il motivo che ha spinto il designatore a fare una scelta simile? Gli arbitri sarebbero potuti provenire da una qualsiasi altra città sarda o della penisola addirittura”.

“Esigo una spiegazione logica, non le solite frasi, le solite non risposte che arrivano dall’alto. La partita l’abbiamo vista tutti, è stata purtroppo e per l’ennesima volta condizionata dall’arbitraggio, è stato fischiato un fuorigioco sul nostro gol assolutamente inesistente, c’era un fallo su Cardone in occasione del vantaggio del Lanusei e non ci sono stati dati due rigori nel primo tempo. Purtroppo per chi dirige gli arbitri sono cambiati un po’ i tempi. Anche in Serie D, come in Serie A, esistono le immagini. A fine gara ci si può accorgere delle ingiustizie subite e anche dei vantaggi ricevuti. Tutto ciò lo dico perché purtroppo questi eventi non fanno altro che allontanare le persone e i dirigenti dal mondo del calcio. Forse è questo l’obiettivo? Forse l’Atletico Uri è scomodo per alcune squadre di questa categoria? Io ho questa impressione, questo atteggiamento ostile nei nostri confronti dura da troppe partite. Avrei preferito parlare di calcio, ma gli avvenimenti mi hanno portato a parlare di altro. Questa è una denuncia che faccio pubblicamente attraverso i microfoni di Centotrentuno, siamo stanchi di questo atteggiamento ostile. Non vogliamo favori, vogliamo solo arbitri imparziali!

Andrea Olmeo

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