Archiviati i 100 metri (rinuncia per il campione olimpico Jacobs a causa di una contrattura e vittoria per lo statunitense Kerley)ai mondiali di Eugene i signori della velocità iridata mettono nel mirino i 200 metri: nella notte tra lunedì e martedì (ore 2:05) le batterie del mezzo giro di pista che vedranno al via anche il sardo-brianzolo Filippo Tortu.
Il velocista delle Fiamme Gialle ha rilasciato le sue sensazioni prima delle gare ai canali ufficiali della FIDAL: “Mi sento molto bene, sto entrando sempre di più in forma, non vedo l’ora di scendere in pista in un impianto stupendo e in una città che significa tantissimo per l’atletica mondiale. Abbiamo passato una settimana in raduno a Florence, è stato il miglior modo di prepararci, avevamo tanti tifosi e abbiamo fatto amicizie. Qui l’atletica si vive in tutt’altro clima, da amante dello sport in generale non posso che esserne affascinato. Ho guardato le batterie dei 100, sono rimasto a bocca aperta, è chiaro che la pista di Eugene sia ottima: cercherò di fare il personale (20.11 a Nairobi nello scorso settembre, ndr). Per la finale, se non servirà un tempo sotto i venti secondi bisognerà andarci comunque molto vicino, a mio avviso sotto i 20.03″.
Obiettivi futuri
“In Svizzera c’erano ottime condizioni per correre, le ho sfruttate quasi a pieno, sbagliando soltanto in uscita di curva. Agli Assoluti di Rieti qualcosa era andato storto e mi serviva una bella reazione d’orgoglio che è arrivata una settimana dopo. Anche agli Europei di Monaco sicuramente farò i 200 metri: mi ci dedicherò sempre di più, ci sto prendendo confidenza perché la fatica non mi è mai dispiaciuta, ma non ho intenzione di abbandonare i 100, che preferisco ancora. Mi piacciono perché sono più istintivi, non ti permettono di ragionare. Comunque ai Giochi di Parigi 2024 l’obiettivo potrebbe essere 100+200”.
La staffetta
“L’emozione di vincere una medaglia è troppo bella per volerle vivere una volta sola, vogliamo essere il più possibile competitivi per raggiungere una finale che non è scontata, anche perché gli avversari qui negli Usa ci stanno aspettando. Alla staffetta stiamo dedicando tante energie mentali: speriamo di poter regalare altre emozioni”. Della staffetta azzurra farà parte anche l’oristanese Lorenzo Patta e, in caso di rinuncia di Jacobs per le sue condizioni fisiche non perfette, potrebbe esserci spazio anche per il cagliaritano-domenicano Wanderson Polanco Rijo.
La Redazione